"Avete mai provato a fare due chiacchiere con i ragazzi all’uscita delle scuole?" Gli Studenti in Movimento e i Freebooters di Alessandria si considerano ancora più precari dei lavoratori e chiedono maggiori agevolazioni:
"La condizione di precarietà nella quale vive l’intero mondo studentesco (a prescindere dal reddito familiare) sta rendendo la cultura un privilegio per pochi.
Grazie soprattutto all’istituzione della S.I.A.E., è sempre più difficile comprare libri o cd (solo per fare un esempio). Così un’intera generazione si vede negata la possibilità di “sfruttare” la cultura a proprio uso e consumo, per sviluppare coscienza e analisi critica.
Non solo: l’arte, si sa, si nutre di arte; e la fruizione libera di qualsiasi forma artistica è cosa essenziale per lo sviluppo delle attitudini personali. E ancora: le famiglie sono schiacciate dal costo dei libri di testo per i propri figli e, anche volendo, spesso non possono permettersi di fare altre spese in libreria; così finiamo per leggere tutti le stesse cose (quelle consigliate dalla scuola, ovviamente), che risultano insufficienti, a volte superate e comunque “canoniche”.
Analogo è il discorso per cinema e teatro. Perché se a qualcuno venisse voglia di andare a vedere una rappresentazione del Goldoni, dopo averne tanto parlato in classe, sarebbe costretto a investire i propri risparmi… 30euro l’ingresso a teatro? Quasi quasi risparmio ancora un po’, poi lo spettacolo lo allestisco io…
Non lamentiamoci poi se i ragazzi scaricano musica e film dalla rete o se la pratica della masterizzazione è così diffusa. Meno male che qualcuno alza la testa!
Inutile specificare che le cifre esorbitanti che spendiamo in libri, cd, film non vanno nelle tasche degli artisti ma nascono da un’allucinante speculazione (unico attuale scopo della S.I.A.E).
Ma la precarietà riguarda tutte le sfere del mondo studentesco. Altro problema gigante di studenti e famiglie sono i mezzi di trasporto pubblici. Ci stavamo chiedendo: se la frequenza scolastica è un obbligo (almeno fino ai 16 anni), non dovremmo avere il diritto di raggiungere gratuitamente le nostre scuole? Invece l’A.T.M. ci chiede tutti gli anni 155euro, cifra a dir poco esagerata, visto che i servizi offerti sono anche scadenti.
Quella di studenti è una condizione precaria a 360 gradi, costretti a dipendere economicamente dai genitori, impossibilitati ad accedere liberamente alla cultura, con la prospettiva di un lavoro precario… Basta!
Chiediamo all’Amministrazione Comunale un tesserino studentesco (già in uso in altre città come Torino e Pavia) che ci permetta di:
Accedere gratuitamente ai mezzi di trasporto pubblici
Avere il 50% di sconto sull’entrata al cinema e a teatro
Avere il 50% di sconto su cd e libri (di testo e non)
Per questo scenderemo in piazza mercoledì 4 ottobre e attraverseremo in corteo le vie di Alessandria".
STUDENTI IN MOVIMENTO
FREEBOOTERS
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