IERI LA SECONDA RIUNIONE DI UN "TAVOLO" PRESSO L'OSSERVATORIO DEL LAVORO DI ROMA SULLA CRISI DELLA COOPERATIVA ARCA DI NOE'. INTANTO PERO' LA COOPERATIVA LICENZIA UNA LAVORATRICE SINDACALIZZATA DEL CENTRO ALZHAIMER DEL TERZO MUNICIPIO.
Comunicato Stampa 7 aprile 2006
ROMA/COOPERATIVE (A)SOCIALI
COOP. ARCA DI NOE': LICENZIATI I PRIMI DUE OPERATORI. IL CALVARIO PASQUALE E' GIA' PRONTO PER ALTRI TREDICI.
L'INCONTRO DI IERI PRESSO L'ASSESSORATO AL LAVORO HA MESSO A NUDO LA PARTE NASCOSTA E IMPRESENTABILE DEL WELFARE CAPITOLINO.
LEGA COOP, CGIL E COMUNE DI ROMA TENDONO UNA MANO ALL'AZIENDA PER IL RISANAMENTO DEL DEFICIT E PER SALVAGUARDARE I POSTI DI LAVORO MA LA COOPERATIVA ARCA DI NOE', SUBITO DOPO, LICENZIA UNA LAVORATRICE RAPPRESENTANTE SINDACALE.
NON C'E' DUBBIO: QUALCUNO STA BARANDO AL TAVOLO CONVOCATO DALL'OSSERVATORIO DEL LAVORO TRA RAPPRESENTANTI DELLA COOPERATIVA ARCA DI NOE', SINDACATI, LEGACOOP E ASSESSORATI AL LAVORO E ALLE POLITICHE SOCIALI.
Il "Tavolo" tecnico di concertazione istituito presso l'Osservatorio del Lavoro del Comune di Roma per analizzare la situazione di crisi della cooperativa sociale Arca di Noè ha messo in evidenza nell'incontro di ieri aspetti che si avvicinano alla sfera della "delinquenza politica" perchè qualcuno, a quel tavolo, sta barando.
Ne spieghiamo le ragioni:
La cooperativa sociale Arca di Noè, affidataria di servizi pubblici per conto del Comune di Roma con la sua situazione di crisi, con il suo numero eccessivo di collaboratori a progetto rispetto al numero degli attuali soci, con la sua mancata applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, con il non rispetto della legge 626/94 (formazione, carichi, ausilii...) dovrebbe essere già sottoposta a seria verifica istituzionale dei requisiti dell'accreditamento.
A fronte di un attivo d'esercizio, dichiarato nell'anno precedente 2003, di 271 mila euro, la cooperativa sociale Arca di Noè ha avuto, nel bilancio 2004, 787 mila euro di perdita.
49 soci, una cinquantina di dipendenti e circa duecentocinquanta collaboratori a progetto alcuni con circa 100 ore mensili, altri con 70, una piccola parte addirittura con 20 ore mensili.
Una quarantina i soci che se ne sono andati e altri 29 che avendo rifiutato l'onere di 10.800,00 euro pro capite per ricapitalizzare la perdita, hanno ricevuto un preavviso di licenziamento mascherato da "recesso da socio".
Nonostante questa drammatica situazione alla cooperativa sociale Arca di Noè è stata tesa una mano "istituzionale" per il suo risanamento con l'apertura di un tavolo presso l'Osservatorio composto da sindacati, Lega Coop, Assessorati, Municipi interessati per appalti in corso (V°, VI°, III°).
La finalità formale del "Tavolo" è la salvaguardia dell'occupazione e della dignità dei lavoratori, il mantenimento della qualità dei servizi messi a dura prova da un turn-over spropositato e da un clima di tensione nei rapporti di lavoro.
Mentre però si costruisce un percorso condiviso tra le parti in cui l'Osservatorio aveva lanciato nel primo incontro la proposta (23 marzo 2006) "congeliamo ogni licenziamento per 60 giorni al fine di trovare insieme alternative di ricollocazione lavorativa" la cooperativa Arca di Noè, invece, il giorno successivo fa partire un fax al Centro Alzhaimer del III° municipio annunciando la prima espulsione dal lavoro della lavoratrice Adest e rappresentante sindacale Giovanna Addivinola. Prima di una serie di espulsioni scaglionate nel tempo.
Di fronte a questa sottile violenza contro la dignità e il lavoro delle persone, perpetrata da una organizzazione che si definisce ONLUS, denunciamo alla città, alle forze politiche e sociali che stiamo assistendo ad un Tavolo istituzionale dove c'è qualcuno che bara.
Ieri durante la trattativa, la Lega delle cooperative con il suo rappresentante ha detto che la cooperativa Arca di Noè va salvata dalla crisi, CGIL e Assessore del VI° Municipio hanno parlato di storia della cooperativa, di affinità terrioriale, di situazione complessa per la quale vanno trovate soluzioni condivise.
Ma ci fosse stato uno di questi che si sia posto il problema, oltre che della storia dell'Arca di Noè come impresa, anche della storia di vita di Giovanna Addivinola, stroncata dal licenziamento e dall'espulsione del lavoro, rimasta senza reddito, proprio dopo che era stato costruito un tavolo di concertazione. Un tavolo dove si gioca sopra e sotto: sopra le centrali cooperative, il sindacato confederale, le istituzioni si prendono una patente di democraticità, sensibilità istituzionale, e danno indirettamente ai rappresentanti della coop. una legittimazione. Sotto, però, la cooperativa continua a manovrare tagliando con l'accetta gli esuberi e togliendo il diritto al lavoro anche a chi ne non troverà facilmente un altro.
Insomma siamo su un tavolo sbilanciato verso l'impresa dove le finalità sociali di una cooperativa sociale sono forse mescolate ad opportunismi ed equilibrismi politico-partitici.
Riteniamo che il lasciar passare questi licenziamenti in questo modo e non porsi il problema del riflesso di duecento collaboratori precari e a rischio su un servizio alle persone svantaggiate non faccia onore ad una giunta di Centro Sinistra. Invitiamo pertanto qualcuno che sta lassù e che lo voglia fare a battere un colpo per dimostrare e convincerci che esiste una qualche differenza nel panorama partitico romano.
Invitiamo i comitati di lavoratori autorganizzati da ogni parte d'Italia ad esprimere in ogni forma (ad es. email o fax attraverso i siti del Comune, dei sindacati e della Legacoop.) solidarietà alle persone licenziate.
Coordinamento Cittadino Operatori Sociali
via Appia Nuova 357 Roma
cocittos@virgilio.it (riunioni ogni giovedì alle 21.00)
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