TANTO per cominciare, sciopero dei docenti precari il 6 ottobre con relativa manifestazione nazionale nelle vie del centro di Roma. Ma come scioperate lo stesso, nonostante la buona novella della Finanziaria 2007 che prevede l’assunzione di 170.000 precari della scuola in tre anni dal 2007 al 2010? «Lo sciopero riguarda tutti i precari del settore pubblico - dice Cosimo Scarinzi Coordinatore nazionale dei Cub Scuola - ma in prima fila ci saranno i docenti precari che in Italia sono un esercito. Certo la Finanziaria annuncia mirabilia ma bisogna leggere bene quello che la manovra prevede. Fa impressione la cifra dei 170.000 da assumere, effettivamente. È una risposta molto forte di questo governo. Però l’impegno è sottoposto a un vincolo. E cioè ogni anno si verificherà la fattibilità delle assunzioni cioè se ci sono le condizioni economiche affinchè possano essere realmente attuate. C’è il rischio, quindi, che potrebbero saltare». Nonostante tutto sono sempre tante 170.000 immissioni in ruolo: Bisognerebbe gioire, piuttosto. «Insomma, forse per i docenti per i quali si prevede 150.000 assunzioni, non di certo per il personale Ata: le 20.000 immissioni di ruolo sono un’inezia e non risolveranno il problema. Possiamo dire, in generale, che queste 170.000 assunzioni, se verranno rispettate, serviranno ad assorbire il precariato storico, quello decennale. E tutto sommato potrebbero servire a coprire il turn over che i vari governi che si sono succeduti negli ultimi anni si sono ostinati ad ignorare. Nei prossimi tre anni andranno in pensione all’incirca 120.000 unità tra docenti e personale Ata. Le cifre parlano chiaro. Nel frattempo altrettanti precari faranno il loro ingresso trionfale nel mondo della scuola». Bisognava assumerli tutti i 209 mila precari, praticamente un insegnante su quattro? «Tutti». N. P.
martedì 3 ottobre 2006
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