Sarà sciopero generale. Flai Cgli, Fai Cisl e Uila Uil scenderanno in piazza per protestare contro il Governo regionale a causa del mancato riordino del settore forestale in Sicilia. Intervento dell'on. Gianni Villari (DS).
CATANIA - Varare subito il disegno di legge per riordinare la forestazione siciliana e dare risposte ai lavoratori e al territorio. È questa la richiesta che anche i forestali catanesi fanno al governo nazionale e che li vedrà uniti ai lavoratori delle altre province siciliane, nella manifestazione del 15 marzo a Palermo.
Le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno tenuto stamattina un attivo unitario con i forestali dei comparti di Catania e Caltagirone, per fare il punto della situazione e stilare il calendario delle assemblee per preparare la manifestazione regionale. Per il sindacato erano presenti Concetta Raia, Pasquale Timpanaro e Gino Mavica (Flai Cgil), Gaetano Camarda, Paolo Pintabona e Pietro Di Paola (Flai Cisl), Raimondo Cavallaro e Nino Marino (Uila Uil). All’incontro sono intervenuti anche i deputati regionali Gianni Villari (Ds), Beppe Spampinato e Giovanni Barbagallo (Margherita).
«Il governo regionale – spiega Concetta Raia (Flai) – dopo aver siglato l’accordo con le nostre segreterie regionali sul nuovo disegno di legge e averlo approvato anche in giunta, ora per il passaggio all’assemblea scopre di non avere più la copertura finanziaria. Sarebbe una vera beffa. Il disegno prevede tra l’altro la stabilizzazione degli stagionali, l’aumento della superficie boscata, il recepimento automatico del prossimo contratto nazionale».
«Stiamo assistendo a un balletto tra assessorati – aggiunge Gaetano Camarda (Fai) – quando servirebbe invece incrementare la superficie boschiva, dove siamo il fanalino di coda in Italia, e dare produttività vera al comparto dei centocinquantunisti, impiegandoli nelle aree protette abbandonate e nelle zone interne. Questo intervento migliorerebbe il territorio rurale, dando occupazione e sviluppo».
«I lavoratori garantiti e dell’articolo 49 sono a rischio – ricorda Raimondo Cavallaro (Uila) – perché il governo regionale deve recuperare il 50% delle risorse per coprire gli avviamenti di quest’anno. Una situazione che rischia di ripetersi come nel 2005. Devono essere trovati ancora anche i fondi per pagare gli arretrati del contratto vigente».
“Non ci sono fondi, alla Regione, per i lavoratori forestali e per il riordino del comparto – lo afferma l’on. Giovanni Villari (DS) -. Il Governo regionale si è mosso lentamente e questo ci preoccupa. Non si fa campagna elettorale sul lavoro delle persone. La demagogia. E’ una situazione indecente. Il Governo dovrebbe dire come stanno le cose, dire se ha o non ha i soldi per il riordino del comparto. E’ chiaro che se non ci sono fondi la Commissione finanze dell’ARS non potrà continuare l’iter burocratico per la legge di riordino del comparto. I DS hanno una posizione chiara: prima della chiusura dell’ARS devono essere approvati due disegni di legge. Il primo sul riordino del comparto forestale e il secondo relativo ai precari Asu e Puc”.
Le segreterie provinciali unitarie di hanno indetto un attivo dei lavoratori forestali del comparto per domani, lunedì 27 febbraio, alle ore 9,30, nella sala Bonaventura di via A. di Sangiuliano 313. I segretari provinciali di categoria Concetta Raia (Flai/Cgil), Gaetano Camarda (Fai/Cisl) e Raimondo Cavallaio (Uila/Uil) denunciano e richiamano l’attenzione di tutti i parlamentari regionali catanesi «sull’inspiegabile atteggiamento della Giunta di governo che, pur avendo esitato e approvato il riordino della legge regionale 16/96 riguardante la forestazione in Sicilia, non hanno attivato l’iter parlamentare, attraverso le commissioni di merito, per approdare alla discussione definitiva in aula».
Il 15 marzo, Catania sarà presente a Palermo con i suoi cinquemila lavoratori forestali.
G.S.
Categorie: forestali, catania, sicilia, palermo, confederali, sciopero
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