5.11.06

4/11 Da Palermo due treni speciali

DUE TRENI SPECIALI
Tra i 200 da Palermo anche registi e attori
Sono partiti per la capitale anche i giovani di Prc, gli universitari, il comitato di Lotta per la casa e i rappresentanti di un centro sociale

DUE TRENI SPECIALI Palermo, 4 novembre 2006 - Ci sono i giovani di Rifondazione comunista, quelli del neonato Collettivo dei precari dello spettacolo, ma anche una rappresentanza del Collettivo universitario autonomo, del Comitato di lotta per la casa, del Centro sociale Ex Karcere e del laboratorio Zeta.
In tutto circa 200 partiti ieri da Palermo con due treni speciali , per non mancare alla manifestazione nazionale «Stop precarietà, ora!», in programma nel pomeriggio a Roma. Sotto il fuoco incrociato dei loro slogan ci saranno la legge 30 sul lavoro, la Bossi-Fini e la riforma Moratti.

La novità saranno un pò loro: registi, attori e tecnici che chiedono di essere messi in condizione di trasformare la passione artistica in un mestiere riconosciuto e retribuito. Così, chiedono un reddito garantito e la sensilizzazione verso «una cultura nuova» che, tradotto, significa anche più spazio nei teatri ufficiali.

Quelli del Collettivo studentesco spingono, invece, sul sostegno alla ricerca, mentre i 'combattentì del Comitato «12 luglio», reduci da 23 giorni di occupazione della Cattedrale, interrotta ieri dopo l'accordo siglato in prefettura, «si tratta anche di avvicinarsi alle necessità basilari dei precari».
I palermitani nel corteo di oggi occuperanno le file della «Rete antagonista del Sud». A contraddistinguerli uno striscione un pò enigmatico: «Ci vuole una metrica precaria», quella, insomma, necessaria a leggere il linguaggio diverso che in Sicilia interessa rivendicazioni radicali: a partire dal diritto a un lavoro dignitoso e a una casa.

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