5.11.06

Precari, gli organizzatori del corteo: oltre 200mila in piazza

PRECARI, GLI ORGANIZZATORI DEL CORTEO: OLTRE 200 MILA IN PIAZZA

Roma, 4 nov. (Apcom) - "Siamo più di 200mila è una grandissima manifestazione". Così, dal palco che ospita gli oratori, nella fase conclusiva della manifestazione contro la precarietà del lavoro, gli organizzatori hanno diffuso la loro stima sul corteo di Roma. La manifestazione è iniziata alle 14,30, da piazza della Repubblica, per concludersi coi comizi in Piazza navona. Tra i partecipanti alla manifestazione numerosi esponenti del governo. "Ogni manifestazione è legittima, io sono persona che va nella direzione del dialogo e della dialettica". Così il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, al termine della due giorni di convegno sul futuro del lavoro a Venezia ,commentando la manifestazione. "Naturalmente - ha proseguito il ministro - non possiamo dimenticare quello che è successo perché sono state usate parole anche violente nei miei confronti. Mi risulta - ha rincarato Damiano - che queste parole verranno riproposte in striscioni che saranno presenti alla manifestazione". "Dieci sottosegretari in piazza insieme con i leader della sinistra radicale che manifestano contro il governo di cui fanno parte rappresentano l'ultima farsa indecente a cui l'Italia è costretta ad assistere. Prodi e i riformisti non possono più eludere questa contraddizione politica e culturale che frantuma l'Unione e ridicolizza il Paese sullo scenario internazionale". Lo dichiara in una nota il presidente dei senatori di An, Altero Matteoli. "Non mi sembrano manifestazioni critiche". Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell'Ambiente, risponde così ai giornalisti che lo interpellano a proposito delle manifestazioni sul fenomeno del precariato, chiedendogli il perché di queste manifestazioni critiche verso il governo dell'Unione. Pecoraro Scanio ha spiegato che "sono manifestazioni che sostengono il diritto dei giovani e dei cittadini a non essere più precari", perché "il nostro è un governo contro il fenomeno del precariato, che sta dalla parte dei più indifesi. Credo che questo sia il segnale, ed è un segnale di disponibilità".

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