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La Regione Lazio blocca le assunzioni

La Fials Confsal: «Precari disoccupati e affari in vista per le coop»

09/01/2007 16:23 - (Segnala questo articolo)
La Regione Lazio blocca le assunzioni
«E' ora di dire basta alle continue azioni di propaganda messe in campo dai vertici della Giunta Regionale sulle stabilizzazioni lavorative del personale precario. Infatti arriva proprio dalla Giunta di Piero Marrazzo lo stop categorico e inderogabile all'operazione di regolarizzazione: la delibera n.918 del 21 dicembre 2006 chiarisce che per almeno sei mesi, peraltro rinnovabili, è fatto divieto alle aziende sanitarie locali, alle aziende ospedaliere ed agli altri enti del servizio sanitario di procedere a nuove assunzioni di personale a tempo determinato e di personale a tempo indeterminato. Si precisa nell'atto in questione pure che, rientra nell'esclusiva responsabilità dei direttori generali, garantire il regolare funzionamento delle strutture sanitarie con il personale attualmente in servizio. Mentre quello che si profila all'orizzonte è un vero e proprio business per le cooperative sociali che si guadagneranno gli appalti di tutti quei servizi che necessiteranno di nuova manodopera».

E' quanto dichiara il segretario regionale della Fial Confsal, Gianni Romano, a seguito della divulgazione, da parte dell'Assessorato alla Sanità e dell'Assessorato al Lavoro, della notizia sulla sigla dell'accordo con alcuni sindacati della Funzione pubblica per la risoluzione del fenomeno del precariato e il relativo patto per il superamento delle esternalizzazioni dei servizi sanitari.

«Altro che superamento del precariato e reinternalizzazione dei servizi appaltati all'esterno delle aziende con l'utilizzo di una più che palese intermediazione di manodopera - precisa Romano - Siamo davanti a una notevole contraddizione che darà filo da torcere agli uffici del personale da un lato mentre, dall'altro provocherà una cascata di disservizi a catena che ripiomberanno sulle spalle dei pazienti o peggio degli assistiti in genere. Infatti vincolare i direttori delle aziende sanitarie a mantenere gli attuali livelli assistenziali con il blocco delle assunzioni e con il blocco sul rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza è pressoché impossibile. La realtà è che questa delibera "secretata" ai più è una vera burla di pessimo gusto per tutti quei lavoratori che sono stati invitati a fare un concorso per l'assunzione e, pure se l'hanno vinto a tutti gli effetti, tra poche settimane saranno senza lavoro. Con l'atto siglato dalla Giunta Marrazzo a ridosso di Natale sappiamo bene che non potranno essere ricollocati né i lavoratori dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea e quelli dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale per il Lazio e la Toscana. Infatti - conclude Romano - terminato il periodo di assunzione temporanea di otto mesi saranno tra i primi ad ingrassare le file delle liste di disoccupazione. Quanto alla ricaduta pratica su ospedali e ambulatori sarà difficile che data la carenza di personale inquadrato a tempo indeterminato, escludendo i precari, si riescano a fornire i servizi assistenziali odierni e le altre prestazioni d'opera: pulizia, facchinaggio e trasporto. A meno che queste stesse funzioni non verranno affidate agli operatori delle cooperative sociali».

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