AUMENTA il pressing dei sindacati in vista della messa a punto della manovra bis che insieme al Dpef sarà presentata agli inizi di luglio per consentire al ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa di partecipare al prossimo Ecofin (11 luglio) con un pacchetto «credibile» di misure di risanamento e sviluppo. Si tratterà di interventi (in due anni) per 40-45 miliardi che comprenderebbero anche le risorse per Anas e Ferrovie. Ma le cifre allarmano i sindacati. E alcune parti della stessa maggioranza. Si parla anche di un blocco ai salariali per il pubblico impiego che avrebbe come contropartita la stabilizzazione di 400 mila precari. Idea che non piace al numero uno della Cgil Guglielmo Epifani, che ha spiegato di come i contratti «non possano essere bloccati per ragioni di equità e giustizia». Né piace a Epifani l’idea di un aumento dell’Iva più volte smentito dallo stesso governo. Infine sul cuneo la ricetta è ridurlo con un’equa ripartizione dei vantaggi tra lavoratori e imprese. Immediata la replica del presidente dell’Abi Maurizio Sella: «le banche sono imprese come le altre, l’ auspicio è che vengano trattate allo stesso modo. Se ci sarà una riduzione del cuneo fiscale sia data anche a noi, visto che noi sosteniamo tutte le altre imprese con il credito che eroghiamo». «Guai a toccare ancora gli statali», ha apostrofato il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Infine Luigi Angeletti, numero uno della Uil si dice pronto allo scontro se i lavoratori saranno penalizzati: «È possibile anche scioperare contro il governo di centrosinistra - minaccia - se nella manovra e sul cuneo ci verrà proposta la solita politica dei due tempi». A fargli eco, anche il segretario della Fiom Giorgio Cremaschi.
domenica 18 giugno 2006
Categorie: giugno2006 precari scuola cgil cisl uil abi padoa_schioppa stipendi stabilizzazione dpef giugno2006
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