11.10.06

Finanziaria: serve lo sciopero generale

Comunicato stampa
Finanziaria: non facciamoci prendere per il cuneo!
Serve lo sciopero generale

La finanziaria 2007 prosegue nella direzione delle precedenti, con pesanti tagli alla spesa pubblica e sociale ed una impostazione economica di chiaro stampo liberista. A pagare la riduzione del debito pubblico e il rientro nei parametri imposti dai Trattati europei saranno ancora una volta quelli che le tasse le pagano da sempre alla fonte: lavoratori, fissi e precari, e pensionati.

I benefici per i lavoratori dipendenti derivanti dalla riforma dell’Irpef appaiono assai limitati in una manovra peraltro segnata dalla scomparsa del ritorno per i lavoratori della loro parte di taglio del cuneo fiscale che invece è pienamente garantita, e aumentata, ai datori di lavoro. La riduzione delle tasse per i redditi sotto i 40.000 euro corrisponderà ad un risparmio che in molti casi non arriva neanche a 100 euro annui, che vengono di fatto rimangiati da: aumento bollo auto, ticket pronto soccorso e prestazioni specialistiche, inevitabili nuove tasse e maggiori costi dei servizi che i comuni introdurranno per "rifarsi" dei pesanti tagli ai trasferimenti agli enti locali.

Non si mette mano alla questione della precarietà. I parasubordinati si pagheranno l’aumento contributivo e centinaia di migliaia di lavoratori della pubblica amministrazione non troveranno soluzione alla condizione di precarietà reiterata di anno in anno. Anche la sbandierata assunzione di precari nella scuola (150.000 docenti e 20.000 tra amministrativi, tecnici e ausiliari) nei prossimi tre anni è solo un generico impegno e sarebbero comunque inferiori ai previsti oltre 200.000 pensionamenti. Che fine ha fatto la promessa “lotta alla precarietà” e la centralità del contratto a tempo indeterminato? Occorre cancellare legge 30 e pacchetto Treu. La manifestazione nazionale contro la precarietà del 4 novembre prossimo assume quindi oggi un valore ed un significato ancor più importante: Stop precarietà ora! vuol dire ora e non domani, forse!

La qualità e la quantità dei servizi pubblici viene ulteriormente erosa attraverso la prosecuzione della politica di riduzione del personale nella sanità pubblica, negli enti locali e nei servizi pubblici in generale e l’ulteriore spinta alla esternalizzazione e alla privatizzazione dei servizi pubblici locali in conseguenza dei tagli alle risorse trasferite dallo Stato agli enti locali. Inoltre i finanziamenti per il rinnovo dei contratti pubblici sono dislocati per la maggior parte nel 2008, con il chiaro intento di far slittare nel tempo i già limitati incrementi salariali e allungare la vigenza contrattuale che nei fatti diverrebbe triennale invece che biennale. Nei trasporti non c’è l’indispensabile politica di programmazione del settore, manca completamente qualsiasi riferimento al Trasporto Aereo e nel Trasporto Pubblico Locale non c’è copertura economica per il contratto. E mentre si taglia la spesa sociale si impegnano oltre 4 miliardi di per l’acquisto di nuovi armamenti!.

Sulle pensioni, oltre all’anticipo al 2007 dell’avvio dell’introduzione “volontaria” del Tfr nei fondi pensione complementari, con il protocollo "segreto" firmato da governo e Cgil-Cisl-Uil si vogliono ridurre ulteriormente - entro il marzo 2007 - i rendimenti pensionistici ed innalzare l’età pensionabile. In pratica viene "differito" ciò che qualcuno avrebbe voluto "incassare" già con la manovra finanziaria.

Questa finanziaria non va bene! A piangere, per ora, sono ancora e solo i lavoratori!

Occorre cambiarne i contenuti perché la propagandata discontinuità con quelle dei precedenti governi sia fondata su provvedimenti concreti! Questo chiedono al governo CNL, SINCOBAS e SULT, che hanno già inviato un appello per la modifica della manovra, e sono impegnati nella costruzione di iniziative di lotta nei posti di lavoro e nella preparazione dello SCIOPERO GENERALE.

Ufficio Stampa

CNL - SINCOBAS - SULT

Costituenti SdL Sindacato Intercategoriale

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