Dal Politecnico di Torino il capo dello Stato richiama l'attenzione
sul disagio degli atenei dopo i tagli previsti dalla Finanziaria
TORINO - Il capo dello Stato richiama l'attenzione del Parlamento sul problema del precariato tra i giovani. L'intervento del presidente della Repubblica arriva nel momento in cui dal mondo della scuola si leva un coro di proteste per i tagli inseriti nella Finanziaria. Giorgio Napolitano è intervenuto questa mattina all'inaugurazione dell'anno accademico al Politecnico di Torino e quando è uscito ha trovato ad attenderlo un gruppo di precari che protestava per i tagli delle spese.
Il capo dello Stato ha ricevuto un rappresentante dei manifestanti e poi ha detto: "E' un problema molto serio. Mi auguro possa essere affrontato nella sede giusta, cioè in Parlamento".
Poco prima era stato il rettore di Torino, nel discorso inaugurale, a chiedere al capo dello Stato di farsi portavoce del disagio nelle università e "contribuire a rappresentare la gravità di una crisi che minaccia i pilastri su cui si fonda il progetto di rilancio del nostro paese: il sistema formativo ed il sistema della ricerca".
Nei giorni scorsi sono state inviate al presidente del Consiglio, Romano Prodi e al ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, due petizioni firmate da oltre 4mila docenti che chiedono al governo di modificare quegli articoli della Finanziaria che prevedono un taglio alle risorse per la ricerca e l'università e che decurtano gli stipendi di ricercatori, associati e ordinari, rimandando a un secondo tempo i provvedimenti di riforma del settore. Restano confermati inoltre per il 17 novembre lo sciopero del personale dell'università e il 20 novembre del comparto della ricerca, con due manifestazioni davanti a Parlamento e Palazzo Chigi.
Un altro fronte aperto è quello della minaccia di dimissioni del ministro Mussi, che ha manifestanto l'intenzione di dimettersi se il governo non rivedrà il programma di tagli.
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(26 ottobre 2006)
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