Roma, 17:58
Oltre 250 mila in piazza contro la precarieta'. Queste le cifre, secondo gli organizzatori, della manifestazione nazionale a Roma promossa da un ampio arco di sigle politiche e sindacali. Il lungo serpentone dei manifestanti si e' snodato da piazza Esedra fino a piazza Navona, dove su di un piccolo palco hanno preso la parola esponenti delle diverse realta' del lavoro precario. Nella prima fase del percorso erano presenti al corteo anche numerosi esponenti politici e sindacali, tra i quali il segretario di Rifondazione Comunista, Franco Giordano, il viceministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Alfonso Gianni, Marco Rizzo, del Pdci, ed il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini. Forte la presenza dei rappresentanti dei sindacati di base (Cobas, SinCobas e Sult), qualche bandiera dei Verdi e poi tante bandiere rosse di Rifondazione e bianche della Sinistra europea, ma poi una massiccia presenza di militanti della Fiom, di altre realta' della Cgil e della Rete 28 Aprile (la sinistra del sindacato di Epifani) provenienti da tutta Italia. "Questo e' il popolo di sinistra dell'Unione - dice un giovane disoccupato - siamo quelli che credono che ora a dover piangere siano i ricchi". Molti gli slogan, tra cui vari che richiamavano le manifestazioni sindacali degli anni '70 ("Pace sociale vince il capitale, lotta di classe vincono le masse"), ma a dominare dal punto di vista sonoro era soprattutto la musica reggae diffusa a tutto volume da giganteschi impianti di amplificazione montati su tir e camioncini. Al centro delle rivendicazioni, accanto al superamento della precarieta', la richiesta di "reddito per tutti" e la domanda di una nuova iniziativa del governo sugli sfratti, dopo la bocciatura del decreto con il voto della Cdl al Senato, e per il diritto alla casa.
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