8.3.06

10/3 Milano: presidio precario alla Team Promotion

presidio alla team promotion venerdi 10 marzo

download PDF (160.3 kibibytes)

Lunedì 6 marzo, tre lavoratrici assunte con contratto a progetto (in scadenza a fine luglio), sono state licenziate in tronco, dalla Team Promotion, che gestisce un call-center, le tre lavoratrici insieme a diverse altre loro colleghe, avevano promosso una vertenza per il riconoscimento di un contratto di lavoro come dipendenti.

Presidio: venerdi 10 marzo dalle 12,30 in via Copernico 28

Lunedì 6 marzo, tre lavoratrici assunte con contratto a progetto (in scadenza a fine luglio), sono state licenziate in tronco, dalla Team Promotion, che gestisce un call-center il cui committente più importante è la Elitel compagnia telefonica, recentemente al centro di grosse polemiche per la denuncia di centinaia di utenti che lamentano scarsa trasparenza nella stipula dei contratti telefonici e delle bollette. Una vicenda che ormai è a conoscenza di milioni di persone (almeno tre puntate di Striscia la notizia solo negli ultimi quindici giorni) e che avrà senz'altro ulteriore seguito

Alla “scarsa chiarezza” verso gli utenti però, si aggiunge l'imbroglio nei confronti delle lavoratrici, costrette a lavorare sotto il ricatto dei contratti a progetto, che finora hanno consentito all'azienda di assumere e licenziare lavoratori precari a getto continuo.

Ma negli ultimi mesi, le tre lavoratrici licenziate insieme a diverse altre loro colleghe, oltre a denunciare le insopportabili condizioni di lavoro, avevano promosso una vertenza sindacale per il riconoscimento di un contratto di lavoro subordinato, che comporta l'obbligo di assunzione a tempo indeterminato e il riconoscimento dei diritti fondamentali.

Esattamente come è successo a Torino per operatrici di call-center legati a Pagine gialle e Tele 2 a cui è stato riconosciuto questo diritto in seguito a vertenze promosse dai lavoratori stessi.

Ufficialmente le lavoratrici della Team Promotion sono state licenziate per “inadempiemento lavorativo rispetto agli obiettivi produttivi previsti dal contratto”; vale a dire obiettivi da catena di montaggio (la stipula di un contratto telefonico all'ora) che chiariscono perfettamente l'inesistenza di qualsiasi tipo di progetto, e che motivano appunto la rivendicazione di assunzione stabile.

E' invece evidente a tutti che, pur di eliminare la voce scomoda delle lavoratrici stesse, l'azienda non ha esitato a licenziarle in tronco, applicando alla lettera il motto “calpestarne 3 per educarne 1000” pur sapendo di commettere un atto illecito, contro il quale è stata aperta un'ulteriore vertenza legale

Intanto la CUB il comitato di lotta della Team Promotion, insieme, e ad altre realtà del mondo del lavoro, hanno deciso di intraprendere una campagna di denuncia e di solidarietà, a partire dal presidio di oggi per sostenere la delegazione che l'azienda incontrerà venerdì pomeriggio alle 15, in via Copernico 28, con l'obiettivo di ottenerne l'immediato reintegro.

Un primo passo di lotta, nella prospettiva di costruire una rete stabile fra tutte le realtà lavorative milanesi che subiscono il ricatto dei contratti atipici, per coordinare le iniziative di solidarietà che si renderanno necessarie per fare dei passi avanti concreti nella lotta contro il lavoro precario.

No ai licenziamenti

Comitato di lotta Team promotion CUB di Milano e provincia

Per info 3332845238 Milano 8-3-06

www.cub.it

Categorie: , , , , , ,

Nessun commento: