4.1.07

Alghero: Ufficio Protocollo ancora chiuso

Ufficio Protocollo ancora chiuso, riaprirà nei prossimi giorni
Muroni «Nessun disagio per l'utenza»
ALGHERO - Ancora in primo piano la situazione dei collaboratori a tempo. Con una nota stampa l´assessore al personale Antonello Muroni spiega la situazione dell´ufficio protocollo, rimasto chiuso in questi giorni. Resta invece in sospeso, in attesa delle direttiva dalla capitale, la questione dei precari. «La gran parte dei contratti di collaborazione aveva come scadenza il 31.12.2006. Nella fase in cui ci si trova, a cavallo delle festività, nessun servizio del Comune ha subito disagi, tranne l’Ufficio Protocollo che, in coincidenza con la scadenza del contratto del personale a collaborazione, ha registrato l’assenza del personale fisso per motivi di malattia. L’Amministrazione ha comunque attivato tutte le procedure per riprendere con regolarità il servizio e già dai prossimi giorni l’Ufficio protocollo riaprirà al pubblico. Va detto che tuttavia il servizio verso l’utenza viene ugualmente fornito nell’area di ricevimento del pubblico di Sant’Anna». La colpa dei disagi nei servizi e nella gestione del personale, secondo Muroni, è da ricercare nelle leggi del governo di Roma. «I problemi del personale a tempo sono generati dal Decreto Bersani - prosegue la nota - e dalle restrizioni che prevede per questo tipo di contratti, e l’Amministrazione, in attesa di conoscere le norme esplicative della Legge Finanziaria, ha provveduto ad affidarsi ad una agenzia di lavoro interinale. Questa soluzione, una delle poche offerte dal decreto, consente all’Amministrazione di avere il tempo di recepire la Finanziaria per poi procedere all’assunzione a tempo indeterminato, qualora la legge lo consenta, del personale a tempo». Evidentemente i sei mesi trascorsi dalla firma del Decreto Bersani (datata luglio 2006) non sono stati sufficienti, per l´amministrazione comunale, a preparare gli strumenti per evitare disagi ai cittadini e ai dipendenti precari. A questi ultimi, per ora, non resta che affidarsi alla Finanziaria 2006 approvata in dicembre, sperando che i tempi richiesti per recepire le direttive nazionali siano stavolta decisamente più brevi.

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