Firmato in Campidoglio. Veltroni: "Un´intesa che garantisce migliaia di famiglie"
Anna Maria Liguori
Sottoscritta in Campidoglio una «importante impresa per la stabilizzazione di duemila lavoratrici e lavoratori precari degli asili nido e delle scuole dell´infanzia comunali». Hanno firmato sabato scorso l´intesa il sindaco di Roma Walter Veltroni, gli assessori alla scuola e al personale Maria Coscia e Lucio D´Ubaldo e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria Cgil, Cisl, Uil e Cisa. I dettagli dell´intesa saranno definiti nelle sedi negoziali proprie nei prossimi giorni e resi noti mercoledì 8 novembre.
«E´ questa una intesa storica che dopo anni di precariato - ha dichiarato Veltroni - garantirà sicurezza e certezza per la vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori e alle loro famiglie e stabilità ai servizi educativi e scolastici del comune di Roma». E Pino Battaglia, capogruppo dell´Ulivo in Campidoglio ha aggiunto che «l´accordo raggiunto sabato tra amministrazione comunale e organizzazioni sindacali per la stabilizzazione dei precari della scuola è di portata storica. Dopo molti anni di precariato migliaia di persone, prevalentemente donne, possono finalmente guardare al futuro con più ottimismo e minore insicurezza. Tutto ciò significherà anche un miglioramento qualitativo dei servizi educativi erogati dal governo cittadino. La lotta al precariato è uno degli obiettivi fondamentali di questa amministrazione che punta decisamente alla stabilizzazione di tutti i precari oggi presenti al Comune di Roma, ponendosi su questo terreno all´avanguardia delle pubbliche amministrazioni».
La situazione del settore scolastico educativo del comune di Roma era afflitta dal precariato: le scuole dell´infanzia e gli asili nido avevano personale docente precario, perché il personale di ruolo era sufficiente solo per garantire le strutture già funzionanti, 160 asili nido e 360 scuole dell´infanzia all´incirca, nonostante l´immissione in ruolo di 300 nuove insegnanti ed educatrici di asilo nido assunti a settembre scorso. Il personale non docente cioè bidelli, cuochi e assistenti ai bambini diversamente abili, costantemente diminuito nel tempo passando dalle 3000 unità degli anni ‘90 alle 1500 di oggi, era comunque assunto con contratti a tempo determinato. Durante questi anni non si è provveduto, se non in parte, a sostituire il personale andato in pensione.
(06 novembre 2006)
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