Tensioni nell'Unione per la presenza in piazza di alcuni sottosegretari
4/11/2006
La mappa dei precari
ROMA. «Siamo più di 200mila è una grandissima manifestazione». Così, dal palco che ospita gli oratori, nella fase conclusiva della manifestazione contro la precarietà del lavoro, gli organizzatori hanno diffuso la loro stima sul corteo.
I lavoratori precari hanno manifestato a Roma in un corteo contro la legge 30, la Bossi-Fini, la riforma Moratti e la finanziaria. La manifestazione è partita da piazza Esedra per concludersi in Piazza Navona. Presenti al corteo anche alcuni esponenti della maggioranza come il segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano, il viceministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli. Presenti inoltre i rappresentanti della Fiom con il segretario generale Fiom Gianni Rinaldini, il presidente Arci, Paolo Beni.
«IMBARAZZO» NELL'UNIONE
La manifestazione nazionale di oltre 100mila persone contro il precariato crea imbarazzo nel Governo e nella maggioranza. All'iniziativa promossa dai sindacati ha aderito tutta l'ala sinistra dell'Unione, dalle minoranze Ds fino al Prc. E se i ministri di queste componenti, all'ultimo, si sono 'sfilatì dalla partecipazione, alcuni sottosegretari sono presenti, fra i quali Alfonso Gianni (Prc, Attività Produttive). La Cdl spara a zero contro il Governo che va in piazza. Per Gianfranco Fini «arrivare a dei sottosegretari in piazza significa che il Governo non sta facendo nulla». Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, aggiunge: «In Italia c'è una vecchia sinistra di piazza e di lotta oppure una sinistra europea di Governo? Quello di Prodi è il peggior Governo del dopoguerra».
Massimo D'Alema, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, sostiene che la manifestazione «è a favore e non contro il governo: è contro il precariato ed io la condivido». Infatti «il precariato -aggiunge - danneggia il futuro delle giovani generazioni. E questa non è una manifestazione avversa al ministro Damiano che sta lavorando benissimo, ma contro il lavoro precario». Sulla stessa linea il segretario Prc, Franco Giordano, presente alla manifestazione: «Questa manifestazione non è contro il Governo, ma contro la precarietà. Noi stiamo con i movimenti e stiamo al Governo».
All'interno di Prc non tutti sposano la linea di Giordano. Salvatore Cannavò, portavoce della minoranza trotzkista, dichiara «delusione per come il Governo si sta muovendo». Claudio Grassi, leader dell'area dell'Ernesto, la maggiore componente di minoranza di Rifondazione comunista, spera che «il Governo tenga conto della manifestazione e cambi la legge 30». Ancora più estremisti Marco Ferrando (Partito comunista dei lavoratori) e Piero Bernocchi (Cobas), per i quali «la manifestazione è anche contro il ministro Damiano».
Critiche che non turbano affatto il ministro dell'Ambiente e leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. «Non mi sembrano manifestazioni critiche - spiega - sono manifestazioni che sostengono il diritto dei giovani e dei cittadini a non essere più precari». E «il nostro è un governo contro il fenomeno del precariato, un governo che sta dalla parte dei più indifesi... Credo - conclude - che questo sia il segnale ed è un segnale di disponibilità». Ma il disagio nell'Unione è manifestato dall'Udeur che in una nota sostiene che «non si può essere al governo e al contempo essere sinistra di lotta: occorre più responsabilità e più coerenza da parte di quei sottosegretari, di quei capigruppo che nel pomeriggio hanno sfilato a Roma con i Cobas contro il lavoro precario».
Nessun commento:
Posta un commento