31.10.06

Appello al Ministro Fioroni affinché fermi l’espulsione dei doc. prec. e spec.

In riferimento all’intervista pubblicata il 23 ottobre 2006 sul Messaggero titolata:
‘In tre anni azzero il precariato, poi i concorsi’,

e in particolare alla risposta del Ministro Fioroni in merito all’assunzione del precariato:

“Gli stipendi già glieli diamo, perciò non ha senso che non siano assunti. Tra l’altro, con la regolarizzazione, a conti fatti ci sarà un risparmio. I primi 50 mila avranno il contratto nel 2007. Il piano triennale prevede che le uscite per il turn-over, circa 30 mila l’anno, vengano rimpiazzate con i precari. Abbiamo già calcolato che alla fine del triennio, quando avremo inserito in ruolo i 150 mila, fuori ci saranno soltanto quelli che hanno meno di tre anni di anzianità di insegnamento. Così, per la prima volta, sparirà la piaga del precariato. Sì, sparirà nel 2010 anche la graduatoria permanente ma proprio perché quelli in attesa saranno stati tutti sistemati. In futuro? Torneranno i concorsi per coprire il turn-over”

pur apprezzando il tentativo del Ministro Fioroni di voler risolvere il problema del precariato,

denuncia, nel confronto con i dati in possesso, inesattezze nelle premesse dell’analisi proposta e conseguentemente ipotizza una clamorosa e disastrosa espulsione dalla Scuola (dal 2010) dei docenti precari, e in particolare di quelli specializzati.

Tali ipotesi nascono da due considerazioni

In primo luogo, il legame tra copertura del turn-over e nuove assunzioni, previa modifica della Finanziaria, è ancora legata alla disponibilità dei fondi da reperire d’intesa con il Ministro dell’Economia. Un emendamento in tal senso presentato da alcuni deputati della maggioranza e dell’opposizione è stato o bocciato o ritirato nella VII Commissione Cultura della Camera. Dunque, si spera che il Ministro già abbia provveduto come proposta di emendamento del Governo a recepirlo.

In secondo luogo, la situazione del precariato oggi appare molto complessa e di difficile individuazione pure nei suoi numeri reali (quasi 450.000 iscritti nelle Graduatorie permanenti per una stima approssimativa di 250.000 docenti), tanto che un discorso concreto può esser fatto soltanto tenendo conto di quello che a livello provinciale avviene ogni anno nelle immissioni in ruolo e nelle supplenze annuali.

Se prendiamo la Graduatoria permanente del CSA di Palermo, classe AO43 (Lettere-Scuola Media), ad esempio, per citare uno di contenitori più grossi di precari per il numero di cattedre disponibili, vi sono
- 1.000 docenti iscritti per 300 cattedre annuali, di cui meno della metà come cattedre orarie;
- almeno fino al candidato inserito alla posizione n. 500, docenti con due anni di servizio pregresso;
- nel numero globale delle immissioni in ruolo (35.000+20.000) negli aa. ss. 2005-2006, 2006-2007 soltanto in poco più di 60 immessi in ruolo.

In base a questi dati, risulta credibile, pur nel piano dei 150.000 previsti, la mancata immissione nel prossimi triennio di almeno quei docenti, inseriti dopo la posizione n. 150, che già oggi hanno 4 o 5 anni di servizio alle spalle e che nel 2010 ne avranno 7 o 8 di anni di servizio.
Dovranno veramente fare un nuovo concorso? E per quale ragione visto che la maggiorparte di essi, tra l’altro proviene dalle Scuole di Specializzazione per l’Insegnamento, dove si è abilitato ed è entrato dopo aver superato un numero programmato su una cattedra che per Lui doveva essere disponibile nel triennio successivo e che ancora dopo 10 anni non sarà disponibile?

Il quadro appena fornito, d’altronde trova conferma nelle stime elaborate dal suo Ministero secondo le quali sulle 35.000 immissioni dell’a.s. 2005-2006 soltanto in 1.000 a livello nazionale sono stati assunti come docenti specializzati.

Il prossimo anno, inoltre, è previsto l’inserimento di 70.000 nuovi docenti che si abiliteranno con i corsi ‘sanatoria’ e che avevano maturato il servizio di 360 giorni tra il 1999 e il 2004. L’Università di Palermo già ha ricevuto più di 2.200 domande di immatricolazione per tali corsi abilitanti. Questi docenti già hanno il servizio maturato, si inseriranno nelle graduatorie permamenti ed entraranno nel favoloso mondo di Amelie, ovvero del precariato felice fino al 2010, e della disoccupazione permanente dopo quella data.

Gentile Ministro, bisogna in realtà attuare una serie campagna d’informazione sul precariato prima di pensare di risolvere una situazione così complessa e di ipotizzare futuri concorsi per 150.000 docenti precari che nel 2010 avranno diversi anni di insegnamento alle spalle e nella maggiorparte dei casi anche diversi concorsi superati (in entrata presso le SSIS e in uscita).

Per questa ragione, oggi, di giorno in giorno la protesta aumenta contro i numeri di questa finanziaria per la Scuola. Per questa ragione le chiediamo di recepire a nome del Governo gli emendamenti provenienti dal mondo della Scuola e in particolare quelli da noi presentati.

Assumiamo nei fatti e con conti alla mano i docenti precari fin da subito, senza creare malintesi o nuove illusioni. E visto che ci siamo, perché no, assumiamo pure i docenti precari specializzati, formati dallo Stato per insegnare nelle Scuole, invece che mandarli a casa, o trasformarli in insegnanti precari a tempo indeterminato.

24 ottobre 2006

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