25.11.06

Finanziaria, una beffa colossale per i precari

E’ assolutamente incredibile quello che questo governo si sta apprestando a fare ai docenti precari della scuola. Dopo aver fatto una campagna elettorale il cui “cuore” si basava sulla fine del precariato, dopo aver duramente criticato il precedente governo per aver tentato di cambiare il sistema di reclutamento in modo anticostituzionale per mezzo dell’ormai famigerato articolo 5 della legge 53/03 , l’attuale governo decide di sopprimere le graduatorie permanenti, senza proporre una fase transitoria di reclutamento, ignorando le proteste di coloro che nella scuola lavorano da anni e che rischiano di rimanerne fuori per sempre. L’emendamento che avrebbe dovuto salvaguardare le graduatorie permanenti, richiesto a gran voce da tutte le associazioni di precari, dalle organizzazioni sindacali e presentato dagli esponenti della stessa maggioranza, probabilmente sarà discusso al Senato. Al momento infatti è stato approvato alla Camera il maxiemendamento che addirittura fa decadere la valenza delle graduatorie nel 2010. Forse i ministri di questo governo credono davvero che la promessa di 150.000 immissioni in ruolo possa servire da specchietto per le allodole per coloro che nella scuola vivono e lavorano grazie alle graduatorie permanenti? Siamo consapevoli che il meccanismo di dette graduatorie è difficile e complesso, ma proprio perché da anni siamo inseriti in queste graduatorie, e bene le conosciamo, e proprio perché ne sappiamo individuare la complessità, nutriamo molti dubbi sul fatto che le 150.000 immissioni a tempo indeterminato (in realtà 75.000 perché i contingenti sono ripartiti per il 50 % alle graduatorie permanenti e per il 50 % alle graduatorie di merito), se mai ci saranno, potranno davvero riguardare coloro che sono nelle graduatorie e che da anni vengono “usati” dallo stato italiano benché abbiamo contribuito al buon funzionamento della scuola pubblica per moltissimo tempo. Inoltre ci piacerebbe sapere se il presente Ministro della Pubblica Istruzione sia al corrente del significato pratico della distribuzione del contingente, come del resto del fatto che le graduatorie verranno riaperte fra pochi mesi e di conseguenza probabilmente saranno nuovamente modificate da nuovi inserimenti e da trasferimenti : grazie a queste modifiche le posizioni maturate dai docenti inclusi non saranno forse mantenute e gli stessi rischieranno di perdere anche posizioni e forse anche la possibilità di essere immessi a tempo indeterminato. Il ministro Fioroni ha pubblicamente affermato che, dopo l’immissione in ruolo di 150.000 precari, resteranno fuori solo coloro che insegnano nella scuola pubblica da meno di tre anni. Tale affermazione ci sembra assolutamente semplicistica e gratuita. Il Ministro ha forse fatto un’analisi dei movimenti delle graduatorie negli ultimi sei anni? Si è curato di controllare quanti docenti che effettivamente insegnavano nella scuola pubblica da anni sono passati di ruolo? Si è curato di sapere se tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie permanenti sono veramente docenti precari della scuola pubblica? Ne dubitiamo fortemente. Potremmo anche credere alla buona fede del ministro, ma ci piacerebbe che i signori che ci governano inizino seriamente a pensare che il precario non è una persona priva di capacità di analisi o di critica, infatti noi tutti siamo in grado di valutare e di capire quando veniamo presi in giro. Lo avevamo capito nella precedente legislatura e purtroppo a nostro danno lo abbiamo capito ora.

L’operare di questo governo e l’elaborazione di questa finanziaria rappresentano infatti per i docenti precari una beffa colossale, se non ci saranno degli "aggiustamenti" al Senato. Possiamo capire che i conti pubblici siano in condizioni disastrose, ma non possiamo assolutamente accettare che ancora una volta a farne le spese debbano essere sempre i precari. Governare non è certo un compito facile, ma chi ha scelto di farlo, deve comunque dimostrare di esserne all'altezza.


ASSOCIAZIONE DOCENTI PRECARI MILANO
Lucia IORIO

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