7.11.06

Comune di Roma "Stop al tempo determinato"

Dopo l'assunzione di 2mila operatori nella scuola, il coordinamento dei precari del Comune rincara la dose: "Siamo circa un migliaio. I contratti flessibili devono avere un termine"

Roma, 6 novembre 2006 - "Al Comune di Roma un lavoratore su 8 è precario. La prossima settimana 10 persone si troveranno di fronte alla scadenza del contratto. Vogliamo la stabilizzazione occupazionale". All'indomani dell'assunzione in ruolo di 2mila lavoratori dei nidi e delle scuole materne, il coordinamento dei precari del Comune di Roma torna all'attacco. E oggi si riunisce in assemblea nella sala del Carroccio.

Il coordinamento ha come obiettivo principale l'avvio di una discussione seria sulla stabilizzazione occupazionale del personale precario, ''attraverso - spiegano - un piano per la trasformazione di tutti i rapporti a termine, in contratti a tempo indeterminato''.

"Sono un migliaio circa - fanno sapere dal coordinamento - gli impiegati precari che lavorano quotidianamente all'interno del Comune di cui 560 i lavoratori a tempo determinato (336 assunti tramite graduatorie concorsuali riaperte). Tra questi vi sono persone che da cinque anni lavorano con contratti rinnovati di anno in anno, mediamente per undici mesi l'anno. Come se si vivesse per soli undici mesi l'anno. Il 14 novembre, dieci persone si troveranno di fronte alla scadenza del contratto".

Il coordinamento spiegherà oggi che ''la maggior parte dei lavoratori e' assunta con la mansione di istruttore amministrativo (sesto livello) e guadagna mediamente mille euro al mese. Inoltre nella scuola vi sono altri 2200 lavoratori precari tra educatrici di asili nido ed insegnanti che lavorano con contratti a tempo determinato. Il lavoro dei dipendenti a tempo determinato e delle altre tipologie contrattuali atipiche e' fondamentale a tal punto che spesso il lavoro di numerosi uffici di municipi e dipartimenti si basa solamente sull'uso di personale precario".

Di qui le richieste di ''stabilizzazione di tutti i precari del Comune di Roma '' e di ''blocco dei processi di precarizzazione del lavoro'' con la richiesta specifica di porre termine alle assunzioni a tempo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi spiace per la situazione dei precari che provengono da vecchie graduatorie ma non mi importa di chi invece é entrato senza titolo al comune di Roma tramite raccomandazioni e agenzie interinali. Qui ci siamo dimenticati che nelle P.A. si entra per concorso, art. 97 della Costituzione, ma sembra che quando non conviene la Costituzione non la considera nessuno. Al comune di Roma c'é una graduatoria aperta e validissima, i vincitori non sono ancora stati chiamati, ed é da lì che bisogna attingere per nuove assunzioni, gente che quel posto se lo é sudato e MERITATO con un concorso composto da ben tre prove, ed ora sta lì ad aspettare l'elemosina del comune, nel frattempo però si stabilizzano gli amici dei politici, gente che non si é scomodata a svolgere neanche una prova ma il lavoro gliel'hanno servito su un piatto. Questa é l'Italia, poi non lamentiamoci, sono le persone al governo le prime a non rispettare le leggi.