Incendiati cassonetti, 4 feriti
Durante la manifestazione promossa dal Cgil, Cil e Uil
Lamezia Terme, 24 gen. - (Adnkronos) - Alcuni lavoratori socialmente utili e di pubblica utilita' che da stamattina stanno manifestando davanti alla sede della giunta regionale della Calabria, nel corso di una manifestazione promossa dal Cgil, Cil e Uil, hanno lanciato contro le forze dell'ordine poste a presidio della sede della regione alcuni oggetti tentando inoltre di forzare i cancelli. Alla ''provocazione'' dei lavoratori le Forze dell'ordine hanno reagito intervenendo per evitare un tentativo di forzare i cancelli di ingresso della sede regionale. Quattro lavoratori sono rimasti feriti. I manifestanti hanno anche incendiato alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti.
La riunione in corso nella sala giunta, alla quale erano presenti gli assessori al Lavoro, Antonino De Gaetano, al Bilancio, Vincenzo Spaziante, i dirigenti di settore, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, e una rappresentanza di dieci lavoratori, e' stata sospesa.
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25.1.07
LSU/LPU - Protesta 6 mila manifestanti bloccano la città
Contributo di Francesco VALLONE
24 gennaio 2007
Oltre 6 mila precari, secondo i Sindacati, partecipano nalla manifestazione di sciopero generale a Catanzaro. I Precari, dopo aver sfilato per le vie cittadine, si sono portati dinanzi alla Sede della Giunta
regionele, in attesa di essere ricevuti dagli Amministratori.. ''Se non arrivano, nelle prossime ore, segnali da parte del Governo e del Ministro del Lavoro, On. Cesare Damiano, con la convocazione di un tavolo di concertazione nazionale sulla vertenza dei Lpu-Lsu calabresi, la giornata di protesta dei precari con lo sciopero , la manifestazione e il presidio davanti alla sede della Giunta Regionale di oggi, dovra', per forza di cose, continuare con altre iniziative di lotta e di mobilitazione''. E' quanto affermato da Luigi Sbarra segretario generale Cisl Calabria. La Giunta Regionale e Il Ministro del Lavoro - continua Sbarra - che sono stati sollecitati per tempo attraverso l'invio della piattaforma, che sta alla base della protesta dei lavoratori, non possono ignorare la necessita' di dover dare risposte chiare esaustive e verificabili, con scadenze certe, per rispondere ad una sacrosanta richiesta di superamento del lungo periodo di precariato attraverso un processo di stabilizzazione che porti nel giro di qualche anno , partendo da subito, alla regolarizzazione del rapporto di lavoro''. ''Le risposte le deve dare la Giunta Regionale - dice Sbarra - onorando gli impegni assunti negli accordi sindacali del 2006 , ma altrettante risposte non meno importanti li aspettiamo dal Ministro del Lavoro''.
'' La Cisl Regionale ritiene urgente ed inderogabile la risposta da parte del Governo Nazionale alla copertura assicurativa e previdenziale dei periodi lavorativi d'utilizzo dei Lpu-Lsu ( periodo d'utilizzo che varia per ogni lavoratore da 8 a 15 anni) e al ripristino della norma sul prepensionamento per i precari anziani , che dovra' trovare spazio e soluzione all'interno della verifica che partira' in questi giorni con organizzazioni sindacali nazionali ''sulla manutenzione del sistema previdenziale'' per affrontare congiuntamente al problema del corretto equilibrio di gestione del sistema non solo le problematicita' dei lavori usuranti e degli incentivi, ma anche la giusta soluzione previdenziale per i lavoratori precari''.
''Sarebbe importante e suggeriamo al Ministro del Lavoro Damiano - dice Sbarra - di mettere nell'agenda delle misure finanziarie della previdenza complementare annunciate per i lavori flessibili anche i LPU-LSU, al fine di consentire a migliaia di giovani e non, la possibilita', in prospettiva, di una pensione futura dignitosa . Occorre, inoltre, attivare un confronto congiunto tra Ministero, Regione, ANCI e Sindacato per cogliere e attualizzare tutte le opportunita' previste dalla Legge Finanziaria 2007 in materia di stabilizzazioni che, anche se parziali e insufficienti, come il superamento del blocco delle assunzioni solo nei comuni al disotto dei 5.000 abitanti, possono rappresentare un concreto avvio di un nuovo percorso orientato al superamento del precariato e alla creazione di lavoro stabile e duraturo''.
''Anche la Regione, in ogni caso - secono Sbarra - deve fare la propria parte passando dalle parole ai fatti.
