28.2.06

Firenze. Lavoratori precari la protesta sale

Undicesimo lunedi contro la precarietà



27 FEBBRAIO 2006
UNDICESIMO LUNEDI CONTRO LA PRECARIETA’

Oggi per l’undicesimo lunedì consecutivo il Coordinamento Lavoratori Precari del Comune di Firenze ha manifestato in Consiglio Comunale, interrompendo con slogan a più riprese i lavori del Consiglio stesso. Sono ormai tre mesi che regolarmente presenziamo ai lavori del Consiglio, sono tre mesi che rivendichiamo il diritto ad un lavoro decente per una vita decente, e l’apertura di un serio confronto sul problema del lavoro, rilanciandone quotidianamente il valore e la centralità. Sono tre mesi che chi Amministra la città fa orecchi da mercante, dando prova di totale disinteresse per chi rivendica il diritto al superamento della precarietà, e dimostrando che il problema lavoro sta all’ultimo posto della loro agenda. E non ci dicano che hanno aperto il confronto, perché le due riunioni che ci sono state, quella sul piano occupazionale e quella sul lavoro atipico, sono state solo un’accademia di numeri, buoni forse per essere giocati al lotto, ma non certo buoni per dare risposte a chi un lavoro non lo ha.
Sperano forse di prenderci per sfinimento, ma non andrà così, perché continueremo lunedì dopo lunedì a tornare in Consiglio e ad essere la loro spina nel fianco.

LUNEDI 6 MARZO ORE 15.00 TUTTI/E
IN CONSIGLIO COMUNALE
PER IL DODICESIMO LUNEDI PRECARIO !

Perché la vita precaria è peggio dell’aviaria !

Coordinamento Lavoratori Precari Comune di Firenze

RdB –CUB

Firenze 27 Febbraio 2006

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1 commento:

Anonimo ha detto...

è necessario che l'università diventi il centro di aggregazione e di coordinamento di iniziative di lotta a livello nazionale.Avete il sostegno di tutti gli italiani,anche i pensionati scenderanno in piazza al vostro fianco.Coinvolgete cittadini,associazioni,sindacati,professori..Tutti.La misura è colma ,bisogna che il lavoro diventi il centro della vita,della dignita della persona,della libertà e dello sviluppo della nazione,cominciando col mandare a casa il 9 e il 10 aprile questo governo che sistematicamente ha impedito con le finanziarie e con le sue leggi la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.