22.3.06

Firenze: Domiciliarum peccatorum

Domiciliarum peccatorum

(22 marzo 2006)

Il Comune di Firenze, la Società della Salute si gongolano nelle agghindate sale di Palazzo Vecchio mentre i lavoratori e le lavoratrici dell'assistenza domiciliare appaltata alle cooperative non hanno niente per cui festeggiare se non la fine della giornata.

Assistenza Domiciliare Integrata, Global Care, Tele Care belle parole per nascondere quanto ogni giorno sono costretti a vivere chi ci lavora.

Ed è per questo che la nostra Organizzazione, mentre i responsabili si incontrano a Palazzo Vecchio nella solita passerella/vetrina di questa amministrazione, sempre più al centro delle proteste di precari e lavoratori e lavoratrici in appalto, ha avviato le procedure davanti al Prefetto di Firenze in previsione del primo sciopero dell'assistenza domiciliare in appalto del Comune di Firenze se non troveranno immediatamente soluzione le rivendicazioni che si protraggono oramai da quasi due anni.

1. I lavoratori e le lavoratrici sono esposti a rischio biologico ma non hanno un luogo dove cambiarsi, un armadietto dove riporre i propri abiti civili, dove indossare i propri dispositivi di protezione, dove poter provvedere all’igiene dopo il servizio di assistenza domiciliare

2. Sono costretti a prestare servizio con abiti che riporteranno al proprio domicilio senza che la Cooperativa si adoperi al loro lavaggio, secondo i termini di legge per evitare il rischio biologico

3. Non esiste nessuna valutazione dei rischi sul sollevamento pazienti, la presenza di ausili come il sollevatore, od altro, è rara o pressoché assente. I lavoratori e le lavoratrici sono nella maggioranza dei casi costretti ad operare singolarmente le alzate dei pazienti

4. Non esiste nessuna valutazione dello spazio di lavoro e della sua adeguatezza

Le lavoratrici e i lavoratori cominciano a prendere coscienza
- che non è possibile vedere impegnata la loro giornata per intero per svolgere 5 o 6 ore di lavoro con l'utilizzo di turni spezzati
- che non è tollerabile vedere retribuite 30 ore con un contratto di 38 per poter non pagare lo straordinario quando c'è bisogno di ore in più.

FIRENZE, 20/03/06

Comitato Difesa Lavoratori Cooperative (RdB Cub Privato)

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