Recuperando ritardi, omissioni e colpevoli responsabilita' impegnandosi in una rinnovata azione politica, amministrativa e legislativa ed attivando, a tale scopo, un tavolo permanente di confronto e concertazione con il Sindacato per risolvere definitivamente la vertenza dei precari LSU - LPU''.
24 gennaio 2007
Oltre 6 mila precari, secondo i Sindacati, partecipano nalla manifestazione di sciopero generale a Catanzaro. I Precari, dopo aver sfilato per le vie cittadine, si sono portati dinanzi alla Sede della Giunta
regionele, in attesa di essere ricevuti dagli Amministratori.. ''Se non arrivano, nelle prossime ore, segnali da parte del Governo e del Ministro del Lavoro, On. Cesare Damiano, con la convocazione di un tavolo di concertazione nazionale sulla vertenza dei Lpu-Lsu calabresi, la giornata di protesta dei precari con lo sciopero , la manifestazione e il presidio davanti alla sede della Giunta Regionale di oggi, dovra', per forza di cose, continuare con altre iniziative di lotta e di mobilitazione''. E' quanto affermato da Luigi Sbarra segretario generale Cisl Calabria. La Giunta Regionale e Il Ministro del Lavoro - continua Sbarra - che sono stati sollecitati per tempo attraverso l'invio della piattaforma, che sta alla base della protesta dei lavoratori, non possono ignorare la necessita' di dover dare risposte chiare esaustive e verificabili, con scadenze certe, per rispondere ad una sacrosanta richiesta di superamento del lungo periodo di precariato attraverso un processo di stabilizzazione che porti nel giro di qualche anno , partendo da subito, alla regolarizzazione del rapporto di lavoro''. ''Le risposte le deve dare la Giunta Regionale - dice Sbarra - onorando gli impegni assunti negli accordi sindacali del 2006 , ma altrettante risposte non meno importanti li aspettiamo dal Ministro del Lavoro''.
'' La Cisl Regionale ritiene urgente ed inderogabile la risposta da parte del Governo Nazionale alla copertura assicurativa e previdenziale dei periodi lavorativi d'utilizzo dei Lpu-Lsu ( periodo d'utilizzo che varia per ogni lavoratore da 8 a 15 anni) e al ripristino della norma sul prepensionamento per i precari anziani , che dovra' trovare spazio e soluzione all'interno della verifica che partira' in questi giorni con organizzazioni sindacali nazionali ''sulla manutenzione del sistema previdenziale'' per affrontare congiuntamente al problema del corretto equilibrio di gestione del sistema non solo le problematicita' dei lavori usuranti e degli incentivi, ma anche la giusta soluzione previdenziale per i lavoratori precari''.
''Sarebbe importante e suggeriamo al Ministro del Lavoro Damiano - dice Sbarra - di mettere nell'agenda delle misure finanziarie della previdenza complementare annunciate per i lavori flessibili anche i LPU-LSU, al fine di consentire a migliaia di giovani e non, la possibilita', in prospettiva, di una pensione futura dignitosa . Occorre, inoltre, attivare un confronto congiunto tra Ministero, Regione, ANCI e Sindacato per cogliere e attualizzare tutte le opportunita' previste dalla Legge Finanziaria 2007 in materia di stabilizzazioni che, anche se parziali e insufficienti, come il superamento del blocco delle assunzioni solo nei comuni al disotto dei 5.000 abitanti, possono rappresentare un concreto avvio di un nuovo percorso orientato al superamento del precariato e alla creazione di lavoro stabile e duraturo''.
''Anche la Regione, in ogni caso - secono Sbarra - deve fare la propria parte passando dalle parole ai fatti.
Recuperando ritardi, omissioni e colpevoli responsabilita' impegnandosi in una rinnovata azione politica, amministrativa e legislativa ed attivando, a tale scopo, un tavolo permanente di confronto e concertazione con il Sindacato per risolvere definitivamente la vertenza dei precari LSU - LPU''.
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18.1.07
Manifestazione di precari a Catanzaro
CATANZARO. Una delegazione di lavoratori precari impegnati in lavori socialmente utili e di pubblica utilità in enti sub regionali ed in alcuni comuni ha attuato lunedì mattina un presidio davanti alla sede della Giunta regionale, a Catanzaro. I dimostranti, guidati dalla Uil, chiedono un incontro con gli assessori competenti affinché sia esaminata la loro situazione. I lavoratori interessati, in tutto circa 400, operano nelle Aterp, in alcune Asl, nell’assessorato regionale all’Ambiente, con un contratto di un anno, ma il loro rapporto si è interrotto dopo appena due mesi a causa della mancata approvazione della legge di bilancio.
