-- DOMENICA 22 OTTOBRE --
ore 12.30
PRANZO SOCIALE in p.zza Italia
-- GIOVEDI 26 OTTOBRE --
ore 18.30
CONCENTRAMENTO in p.zza Italia per andare in CORTEO al Consiglio Comunale in cui si parlerà della vicenda di Genia
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Nemici della Precarietà
Amici della Città
Vogliamo parlarvi di una storia che riguarda tutta la città: il futuro del servizio di raccolta della spazzatura. Perchè oggi la qualità del servizio è garantita dagli intensi ritmi di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori, grazie a una progressiva riduzione del personale da parte dell'azienda.
Un altro infortunio sul lavoro. Un altro licenziamento.
Un'altra delle tante e diverse storie di precarietà.
Nel mese di settembre 5 lavoratori di Genia Ambiente sono stati licenziati; uno di loro ha subito un grave incidente sul lavoro e ha perso un dito della mano.
Genia Ambiente è una delle tante società che sono state create con la progressiva privatizzazione dei servizi comunali quali acqua, gas, verde e, nel caso dei lavoratori licenziati, del servizio di nettezza urbana.
Erano lavoratori presi in affitto dall'agenzia Manpower di Melegnano, con contratti rinnovati periodicamente (ben 4 in 9 mesi!) a totale discrezione dell'azienda. Pochi giorni prima della scadenza del loro ultimo contratto, come succede a molti, hanno ricevuto la comunicazione di licenziamento.
La privatizzazione di Genia e la precarietà sono due facce della stessa medaglia!
Privatizzare significa gestire secondo logiche di mercato beni comuni quali acqua, scuola, casa, trasporti, sanità ... Privatizzare significa che è il mercato a decidere le condizioni di lavoro e quindi la qualità del servizio offerto.
Privatizzare significa che per gli utenti cambia la modalità di accesso ai servizi sociali, quindi che si usufruisce del servizio in base ai i soldi.
Privatizzare significa che mancano i soldi per i lavoratori e gli utenti, ma ci sono per pagare stipendi d’oro ai dirigenti dell’azienda (si parla di circa 500.000€ all'anno).
Privatizzazione e precarietà però non riguardano solamente Genia e i suoi lavoratori, ma sono per tutti noi una condizione comune di vita.
Ecco perchè invitiamo la città a partecipare alla vertenza per l'immediata assunzione dei 5 lavoratori di Genia ambiente, consapevoli, però, che l'assunzione a tempo indeterminato, pur migliorando le condizioni economiche, non elimina la precarietà.
A tutti è negato un reddito che garantisca una vita dignitosa, che non ci costringa a competere e/o ad accettare qualsiasi condizione di lavoro pur di avere di che vivere. Per tutti è sempre più difficile accedere ai servizi sociali, la cui qualità va oltre tutto peggiorando.
La partecipazione e la cooperazione possono invertire questa tendenza affinchè le risorse vengano gestite per una migliore qualità della vita del territorio e dei suoi abitanti.
C'è chi guadagna bene, ma lavora sempre, chi lavora a tempo indeterminato e ha un reddito misero, chi lavora in nero per pagare una retta scolastica meno cara, chi non può studiare perché deve lavorare....ma tutti siamo costretti ad arrangiarci da soli; perché allora non rivendicare la garanzia, per tutti, ad avere di che vivere?
Le risorse ci sono e chi sostiene il contrario vuole utilizzarle solo per sé.
Perché non rivendicare, per tutti, un reddito che ci restituisca tempo per occuparci della città e non solo dei soldi?
www.eterotopia.org
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