15.3.06

14/3 Riunione Precari Enna

Riunione Precari Enna
Enna 15/03/06 - Sono stati circa un centinaio i precari, provenienti da tutta la Sicilia, che si sono presentati presso la sala convegni dell’Hotel Sicilia per esaminare la loro situazione alla luce degli ultimi sviluppi, che hanno visto la commissione lavoro esitare il disegno di legge, ma soprattutto la commissione bilancio esaminare se è possibile poter esitare il disegno di legge che vedrebbe tutti i precari degli enti locali in Sicilia ottenere la stabilizzazione con contratto di diritto privati, grazie al contributo economico della Regione Siciliana.
Una riunione che ha visto presenti i rappresentanti sindacali delle varie categorie da Salvo Cappuccino del coordinamento regionale, che ha aperto i lavori, e che ha consigliato a tutti di rimanere uniti in questa lotta molto importante per il futuro di tutti i precari che operano nei Comuni, Province, Ato, Protezione Civile.
“Bisogna andare avanti – ha sottolineato Salvo Cappuccino – la lotta, iniziata nel 2004, continua ed è importante che ci sia l’unità. Bisogna aspettare le decisioni della commissione bilancio prima di poter programmare altre forme di lotta prima che chiuda l’assemblea regionale”.
“Stiamo lottando da mesi per assicurarci un futuro stabile e non precario, come è avvenuto in questi dieci anni – ha dichiarato Orazio Calì, coordinatore dello Slai Cobas – Le stesse prerogative che sono state date ai precari regionali, devono essere dati ai precari degli enti locali. I sindacati di base si batteranno per questo. Nel corso della riunione hanno parlato Stefano Ferito, Franco Crocitti, Pippo Scornavacche e Salvo Scuderi. I precari hanno presentato una piattaforma rivendicativa con qualche variante, a seconda della sigla sindacale, che prevede al primo punto la stabilizzazione dei precari; assunzione a tempo indeterminato negli organici di Comuni, Province, Ato, Centri di Protezione Civile; inquadramento, secondo le disponibilità degli enti locali nelle categorie corrispondenti al titolo di studio; blocco temporaneo dei concorsi per l’accesso dall’esterno sino alla stabilizzazione dei precari; censimento delle disponibilità presenti e futuri nelle piante organiche degli enti locali, creazione di un albo unico regionale delle disponibilità degli enti; creazione di una graduatoria regionale.

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