7.12.06
Calabria: LSU in piazza a Catanzaro il 23/1
Il 23 gennaio sciopero generale
Lsu-Lpu/ Prevista una manifestazione a Catanzaro contro “l’immobilismo della Regione”
CATANZARO. I sindacati hanno proclamato lo sciopero generale dei Lpu-Lsu della Calabria per martedì 23 gennaio 2007 con manifestazione a Catanzaro “contro l’immobilismo della Giunta regionale e per il rilancio del processo di stabilizzazione dell’intero bacino regionale”. La decisione è stata presa al termine di una riunione dei responsabili sindacali provinciali dei Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, cui hanno preso parte i segretari regionali Orlando Bonadies (Cgil), Domenico Zannino (Cisl) e Luciano Prestia (Uil), per fare il punto sulle diverse problematiche ed in particolare sul percorso di stabilizzazione che interessa oltre 8.000 lavoratori precari del bacino regionale calabrese tra Lpu e Lsu. Nel corso della riunione è stato confermato lo stato di agitazione della categoria, già proclamato da Cgil, Cisl e Uil a conclusione “del deludente incontro del 2 dicembre tenutosi a Reggio Calabria con l’assessore regionale al Lavoro, Nino De Gaetano, assumendo, tra l’altro, la decisione di intraprendere un percorso d’assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e nelle 5 province calabresi in preparazione dello sciopero generale regionale dei Lpu-Lsu del 23 gennaio, e organizzando, a partire dalla settimana prossima, una serie di presidi da tenersi presso le Prefetture e la sede della Giunta regionale per sollecitare e rivendicare alla stessa la proroga dei progetti e dell’integrazione dell’orario settimanale per tutto il 2007”. “Il ricorso alla lotta e alla mobilitazione - è scritto in una nota dei sindacati - è stato condiviso unanimemente da tutti i dirigenti sindacali per come proposto a conclusione della riunione e si rende necessario dopo mesi di estenuanti solleciti e riunioni che non hanno portato a nessuna azione concreta da parte della Giunta e dall’Assessore al Lavoro, rispetto al percorso di stabilizzazione definito negli accordi sindacali di marzo 2006 risollecitati negli accordi sindacali di luglio e ottobre 2006 che impegnavano la Giunta alla predisposizione del disegno di legge per l’istituzione delle 2 Agenzie regionali, quella per il Rischio e quella per la gestione dei siti archeologici e dei musei, al fine di dare occupazione vera, stabile e duratura a oltre 3.000 precari”. “La mobilitazione, i presidi, lo sciopero generale con la manifestazione - prosegue la nota - scaturisce, infatti, per rivendicare il rispetto degli impegni dei tempi e delle scadenze senza dilazioni da parte di un governo regionale che si è caratterizzato nel corso dell’anno per annunci e promesse non mantenute. Per l’ennesima volta De Gaetano e la Giunta non hanno inteso approvare con formale delibera le modifiche e le integrazioni al Disciplinare Regionale più volte sollecitate fin da maggio e concertate e contrattate con il sindacato a novembre, tanto attese sia dagli Enti che dai lavoratori per porre fine a tanti equivoci interpretativi che hanno avvelenato i rapporti in questi mesi tra lavoratori ed alcuni enti e per riconoscere un minimo diritti e di tutele a favore dei precari”. Bonadies, Zannino e Prestia, a conclusione della riunione, prosegue la nota, “si sono impegnati a valutare positivamente il recente provvedimento legislativo sul precariato, in quanto in controtendenza dopo tre anni di totale blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, anche se parziale ed insufficiente ed a sollecitare tutta la deputazione parlamentare calabrese ad adoperarsi sul Parlamento affinché, il provvedimento approvato dalla Camera dei Deputati a fine novembre contenuto nel max emendamento presentato dal Governo alla Legge Finanziaria 2007”. “Tale provvedimento - conclude la nota -, consentirà una parziale stabilizzazione dei lavoratori Lpu-Lsu in quanto la deroga al blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione, agirà solo nei comuni al disotto dei 5.000 abitanti. Per questo motivo ci si auspica che nel corso della discussione sulla Finanziaria in atto al Senato possano essere apportati ulteriori miglioramenti tendenti al superamento generalizzato del blocco all’assunzione in tutti i Comuni calabresi e in tutta la pubblica amministrazione che utilizza Lpu-Lsu, la copertura assicurativa e previdenziale del periodo d’utilizzo, il prepensionamento degli ultracinquantenni”.
