7.12.06

La manifestazione dei vigili del fuoco 6/12

di EMANUELA ZONCU «VERGOGNA, vergogna».
Un messaggio carico di rabbia, quello gridato ieri dai Vigili del Fuoco davanti al Parlamento. Un corteo che secondo gli organizzatori ha visto sfilare circa 2000 pompieri aderenti ai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, personale libero dal servizio perché il lavoro dei vigili del fuoco viene garantito costantemente. Rigorosamente con la divisa, sono arrivati da tutta Italia per gridare il loro «no» alla Finanziaria. A spiegare le ragioni della protesta, Fabio Angiulli, coordinatore generale della Uil dei vigili del fuoco: «Ora è prevista una ulteriore decurtazione del personale. In tante zone d’Italia si rischia la chiusura delle caserme per la mancanza di personale e turni sempre più massacranti». Angiulli ha ricordato le «carenze organiche» e «i tagli per le spese del normale funzionamento dei mezzi. Inoltre c’è la questione dello stipendio: dopo 15 anni di servizio un vigile del fuoco prende 1.200 euro al mese». Problematiche ribadite anche da Pompeo Mannone, segretario generale della Cisl del Corpo: «Tra i punti critici - ha detto - c’è la carenza insopportabile di organico. Un turn over pesante e il rischio di chiusure delle sedi di servizio». Mannone, facendo riferimento alla retribuzione, ha sottolineato che «da tempo i Vigili del Fuoco non vengono pagati per il lavoro svolto». Intanto, ieri, in mattinata, una delegazione sindacale è stata ricevuta in Senato dalle commissioni Lavoro e Finanza. Il Governo adesso sembrerebbe infatti intenzionato a soddisfare le richieste, con un fondo di 57 milioni di euro. Al termine dell’incontro i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno riferito ai partecipanti della mobilitazione nazionale che le due commissioni hanno preso l’impegno a «sostenere tutti i punti della vertenza». «Si sono resi disponibili a una seria riforma strutturale già da gennaio e ad affrontare le questioni che abbiamo presentato», ha detto Fabio Angiulli della Uil. Il sindacalista ha ribadito che se poi non «saremo soddisfatti scenderemo di nuovo in piazza e proporremo delle agitazioni in tutte le province d’Italia con manifestazioni spontanee». Pompeo Mannone della Cisl ha aggiunto che le due commissioni «hanno ascoltato i tre punti fondamentali: la questione degli organici legata anche ai precari, il bilancio e la retribuzione, perchè deve essere riconosciuto il nostro lavoro altamente professionale e fortemente a rischio. Siamo stanchi delle promesse e vogliamo fatti concreti. Ci aspettiamo quindi impegni precisi». «Oggi (ieri, ndr) ho detto loro - ha spiegato Stefano Zuccherini vicepresidente della commissione Lavoro del Senato - che siamo consapevoli dei gravi problemi della categoria e in particolare di quelli dei discontinui, lavoratori precari che possono raggiungere solo un dato monte di ore di lavoro dopo il quale il comando non li chiama più a prestare servizio». Secondo Zuccherini «la misura su cui è stato trovato l’accordo nella riunione della Cabina di regia della finanziaria al Senato è un primo passo nella direzione giusta». La misura in questione, come spiega Zuccherini, «prevede l’assunzione di 600 vigili e aumenta le giornate lavorative che i vigili discontinui possono effettuare, da 120 a 160, così da poter rientrare nelle graduatorie per l’assunzione. Rifondazione chiederà al Governo l'istituzione di un tavolo di confronto con le organizzzazioni sindacali». «Ieri la polizia, oggi i vigili del fuoco sono la testimonianza di come l’Esecutivo abbiamo completamente ignorato le esigenze del comparto sicurezza» è stato invece il commento di Jole Santelli, Responsabile sicurezza e immigrazione di Forza Italia. Mentre con una nota, la deputata Udc Anna Teresa Formisano chiede che «il Governo salvaguardi la funzione indispensabile svolta dai Vigili del Fuoco».

giovedì 7 dicembre 2006

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