25.1.07

Tfr: Intervista a L... di Banca Intesa!

giovedì 25 gennaio 2007

Qual'è il futuro dei fondi pensione?

E chi lo sa.

Credi che noi sappiamo di preciso come vengono investiti quei soldi? Per noi significa, intanto, avere più liquidità. Più conti o posizioni aperte da gestire, e già questo produce un bel po’ di soldi per la banca. In pratica è come se si aprissero contemporaneamente migliaia di conti correnti.

In più tieni conto dei vincoli. E’ come per un mutuo, se tu lo vuoi chiudere sai quanto ti costa? E poi ci sono le fluttuazioni del mercato, che possono essere positive ma anche negative.
Di sicuro le banche premeranno sul governo per ottenere la liberalizzazione di quanti più settori possibile. Un po’ come è successo per altri settori. Gli effetti delle liberalizzazioni sono stati certo più concorrenza, ma l’utente finale non ha visto di certo scendere i costi dei servizi. Basta guardare cos’è successo per le assicurazioni o per la telefonia. In realtà, avere a disposizione questi soldi ora, per le banche significa avere più possibilità di intervento, più potere economico. E poi non dimentichiamo il costo del denaro e le sue variazioni ormai totalmente indipendenti dall’inflazione programmata, una cifra ridicola che non tiene conto del costo effettivo dei servizi più diffusi.

E come verranno fatti fruttare i TFR?

E chi lo sa? Cosa credi. Anche noi, che siamo interni e ci lavoriamo, abbiamo perso soldi nel passato. Io, per esempio, ho perso soldi con il crack dell’Argentina e con molte altre operazioni. Chi si fida più? Cosa pensi che siano stati gli ultimi scandali con Fazio, Ricucci, la Parmalat e la banca Popolare di Lodi. Un repulisti ad hoc. Bisogna tenere conto dei gruppi stranieri che già oggi intervengono pesantemente sul mercato italiano. Sono loro quelli più preparati a intervenire sulle pensioni visto che nei loro paesi, penso l’Inghilterra per esempio, le pensioni private sono aperte da anni e con buoni risultati. Poi c’è da tenere conto dell’aspetto dell’impossibilità reale per una persona comune di capire, di leggere al di là dei numeri quale sarà la sua pensione futura. Noi, detto per inteso, non abbiamo finalità sociali. Non siamo l’INPS e nemmeno le poste. Discorso diverso è quelli dei fondi chiusi, il vero business dei sindacati. Qua c’è il vero schifo. Loro godono di una grande fiducia da parte dei lavoratori e in più hanno una diffusione capillare di sportelli, servizi, patronati etc. I delegati ormai, anche qua in banca, cercano di vendere i fondi privati. Ci sono migliaia di esuberi con la fusione con San Paolo e loro fanno pubblicità per i fondi privati. Ti sembra normale? Dei venditori sindacali, non è male questa. Ma è la stessa cosa che è successa in Germania e Inghilterra. Ora anche qua siamo arrivati a questo punto.

Tu ti fideresti di un fondo chiuso?

Ma stai scherzando. Guarda cosa è successo con l’Euro, una perdita secca del potere di acquisto dei salari e un aumento generalizzato dei prezzi. Il tutto è avvenuto legalmente. Chiunque gioca in borsa sa che i rendimenti sono irrisori. E che nei prossimi 30 anni potrebbe succedere di tutto. Meglio investire i propri soldi da sè. Molto meglio fidarsi delle proprie piccole conoscenze ma sicure magari diversificando tra titoli di stato, obbligazioni libretti postali e conti correnti normali. E’ meglio, molto meglio fidarsi di se stessi che di altri. E’ quello che facciamo tutti qua in banca. Secondo lei io tengo i miei soldi nel conto corrente della banca? No e come me molti miei colleghi, nonostante abbiamo delle condizioni di favore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se vi può interessare ho scritto un articolo correlato al tfr e la previdenza integrativa, focalizzandomi sui rischi finanziari.

http://apri-i-tuoi-occhi.blogspot.com/