Lsu-Lpu/ Prevista una manifestazione a Catanzaro contro “l’immobilismo della Regione”
CATANZARO. I sindacati hanno proclamato lo sciopero generale dei Lpu-Lsu della Calabria per martedì 23 gennaio 2007 con manifestazione a Catanzaro “contro l’immobilismo della Giunta regionale e per il rilancio del processo di stabilizzazione dell’intero bacino regionale”. La decisione è stata presa al termine di una riunione dei responsabili sindacali provinciali dei Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, cui hanno preso parte i segretari regionali Orlando Bonadies (Cgil), Domenico Zannino (Cisl) e Luciano Prestia (Uil), per fare il punto sulle diverse problematiche ed in particolare sul percorso di stabilizzazione che interessa oltre 8.000 lavoratori precari del bacino regionale calabrese tra Lpu e Lsu. Nel corso della riunione è stato confermato lo stato di agitazione della categoria, già proclamato da Cgil, Cisl e Uil a conclusione “del deludente incontro del 2 dicembre tenutosi a Reggio Calabria con l’assessore regionale al Lavoro, Nino De Gaetano, assumendo, tra l’altro, la decisione di intraprendere un percorso d’assemblee unitarie nei luoghi di lavoro e nelle 5 province calabresi in preparazione dello sciopero generale regionale dei Lpu-Lsu del 23 gennaio, e organizzando, a partire dalla settimana prossima, una serie di presidi da tenersi presso le Prefetture e la sede della Giunta regionale per sollecitare e rivendicare alla stessa la proroga dei progetti e dell’integrazione dell’orario settimanale per tutto il 2007”. “Il ricorso alla lotta e alla mobilitazione - è scritto in una nota dei sindacati - è stato condiviso unanimemente da tutti i dirigenti sindacali per come proposto a conclusione della riunione e si rende necessario dopo mesi di estenuanti solleciti e riunioni che non hanno portato a nessuna azione concreta da parte della Giunta e dall’Assessore al Lavoro, rispetto al percorso di stabilizzazione definito negli accordi sindacali di marzo 2006 risollecitati negli accordi sindacali di luglio e ottobre 2006 che impegnavano la Giunta alla predisposizione del disegno di legge per l’istituzione delle 2 Agenzie regionali, quella per il Rischio e quella per la gestione dei siti archeologici e dei musei, al fine di dare occupazione vera, stabile e duratura a oltre 3.000 precari”. “La mobilitazione, i presidi, lo sciopero generale con la manifestazione - prosegue la nota - scaturisce, infatti, per rivendicare il rispetto degli impegni dei tempi e delle scadenze senza dilazioni da parte di un governo regionale che si è caratterizzato nel corso dell’anno per annunci e promesse non mantenute. Per l’ennesima volta De Gaetano e la Giunta non hanno inteso approvare con formale delibera le modifiche e le integrazioni al Disciplinare Regionale più volte sollecitate fin da maggio e concertate e contrattate con il sindacato a novembre, tanto attese sia dagli Enti che dai lavoratori per porre fine a tanti equivoci interpretativi che hanno avvelenato i rapporti in questi mesi tra lavoratori ed alcuni enti e per riconoscere un minimo diritti e di tutele a favore dei precari”. Bonadies, Zannino e Prestia, a conclusione della riunione, prosegue la nota, “si sono impegnati a valutare positivamente il recente provvedimento legislativo sul precariato, in quanto in controtendenza dopo tre anni di totale blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, anche se parziale ed insufficiente ed a sollecitare tutta la deputazione parlamentare calabrese ad adoperarsi sul Parlamento affinché, il provvedimento approvato dalla Camera dei Deputati a fine novembre contenuto nel max emendamento presentato dal Governo alla Legge Finanziaria 2007”. “Tale provvedimento - conclude la nota -, consentirà una parziale stabilizzazione dei lavoratori Lpu-Lsu in quanto la deroga al blocco delle assunzioni nella Pubblica amministrazione, agirà solo nei comuni al disotto dei 5.000 abitanti. Per questo motivo ci si auspica che nel corso della discussione sulla Finanziaria in atto al Senato possano essere apportati ulteriori miglioramenti tendenti al superamento generalizzato del blocco all’assunzione in tutti i Comuni calabresi e in tutta la pubblica amministrazione che utilizza Lpu-Lsu, la copertura assicurativa e previdenziale del periodo d’utilizzo, il prepensionamento degli ultracinquantenni”.
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