4.1.07

Vivere o sopravvivere con 1000 euro al mese

Non è facile per nessuno: se poi uno è pure disabile…

1000 euro mensili. Questo è lo stipendio mensile medio per operai, impiegati, commesse del centro (che con questo reddito non sono mica le fate come cantava Luca Carboni).
Si avvicina molto anche al reddito dei piccoli artigiani. Che contrariamente ai luoghi comuni che li vogliono grandi evasori non se la passano poi molto meglio. Ma sì, evaderanno un po' il fisco. Certo. Ma magari per arrivare alla famosa quarta settimana mensile… E poi, quanti dell'esercito dei lavoratori dipendenti se fosse loro concesso, con tali entrate non lo farebbero?

E poi il girone dantesco dei precari… Sempre più numerosi. Con l'età anagrafica che si alza inesorabilmente… E più sono gli anni, e più è la sofferenza, il malessere, il disagio…Quelli ai quali un prestito bancario, (magari per comprarsi un'auto per recarsi al lavoro perché turnisti, e i mezzi pubblici si trovano solo nelle ore canoniche) non è concesso. Per forza. Non danno garanzie. Per non parlare di un mutuo per acquistare la prima casa visto che gli affitti sono alle stelle.. Utopia! Precari nel lavoro precari nella vita…

Per non parlare dei pensionati, che hanno visto un taglio sul potere d'acquisto delle loro pensioni da guinnes dei primati, perché non vengono mai aggiornate al vero costo della vita…
E per di più, se incrociano un giovane lavoratore abbassano la testa, perché pensano sia colpa loro se lui ha molte trattenute sullo stipendio, si è alzata l'aspettativa di vita e questo bene o male pesa sulla società… Anche questo devono subire dopo trenta-trentacinque anni di fabbrica, di fonderia, cantiere alle intemperie. Nemmeno i nostri vecchi che sono le nostre radici sappiamo rispettare…

Poi, se hai anche la "colpa" di essere un disabile, hai fatto bingo! Tutto più difficile… Il lavoro un privilegio, altro che diritto! Le spese di un disabile, chissà come mai, sono sempre più alte. Gli ausili che, sulla carta, dovrebbero essere "passati" dalle Asl di competenza, sempre più spesso devono essere integrati economicamente di tasca propria. I mezzi pubblici per la stragrande maggioranza sono ancora un diritto negato…. L'appartamento deve essere più grande perché la carrozzina è ingombrante. C'è niente da fare. Poi se hai una patologia pesante devono saltare fuori anche i soldi per l'assistenza per soddisfare i bisogni primari come lavarsi medicarsi ecc., e di esempi potremmo farne all'infinito…
E da un coglione in televisione devo sentire che sono privilegiati perché hanno - bada bene! - i posti riservati per parcheggiare!

Non penso che si possa vivere, non dico felicemente, ma neanche serenamente, dovendo fare i salti mortali per far quadrare i conti. E poi basta un rubinetto che perde, l'apparecchio per i denti del figlio, il ticket sugli esami del sangue per farti ripiombare nel baratro… Ma quanta dignità, in questi lavoratori, che quasi vivono come una loro colpa quella di avere un lavoro, e nonostante questo non riuscire a soddisfare i bisogni della loro famiglia…

Ed in piazza a protestare, chi ti vedo…. I notai, i farmacisti, gli avvocati, gli orafi (che denunciano redditi più bassi dei loro dipendenti), perché non ce la fanno più. Questo stato li opprime con le tasse… Strano però perché se li frequenti ti accorgi che non posano i loro glutei sui sedili delle loro auto, che non siano sotto i 50.000 euro… I ristoranti dove si sfamano non vanno mai sotto ai 50 euro per coperto…

Per quelli della mia generazione i poveri erano gli emarginati, quelli fuori dal mondo del lavoro. Spesso gli alcolizzati, emarginati, ecc. Ora lo sono i lavoratori. Ma questa Italia non starà andando troppo indietro, piuttosto che avanti?

Davvero cari lettori non capisco! Aiutatemi voi! Ditemi dove sto sbagliando!
E a proposito, buon anno… Chissà che il 31 dicembre si porti via almeno un po' di queste brutture...

[Valter Nicoletti]

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un grande hai perfettamente ragione!
hai messo per iscritto i miei pensieri

Anonimo ha detto...

concordo, perfettamente in linea con le mie idee.

Anonimo ha detto...

non dimentichiamo i giovani che fanno parte delle forze armate, della truppa specialmente, dove il contratto annuale o quadriennale è ricompensato cn massimo 1000 euro al mese, senza tredicesima, senza orari e senza possibilità di protestare o scioperare...