Comunicato: Incontro in Rettorato del 7 marzo 2006 “Alla Giornata” tra Università e Comitato promotore dei precari e delle precarie della ricerca
Martedì 7 marzo, alle ore 11.00, una rappresentanza del “Comitato dei ricercatori precari dell’Università di Pisa” è stata ricevuta nella sede del rettorato presso il palazzo “Alla Giornata” da una delegazione degli organi istituzionali dell’Ateneo per un confronto attorno al problema della consultazione referendaria indetta per il 29 e il 30 marzo p.v. fra i lavoratori non strutturati e a tempo determinato che prestano attualmente la loro attività di ricerca e/o di didattica presso l’Ateneo e/o che l'hanno prestata nel corso del 2005.
A nome del Comitato sono state ribadite le richieste già avanzate ufficialmente in merito alla concessione di spazi per i seggi, alla fornitura di schede e di urne elettorali, alla notifica e alla pubblicizzazione dell’iniziativa referendaria sulle pagine web dell’Università e nelle forme consuete tramite affissione agli Albi ufficiali di avvisi e di manifesti. Le istanze esposte hanno ricevuto un secco rifiuto da parte dei rappresentanti istituzionali, fatto salvo l’impegno di inoltrare ai Presidi delle singole Facoltà un invito a non ostacolare lo svolgimento della consultazione referendaria, favorendo l’accesso a spazi conformi alle necessità di voto. Tale disponibilità si spiega col rispetto dei principi di libertà di espressione, riconosciuti a tutti coloro che con formale richiesta e nel rispetto della legge si facciano promotori di pubblici dibattiti, e non può essere interpretata come riconoscimento dei soggetti cui il referendum si rivolge. Su questo fronte è anzi emersa chiaramente la volontà politica di negare lo status di lavoratori alle figure precarie a diverso titolo coinvolte nelle attività di didattica e di ricerca presso l’Ateneo, come ha dimostrato la discussione generale su questioni di merito e di metodo, che ha coinvolto i piani della liceità, della legalità e della potenziale validità della richiesta di consultazione, anche e soprattutto in assenza di una base certificabile degli aventi diritto al voto.
A nulla è valso il tentativo di sollecitare l’Ateneo attorno alla definizione di un percorso comune riguardo alle soluzioni e ai criteri da adottare per attribuire alla consultazione il crisma di una regolarità condivisa. L’irrigidimento della controparte è addirittura scaduto in un severo ammonimento a non farci latori ‘inconsapevoli’ di istanze individualiste e di riconoscimento di tutti quei liberi professionisti oggi implicati – con l’avallo ‘consapevole’ degli stessi Organi di Governo – in attività didattiche di tipo universitario.
La consultazione referendaria avverrà comunque nelle date previste del 29 e del 30 marzo, in cui le urne rimarranno aperte rispettivamente dalle ore 9.00 alle ore 19.00 e dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Il Comitato invita le componenti dell’ateneo (docenti, personale tecnico-amministrativo, studenti, organizzazioni sindacali) ad esprimersi sottoscrivendo l’iniziativa.
Comitato promotore per una consultazione referendaria dei precari e delle precarie della ricerca dell'Università di Pisa
www.precaripi.unmondodi.it
Categorie: precari_della_ricerca, marzo2006, referendum, pisa, università, ricerca
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