Con un accordo siglato dalla Regione e dalle organizzazioni sindacali
L'assessore Rosi: ''L'operazione attivata con questo patto è a costo zero e non avraà ripercussioni finanziarie per il Servizio sanitario regionale''
Perugia, 14 dic. (Adnkronos/Labitalia) - ''Un accordo che non comportera' aumento di costi per il Sistema sanitario regionale, garantendo al tempo stesso la riduzione del precariato ai limiti 'fisiologici'''. Cosi' l'assessore alla Sanita' della regione Umbria, Maurizio Rosi, commenta l'accordo siglato dalla Regione e dalle organizzazioni sindacali che prevede la stabilizzazione di numerosi lavoratori precari del comparto sanitario e amministrativo delle aziende sanitarie e ospedaliere dell'Umbria. ''La nostra -aggiunge- e' l'unica regione che non ha applicato tasse per la sanita', ne' ticket sui farmaci. E anche l'operazione attivata con questo accordo e' a costo zero e non avra' ripercussioni finanziarie per il Servizio sanitario regionale. Quindi niente spesa pubblica facile, ma risposte serie agli operatori e ai pazienti''.
''Il documento -ricorda l'assessore- prende in considerazione solo quelle situazioni lavorative per le quali le aziende ospedaliere e le Asl sostengono una spesa consolidata da due anni a questa parte e riguardante il personale che ha almeno tre anni di esperienza in sanita'. Si tratta di lavoratori che operano da anni nel sistema sanitario e che hanno gia' affrontato concorsi o a procedure selettive''.
Secondo Rosi, la regione ha ritenuto che ''senza aumenti di costi fosse conveniente e produttivo per il Servizio sanitario regionale offrire la possibilita' di stabilizzazione a lavorano da diverso tempo in regime di precariato''. ''Questo -osserva- avverra' nella quasi totalita' dei casi attraverso procedure concorsuali, con la sola eccezione di alcune limitate fattispecie, in linea con quanto previsto dalla Finanziaria 2007 e dalla legge regionale 16/2005''.
''La consistente riduzione della rotazione del personale a elevato turn-over -ribadisce l'assessore umbro- portera' a un miglioramento degli standard assistenziali, in quanto il poter contare su personale stabile, quindi estremamente motivato nella propria attivita', non puo' che incidere in positivo nell'erogazione di un servizio cosi' delicato come quello dell'assistenza sanitaria''.
1 commento:
Siamo nel 2008 ormai avanzato e di stabilizzazione qui, in una delle ASL umbre non se ne parla. Tenete presente che sono otto anni che mi viene rinnovato un contratto libero professionale (40 ore/settimana, circa 15 € l'ora) e che con questo contratto porto avanti un servizio sanitario delicatissimo come dirigente medico! Ma non c'è nessuno che ci tutela?
Posta un commento