7.12.06

A Natale blackout dell’informazione

Roma - Non si diradano le nubi sull’annosa questione del rinnovo del contratto dei giornalisti. Anzi, minacciano temporali e tempeste. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana annuncia una lunga serie di agitazioni e di lotte «per protestare contro l’ennesimo rifiuto della Fieg ad aprire le trattative per la vertenza contrattuale». Le iniziative sindacali prevedono annuncia una nota del sindacato:

«La conferma dell’attuazione di più giorni consecutivi senza preavviso di sciopero nei quotidiani, nelle agenzie di stampa, nel web e negli uffici stampa, prima delle festività natalizie; due giornate di sciopero nell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata secondo le regole previste dalla legge sugli scioperi nei servizi pubblici; la proclamazione di più giornate di sciopero nazionale delle firme; l’attuazione rigorosa delle norme contrattuali in applicazione dello stato di agitazione della categoria; il sostegno sindacale alle numerose iniziative di sciopero decise dai comitati di redazione per la vertenza contrattuale e per specifiche situazioni aziendali; la manifestazione nazionale dei giornalisti precari in occasione della presentazione della seconda edizione del ’Libro bianco sul lavoro nero’, che avverrà lunedi’ 11 dicembre prossimo». «Altre iniziative sindacali di protesta -prosegue la nota della Giunta della Federazione - saranno decise per i mesi di gennaio e di febbraio. Allo stesso tempo dall’Fnsi è stato dato mandato alla Segreteria di partecipare alla nuova riunione del tavolo tecnico sulla previdenza dell’Inpgi con la volontà di ricercare ogni soluzione positiva che consenta di sbloccare la riforma delle prestazioni Inpgi e gli sgravi contributivi per l’assunzione dei giornalisti disoccupati. Il Sindacato dei Giornalisti, insieme alla Presidenza dell’Inpgi, verificherà al tavolo ministeriale le reali disponibilità degli editori a definire un accordo». «La Fnsi valuterà inoltre la disponibilità della Fieg a definire le intese sulla modifica dello Statuto del Fondo di Previdenza Complementare che consenta l’estensione delle norme di legge relative alla devoluzione del trattamento di fine rapporto a tutti i giornalisti italiani, compresi i praticanti, i pubblicisti contrattualizzati, i collaboratori fissi e i corrispondenti». La Federazione della Stampa auspica che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Editoria, Ricardo Franco Levi, e il ministro del Lavoro, Cesare Damiano possano avviare rapidamente i tavoli di confronto sulla riforma del settore per uno sviluppo certo del pluralismo dell’informazione, e quelli relativi al mercato del lavoro giornalistico, al precariato e alla riforma degli ammortizzatori sociali annunciati nel recente incontro del Governo con la Fieg e la Fnsi. In questo ambito è possibile addivenire ad una soluzione per alcuni dei temi posti dai giornalisti relativamente all’applicazione della legge 30 e al rispetto della dignità dei collaboratori. L’adesione agli scioperi e alle astensioni dalle firme delle scorse settimane, hanno prodotto primi timidi risultati con l’impegno del Governo al superamento degli ostacoli alla riforma previdenziale. Resta grave il rifiuto del confronto contrattuale, mentre in tutto il Paese si moltiplicano gli episodi di rottura delle relazioni sindacali a livello aziendale, fatti che costringono il Sindacato dei Giornalisti a proseguire nelle azioni di sciopero.

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