Il 23 gennaio sciopero generale
Lsu-Lpu/ Prevista una manifestazione a Catanzaro contro “l’immobilismo della Regione”
CATANZARO. I sindacati hanno proclamato lo sciopero generale dei Lpu-Lsu della Calabria per martedì 23 gennaio 2007 con manifestazione a Catanzaro “contro l’immobilismo della Giunta regionale e per il rilancio del processo di stabilizzazione dell’intero bacino regionale”. La decisione è stata presa al termine di una riunione dei responsabili sindacali provinciali dei Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, cui hanno preso parte i segretari regionali Orlando Bonadies (Cgil), Domenico Zannino (Cisl) e Luciano Prestia (Uil), per fare il punto sulle diverse problematiche ed in particolare sul percorso di stabilizzazione che interessa oltre 8.000 lavoratori precari del bacino regionale calabrese tra Lpu e Lsu. Nel corso della riunione è stato confermato lo stato di agitazione della categoria, già proclamato da Cgil, Cisl e Uil a conclusione “del deludente incontro del 2 dicembre tenutosi a Reggio Calabria con l’assessore regionale al Lavoro, Nino De Gaetano, assumendo, tra l’altro, la decisione di intraprendere un percorso d’assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e nelle 5 province calabresi in preparazione dello sciopero generale regionale dei Lpu-Lsu del 23 gennaio, e organizzando, a partire dalla settimana prossima, una serie di presidi da tenersi presso le Prefetture e la sede della Giunta regionale per sollecitare e rivendicare alla stessa la proroga dei progetti e dell’integrazione dell’orario settimanale per tutto il 2007”. “Il ricorso alla lotta e alla mobilitazione - è scritto in una nota dei sindacati - è stato condiviso unanimemente da tutti i dirigenti sindacali per come proposto a conclusione della riunione e si rende necessario dopo mesi di estenuanti solleciti e riunioni che non hanno portato a nessuna azione concreta da parte della Giunta e dall’Assessore al Lavoro, rispetto al percorso di stabilizzazione definito negli accordi sindacali di marzo 2006 risollecitati negli accordi sindacali di luglio e ottobre 2006 che impegnavano la Giunta alla predisposizione del disegno di legge per l’istituzione delle 2 Agenzie regionali, quella per il Rischio e quella per la gestione dei siti archeologici e dei musei, al fine di dare occupazione vera, stabile e duratura a oltre 3.000 precari”. “La mobilitazione, i presidi, lo sciopero generale con la manifestazione - prosegue la nota - scaturisce, infatti, per rivendicare il rispetto degli impegni dei tempi e delle scadenze senza dilazioni da parte di un governo regionale che si è caratterizzato nel corso dell’anno per annunci e promesse non mantenute. Per l’ennesima volta De Gaetano e la Giunta non hanno inteso approvare con formale delibera le modifiche e le integrazioni al Disciplinare Regionale più volte sollecitate fin da maggio e concertate e contrattate con il sindacato a novembre, tanto attese sia dagli Enti che dai lavoratori per porre fine a tanti equivoci interpretativi che hanno avvelenato i rapporti in questi mesi tra lavoratori ed alcuni enti e per riconoscere un minimo diritti e di tutele a favore dei precari”. Bonadies, Zannino e Prestia, a conclusione della riunione, prosegue la nota, “si sono impegnati a valutare positivamente il recente provvedimento legislativo sul precariato, in quanto in controtendenza dopo tre anni di totale blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, anche se parziale ed insufficiente ed a sollecitare tutta la deputazione parlamentare calabrese ad adoperarsi sul Parlamento affinché, il provvedimento approvato dalla Camera dei Deputati a fine novembre contenuto nel max emendamento presentato dal Governo alla Legge Finanziaria 2007”. “Tale provvedimento - conclude la nota -, consentirà una parziale stabilizzazione dei lavoratori Lpu-Lsu in quanto la deroga al blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione, agirà solo nei comuni al disotto dei 5.000 abitanti. Per questo motivo ci si auspica che nel corso della discussione sulla Finanziaria in atto al Senato possano essere apportati ulteriori miglioramenti tendenti al superamento generalizzato del blocco all’assunzione in tutti i Comuni calabresi e in tutta la pubblica amministrazione che utilizza Lpu-Lsu, la copertura assicurativa e previdenziale del periodo d’utilizzo, il prepensionamento degli ultracinquantenni”.
1 commento:
Sempre la stessa storia.
Saremo figli di nessuno.. per non dire altro..
evidentemente la fame non la sentiamo
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