D'Alema: «Manifestazione contro il precariato non contro l'esecutivo»
Migliaia in piazza. In testa il segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano e il viceministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli
ROMA - Decine di migliaia di precari manifestano a Roma, con un corteo partito contro la legge 30, la Bossi-Fini e la riforma Moratti partito da piazza Esedra. Nell'esecutivo è polemica per la presanza tra i manifestanti di esponenti della maggioranza e dello stesso governo. In piazza a manifestare c'erano il segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano, il viceministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli, il segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini, il presidente Arci, Paolo Beni.
Gli esponenti politici e sindacali portano uno striscione con lo slogan «Stop precarietà». Dietro di loro una selva di bandiere rosse del Prc, dei Cobas, della Fiom e di altre organizzazioni sindacali e associazioni. La manifestazione è stata organizzata dall'Arci e da un numero di sigle diverse: insieme le associazioni più disparate, dai Cobas ai Beati costruttori di pace, dalla Fiom all'Attac. «La precarietà del lavoro sta diventando per milioni di cittadini precarietà di vita ... che investe la dignità della persona e perciò la stessa qualità della convivenza democratica», si legge sul sito dell'Arci.
(Infophoto)
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IMBARAZZO NELL'UNIONE - All'iniziativa promossa dai sindacati ha aderito tutta l'ala sinistra dell'Unione dalle minoranze Ds fino al Prc. E se i ministri di queste componenti, all'ultimo, hanno abdicato alla manifestazione , ben 9 sottosegretari sembrano intenzionati a esserci . Inoltre la vigilia, con la forte contestazione veneziana ai danni del ministro del Lavoro, il diessino Cesare Damiano, da parte dei no global di Luca Casarini mobilitati contro il precariato, non ha certo tranquillizzato gli animi.
TAFFERUGLI - Un gruppo di circa 30-40 estremisti, molti dei quali coperti sul viso, sono stati al centro di un tafferuglio contro gli uomini della Celere della polizia. Le forze dell'ordine hanno sedato nel giro di pochi minuti gli scontri.
D'ALEMA:«NEL MIRINO PRECARIATO, NON ESECUTIVO» - A fare buon viso a cattivo gioco è il ministro degli Esteri Massimo D'Alema sostenendo che la manifestazione «è a favore e non contro il governo: è contro il precariato ed io la condivido». Infatti «il precariato -aggiunge - danneggia il futuro delle giovani generazioni. E questa non è una manifestazione avversa al ministro Damiano che sta lavorando benissimo, ma contro il lavoro precario».
GIORDANO: «D'ALEMA HA RAGIONE» - Il segretario di Rifondazione comunista Franco Giordano, a margine della manifestazione di Roma, invita il Governo «ad ascoltare le voci, i volti e le storie che sono in piazza oggi». Giordano ha ribadito che «questa non è una manifestazione nè contro nè a favore del Governo, è contro la precarietà. Oggi bonificare questa vera e propria emergenza sociale è un elemento decisivo per determinare maggiore giustizia sociale e cambiare l'asse dello sviluppo del Paese». Giordano sottolinea che, nonostante l'assenza ufficiale della Cgil, «sono in piazza tantissimmi aderenti al sindacato, settori significativi a cominciare dalla Fiom» e manifesta apprezzamento nei confronti del vicepremier Massimo D'Alema, il quale, in un'intervista «ha riconosciuto che questa manifestazione non è contro il Governo ed ha detto di condividere la lotta alla precarietà. D'Alema ha colto lo spirito giusto- aggiunge Giordano- gliene sono grato. Bisogna ricordarsi infatti- conclude il leader di Rifondazione- che la vittoria dell'Unione e la nascita del governo Prodi è stata segnata da una sintonia, da un dialogo dinamico con i movimenti. Guai ad allontanarsene».
BONDI - «Ha ragione Massimo D'Alema, indubitabile e coerente riformista della domenica, la manifestazione di oggi della sinistra antagonista e estremista è una manifestazione a favore del governo» ha ironizzato Sandro Bondi, coordinatore di FI. «Per la prima volta in Europa si verifica un caso politico di sdoppiamento della personalità, con tre partiti di maggioranza e una pattuglia di sottosegretari che manifestano contro se stessi e il governo di cui fanno parte» commenta invece Francesco Pionati.
DAMIANO: « LINGUAGGIO DA ANNI BUI» - «Vorrei manifestare la mia amarezza non per il corteo, che è legittimo anche se mi è stato detto che ci sarà uno striscione dei Cobas con su scritto "Damiano servo dei padroni, vattene" ma per il linguaggio che ricorda il periodo buio degli anni ’70 e ’80 soprattutto dopo l’aggressione di questa notte a Padova da parte di autonomi». Così si è espresso il ministro del Lavoro Cesare Damiano a proposito della manifestazione dei precari oggi a Roma. «Io sono un uomo paziente - ha proseguito Damiano nel suo intervento - e cerco con pazienza di affrontare problemi molto complessi e il lavoro è una materia molto delicata».
LANDOLFI: «CORTEO METAFISICO CONTRO IGNOTI?»- «Per la prima volta in Italia sfila un corteo contro ignoti. Esponenti della maggioranza, compresi ministri e sottosegretari, hanno inventato la protesta metafisica. Sono gli stessi che avevano promesso di portare la serietà al Governo. È davvero l'ora di licenziarli» ha dichiarato il presidente della commissione di Vigilanza Rai Mario Landolfi .
«Dieci sottosegretari in piazza insieme con i leader della sinistra radicale che manifestano contro il governo di cui fanno parte rappresentano l'ultima farsa indecente a cui l'Italia è costretta ad assistere» ha detto un altro esponente di An, il presidente dei senatori del partito Altero Matteoli.
05 novembre 2006
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