Sono 9 i lavoratori che potrebbero essere licenziati
20/12/2006
Una convenzione che non si rinnova e nove contratti di lavoro a termine che scadono. Il comitato lughese della Cri (Croce Rossa) è al centro di una spiacevole situazione che probabilmente sarà chiarita dagli incontri previsti internamente alla Cri e dal confronto fra la dirigenza lughese guidata da Anna Claudia Bosi Ferruzzi ed il sindaco Raffaele Cortesi. Il rischio di licenziamento per il mancato rinnovo della convenzione fra Cri e Ausl per i servizi di emergenza che saranno internalizzati da quest’ultima, riguarda 7 autisti e 2 amministrativi. L’assemblea di bilancio del comitato locale di Lugo della Cri è servita a rasserenare parzialmente gli animi e a fare chiarezza sui conti dai quali dipende in buona parte l’impossibilità di assumere il personale precario. Il consiglio direttivo ha approvato, senza alcun voto contrario, il consuntivo del 2005, chiuso con un passivo di poco più di 1.000 euro ed ha valutato le variazioni di bilancio incorse nel 2006 dovute ad un aumento in uscita di oltre 130.000 euro di cui 112.000 riguardanti le spese del personale non di ruolo, gli straordinari, le maggiorazioni per il turno e gli arretrati da liquidare al personale a fronte di un aumento di entrate pari a 30.000 euro. L’operato del consiglio direttivo è stato apprezzato dai soci: «La gestione del comitato locale è corretta e varie sono le azioni messe in campo per assicurare un futuro ai lavoratori precari, ai quali è stato rinnovato il contratto già alcuni mesi fa quando l’Ausl aveva comunicato l’internalizzazione». Il consiglio direttivo del comitato lughese della Cri si riunirà a gennaio per ridisegnare lo scenario operativo ed elaborare le linee generali di sviluppo dell’attività del comitato. In quella sede sarà affrontato il futuro del servizio del quale non è prevista l’ internalizzazione da parte dell’Ausl, vale a dire il taxi sanitario a pagamento. L’Ausl intanto, attraverso il concorso finalizzato all’assunzione di personale da impiegare alla guida dei mezzi del servizio emergenze in vista dell’internalizzazione del servizio, sta cercando di porre rimedio alla situazione di precariato lamentata dai dipendenti Cri. «I candidati idonei alla prima prova - ha comunicato l’azienda - sono 290 ed i posti a copertura sono 47». La seconda prova si svolgerà in questi giorni. «Per gli altri servizi, come i trasporti programmati dei pazienti o taxi sanitario - precisa l’Ausl - resta invece aperta la possibilità di avviare collaborazioni con il volontariato pubblico e privato. Dopo la mancata volontà della Cri di prorogare la convenzione a tempo determinato per tutto il tempo della transizione per l’effettiva attivazione delle graduatorie concorsuali - continua l’Ausl - l’azienda ha più volte dichiarato la volontà di assumere a tempo determinato e con contratto individuale gli operatori della Cri necessari alla piena funzionalità del servizio. A tutt’oggi - precisa - l’azienda è ancora in attesa di conoscere la disponibilità della Cri a concedere in uso le ambulanze».
Monia Savioli
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