26.10.06

Nidil: 1 precario su 2 guadagna meno di 1000 euro

LAVORO: NIDIL-CGIL, 1 SU 2 PRECARI GUADAGNA MENO DI MILLE EURO
(AGI) - Roma, 26 ott. - Si sentono dipendenti ma non lo sono, guadagnano meno di mille euro al mese - almeno nel 50% dei casi - e non hanno figli. E' questo l'identikit dei lavoratori atipici italiani tracciato da un'indagine della Nidil - Cgil.
Un esercito, quello dei parasubordinati, di 1.475.111 persone, cifra che si ricava dal numero degli iscritti nel 2005 alla gestione separata dell'Inps, cui vanno aggiunti 209.960 lavoratori con partita Iva individuale. Secondo i risultati dell'indagine il 90% degli atipici ha un unico committente, e l'85% si "sente" lavoratore dipendente. L'eta' media e' pari a 41,2 anni ma le donne sono piu' giovani, 37,4 anni contro i 44 degli uomini).
Se poi si va a guardare al portafoglio, secondo la Nidil " i livelli di reddito dei collaboratori sono generalmente molto bassi - soprattutto al sud - nonostante l'elevata qualificazione professionale, i titoli di studio e gli orari di lavoro lunghi. Ben il 31% degli intervistati guadagna infatti meno di 800 euro netti al mese. Se a questi si aggiunge il 26% di coloro che hanno una retribuzione mensile tra gli 800 e i 1.000 euro, si arriva a dire che un collaboratore su due guadagna meno di 1.000 euro al mese, spesso lavorando anche piu' di 38 ore a settimana". Anche con competenze e cultura di livello alto le cosa non migliorano: "anche tra chi svolge le professioni piu' qualificate - spiega l'indagine - in ambito scientifico circa il 52% guadagna tra gli 800 e i 1.200 euro al mese".
"L'indagine per interviste - spiega Filomena Trizio, segretaria nazionale Nidil-Cgil - racconta di un mondo dove la caratteristica dominante (80%) e' la dipendenza economica dall'unico committente e in cui ci si 'sente' (85%) lavoratori dipendenti accomunato, pur nei diversi livelli di professionalita', dal basso rendimento economico (1 su 2 guadagna meno di 1.000 Euro) specie fra le donne. Un mondo - prosegue la Trizio - fatto di lavoratori privi di diritti elementari; un mondo che perde, con il passare del tempo, la fiducia in se' e nella possibilita' di migliorare: forse anche per questo un mondo senza figli (82%)". (AGI) -
261721 OTT 06

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