26.10.06

Udine 27/10 Tutte e tutti a Roma il 4 novembre per dire stop alla precarietà, ora!

Il 4 novembre a Roma ci sarà una grande manifestazione di lavoratrici e lavoratori, disoccupati e precari, movimenti e organizzazioni, per far sentire la voce di chi non viene mai ascoltato. La Rete 28 Aprile nella Cgil chiede a tutte le lavoratrici e lavoratori, ai pensionati, ai precari e ai disoccupati di manifestare a Roma per:

1 – abrogare la Legge 30 e il pacchetto Treu, abolire il finto lavoro autonomo, assumere stabilmente i precari e generalizzare di nuovo il rapporto di lavoro a tempo indeterminato;

2 – abrogare la Bossi-Fini per combattere il ricatto continuo verso gli immigrati, chiudere i Cpt e dire basta al lavoro nero, al caporalato e allo schiavismo;

3 – abrogare la legge Moratti di controriforma della scuola, ripristinare il diritto allo studio, dire no ai tagli alla spesa pubblica, all’università, alla ricerca e alla scuola;

4 – estendere i diritti sociali in tutto il mondo del lavoro, garantire a tutte e a tutti un reddito e una vita dignitosi.

Manifestiamo contro le leggi liberiste ereditate dal governo Berlusconi e da quelli precedenti, per invertire la rotta verso la quale anche il governo attuale si sta pericolosamente indirizzando. Contro la precarietà non servono ritocchi, ma ci vogliono cambiamenti profondi. Manifestiamo anche per riscrivere una legge finanziaria che taglia ancora la spesa sociale, mentre contro la precarietà del lavoro e della vita non si fa ancora nulla.

Assemblea a Udine Presso la sede della Cgil - Viale Bassi n.36 il 27 ottobre alle ore 19.30

Delle ragioni del nostro impegno contro la precarietà a Udine e nel resto d’Italia discuteremo con

Rino FELEPPA_responsabile regionale precarietà_Cgil
Walter ZOCCOLAN_Comitato aziendale europeo Zanussi Electrolux_FIOM Cgil
Walter TANZI_Cgil Lombardia

Partecipate tutte e tutti !

Per chi fosse interessato, all'assemblea, si raccoglieranno anche le adesioni per il viaggio alla manifestazione nazionale del 4 novembre

Rete28aprile nella Cgil per l'indipendenza e la democrazia sindacale

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