9.10.06

I lavoratori precari filmano le loro vite

dal manifesto del 5 ottobre

Oggi e domani, alla casa del cinema, i film di «Obiettivi sul lavoro, racconti di precarietà»
Michele Simeone
La vita dei lavoratori precari raccontata attraverso filmati audiovisivi è lo scopo dell'iniziativa del concorso «Obiettivi sul lavoro, racconti di precarietà», promosso da NidiL-Cgil, Arci e unione cinematografici Arci. «Il concorso cerca di mettere in luce il problema della precarietà a 360 grado», spiega Davide Imola del Nidl «mostrando nella cruda realtà i sacrifici che la vita del precariato provoca».
«Il precariato da vari anni è un problema sentito da milioni di lavoratori, che non riescono a far valere i loro diritti, vivendo sotto ricatto», ha concluso Imola alla presentazione del progetto, svoltosi giorni fa presso la Discoteca di stato di Roma.
Oggi e domani le migliori 25 opere selezionate verranno proiettate a Roma presso la Casa del cinema, il Centro congressi la Sapienza e la Casa dell'IX Municipalità. Tra le opere 3 verranno premiate nella serata finale del 6 che si terra alla Casa del cinema da una giuria composta da registi e autori.
«Siamo rimasti molto colpiti dalla grande partecipazioni», ha dichiarato la coordinatrice del progetto, Paola Scarnati. «Tra le 110 opere arrivate la maggior parte vengono da ragazzi, che si sono autoprodotti, con un livello di linguaggio filmico molto elevato». I filmati prodotti sono tutti basati su tanta autoironia, che non cade infatti mai nell'autocommiserazione: tipo fingersi russo per poter ottenere un lavoro da badante. O meglio ancora nascondere una mini-telecamera in tasca mentre si lavora in un call-center.
I prodotti audiovisivi nono verranno proiettati solo il prossimo 5 e 6 ottobre, ma faranno il giro di tutti i circoli cinematografici italiani dell'Arci. Altro dato interessante è che il 70% dei partecipanti erano di sesso maschile, ma alle selezioni il risultato è stato paritario, con 12 filmati realizzati da uomini e 12 da donne. Il presidente dell'arci Paolo Beni è intervenuto nel dibattito dichiarando che «il problema del precariato deve essere affrontato una volta per tutte con più vigore da parte delle istituzioni»e ha continuato sostenendo «la necessità di coinvolgere il maggior numero di agenti sociali per poter aiutare la politica a mettere mano alla legge Biagi. Altrimenti la politica da sola non c'è la farà».
Le iniziative contro la precarietà organizzate dal Nidil, non si fermano solo al concorso, ma dal 24 al 31 ottobre si avrà la settimana della precarietà, con oltre 250 iniziative in tutta Italia. La data più importante è il 4 novembre con la giornata intitolata «Stop precarietà! ora».

Nessun commento: