24.11.06

"Ndrangheta, assumici tu"

Lsu-Lpu/ Provocazione dei lavoratori che non ricevono lo stipendio da agosto. Gli impegni di Loiero

CATANZARO. Da undici anni lavorano come precari nei dipartimenti della Regione Calabria e, stanchi di ritrovarsi senza stipendio e nessuna prospettiva occupazionale certa, hanno deciso di occupare la sede dell’assessorato regionale al lavoro a Catanzaro dove hanno affisso uno striscione sul quale provocatoriamente hanno scritto: “Sos, ‘ndrangheta assumici tu”. I 400 Lsu-Lpu sono riuniti da alcuni giorni in assemblea permanente ed a coloro che chiedono il perché di quello striscione non esitano a rispondere in coro: “perché, credete che ci sia differenza tra la ‘ndrangheta ed alcuni dei nostri politici calabresi?’’. Alcuni dei lavoratori hanno deciso di incatenarsi e di iniziare lo sciopero della fame per sollecitare l’intervento della giunta regionale affinché vengano avviate le procedure per la loro assunzione a tempo indeterminato. “Siamo - dice uno dei lavoratori, Pino Messineo - dei dipendenti della Regione a tutti gli effetti. Quotidianamente, infatti, siamo sottoposti ai controlli per la presenza nei posti di lavoro ma poi però non ci viene riconosciuto nessun diritto. L’attuale maggioranza ha impostato la sua campagna elettorale sui precari ed oggi ci hanno abbandonato. Nessuno degli assessori, infatti, vuole riceverci ed affrontare il nostro problema”. Alla protesta degli Lsu-Lpu della Regione non stanno partecipando i rappresentanti delle organizzazioni sindacali perché, secondo i lavoratori, sono “loro i principali responsabili della situazione in cui ci troviamo”. Per meglio esprimere la gravità della loro situazione i lavoratori hanno affisso anche un lungo striscione sui muri dell’assessorato sul quale, prendendo come spunto il titolo di un film di Roberto Benigni che si è esibito giovedì sera a Catanzaro nello spettacolo “Tutto Dante”. Sullo striscione hanno scritto : “Benigni: la vita è bella...ma non per noi”. L’età media dei 400 Lsu-Lpu è di circa 50 anni ed in passato, dopo aver lavorato con altre aziende, hanno usufruito di periodi di mobilità. Tra loro c’è anche Paolo, di 53 anni, che i colleghi scherzosamente chiamano “il nonno”. “Sono sposato e con due figli - sostiene - e lo stipendio da Lsu è di 495 euro. Vi state chiedendo come facciamo a vivere io e la mia famiglia? la risposta è semplice. Chiedo continuamente aiuto ai miei fratelli che mi prestano i soldi per andare avanti”. Molto simile alla situazione di “nonno” Paolo è anche la situazione di Santo, 48 anni, e padre di sei figli. “Per poter condurre una vita dignitosa - dice - io e la mia famiglia ci siamo trasferiti a casa di mia madre. Vivendo con lei utilizzo il denaro della sua pensione che ci consente di sopravvivere”. In serata alcuni lavoratori hanno incontrato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, a margine della conferenza stampa che ha tenuto con Roberto Benigni prima dello spettacolo “Tutto Dante” a Catanzaro. “Abbiamo - ha detto Loiero - tutta l’intenzione di stabilizzare Lsu ed Lpu. In questa legislatura, anche questo problema che è in piedi da dieci anni sarà risolto. Il primo punto in discussione alla prossima cabina di regia istituita dal presidente del Consiglio, Romano Prodi sulla Calabria, sarà quello della stabilizzazione di Lsu-Lpu di tutta la regione”. Gli Lsu-Lpu regionali hanno incassato anche la solidarietà dell’ex segretario regionale della Cisl, Enzo Damiano, secondo il quale “la regione deve saper ascoltare il grido dei precari, le provocazioni estreme che nascono dall’incertezza”. Per affrontare la situazione complessiva di tutti gli Lsu-Lpu le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro con l’assessore regionale al lavoro, Nino De Gaetano.

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