12.11.06

17 Novembre - Laboratorio dei saperi (Napoli)

La manifestazione nazionale del 4 novembre contro la precarietà è stata una grande occasione di ricomposizione per il movimento che ha visto un largo protagonismo giovanile e, in particolare, studentesco. Quel grande corteo ha aperto anche nel nostro immaginario una prospettiva di spazio pubblico di incontro e contaminazione dei movimenti in cui si delinea un rapporto critico ma anche dialettico con il governo di centro-sinistra: per la prima volta dai movimenti si costruisce una proposta politica che ha l’ambizione di incidere sulle scelte del governo e di mettere in moto la trasformazione a partire dai percorsi politici del conflitto.

Da questo punto abbiamo la necessità di partire per rilanciare il movimento studentesco nella nostra città: riprodurre quel modello d’azione rappresenta per noi l’occasione per superare la frammentazione che esiste nel movimento e rilanciarne l’unità valorizzando le soggettività che hanno prodotto le esperienze più interessanti degli ultimi anni e aprendo un terreno nuovo di contaminazione ma anche di sintesi e proposta politica.

A partire dal 17 novembre occorre un segnale di impegno di tutte le organizzazioni studentesche e universitarie per la costruzione di un movimento che a partire dai saperi e dalla cultura costruisca nella città un’opzione politica e sociale alternativa alla barbarie e alla Camorra.

Per questo esiste la necessità di mettere in rete le organizzazioni, i collettivi, le associazioni e tutti i soggetti che lavorano in ambito studentesco e di sintetizzare una piattaforma politica che sia in grado di dare continuità e senso al movimento studentesco in un’ottica di trasformazione, e che tenga dentro i percorsi e i temi fondamentali:

Il Diritto allo Studio

La questione del Reddito Studentesco

L’accessibilità del sapere

I fondi e le strutture

Ma che sappia parlare anche di tutte le piccole vertenze che dalle scuole alle facoltà producono istanze di:

Spazi autogestiti

Didattica partecipata

Strutture e attrezzature adeguati

e tanto altro.

Naturalmente è proprio da queste esperienze che è possibile costruire una riforma della scuola e dell'università partecipata dal basso.

E per noi ciò diventa un nodo centrale nella costruzione di un movimento generazionale che superi le dinamiche politiciste tipiche delle istituzioni e che dia una risposta di massa all'unilateralità delle logiche della violenza e della sopraffazione. Perchè se la Camorra è riuscita a fare egemonia culturale attorno ad un modello violento e che sulle nuove generazioni mostra la sua potenza significa che quel modello va' destrutturato attraverso la riappropriazione della cultura come elemento di emancipazione sociale e di costruzione di senso di cittadinanza.

Il 17 novembre facciamo appello a tutte le forze studentesche affinchè si scenda in piazza con un corteo unitario che superi le sigle, che renda quella piazza attraversabile da chi non si è mai riconosciuto in una organizzazione studentesca ma semplicemente come studente, che lanci in quella giornata la costituente in cammino di un Laboratorio dei Saperi costruito insieme a tutti i soggetti studenteschi.



STOP PRECARIETA'

STOP CAMORRA

17 NOVEMBRE - GIORNATA DELLO STUDENTE CONTRO LA MERCIFICAZIONE DEI SAPERI

P.ZZA MANCINI ore 9 - CORTEO STUDENTESCO

PER L'UNITA' DEL MOVIMENTO STUDENTESCO

PER LA COSTRUZIONE COMUNE DI UN LABORATORIO DEI SAPERI

1 commento:

Anonimo ha detto...

che male cìè a far parte di un'organizzazione studentesca...forse la "frattura del movimento" viene creata dalle strumentalizzazioni che ci sono...perchè fare un'altro spezzone??forse nn scendiamo in piazza per gli stessi ideali? credo di no..il 17 scendiamo tutti in piazza per uno stesso ideale..quindi stupida l'idea di fare un'altro spezzone...o forse qualche segretario di partito ci "gioca" su questa situazione?che funzionalità ha il sindacato se non quella di unire studenti di destra e studenti di sinistra...il sindacato nn è apartitico?!!quindi che funzionalità ha tentare di ricreare qualcosa che già esiste ossia creare qualcosa che unisca tutti gli studenti purchè siano studenti(uds)?scendiamo in piazza per gli stessi motivi...quindi perchè fare un'altro spezzone?...ciao riccardo