7.8.06

A Roma nidi in gestione esterna (comunicato USI)

Comunicato stampa

L’annuncio è di quelli balneari, ma stavolta non sono i bagnini o i pulitori degli arenili “stagionali” in via di autorganizzazione sindacale a porre l’esigenza di intervenire, ma il futuro assetto di un servizio rilevante come quello degli asili nido (fascia di età 3 mesi – 3 anni) e del futuro lavorativo e occupazionale del personale educativo e operaio che sarà impiegato, in una città come Roma che nonostante l’aumento di offerta alla cittadinanza, sconta un numero oscillante sulle settemila domande annue di genitori “in attesa” e con i requisiti in regola.

Il Comune di Roma ha già più volte annunciato l’apertura di altri e nuovi asili nido oltre a quelli comunali a gestione diretta e a quelli in convenzione già aperti.
Sui tavoli di confronto sindacale nell’amministrazione capitolina, si discute ancora di modelli organizzativi, dell’applicazione del contratto decentrato stipulato a Ottobre 2005 (e in parte non ancora applicato a favore dell’area scolastica educativa, dei servizi culturali e alla numerosa massa di personale amministrativo) e delle fasce di precariato idoneo o vincitore di concorsi che si stanno stratificando (educatrici di asilo nido, insegnanti, operatori bibliotecari, ma anche amministrativi e assistenti sociali precari o interinali) in una dotazione organica che per mantenere “la linea” anche nel periodo estivo è in via di costante “dimagrimento”, sui servizi pubblici tira aria di gestione all’esterno.
La Farmacap, azienda farmaco socio sanitaria capitolina, è azienda speciale del Comune di Roma che gestisce 40 farmacie comunali, i servizi socio assistenziali di teleassistenza, telecompagnia, sportelli sociali in alcuni municipi, finora due asili nido nel territorio del municipio Roma XII. Il personale educativo è stato assunto con contratti a tempo determinato con scadenza 31 Luglio 2006, inquadrato al 6° livello del CCNL FISM, mentre il personale addetto alle pulizie (non ci sono ausiliari come nei nidi comunali) è part time o a tempo pieno inquadrato al 2° livello del CCNL imprese di pulizie. Il personale delle farmacie e una parte del personale dei servizi sociali e della direzione ha applicato il CCNL Assofarm, altra parte del personale dei servizi socio assistenziali ha il CCNL delle Coop. Sociali.
Uno “spezzatino contrattuale” e una differenziazione di diritti e retribuzioni sul quale la RSA USI AIT ha già aperto con l’azienda e il CdA una controversia in fase di negoziazione all’interno della piattaforma di rivendicazioni, per evitare disparità di trattamento ed eliminare una tendenza disgregatrice negativa per lavoratrici e lavoratori; in un’azienda pubblica della “holding campidoglio” in via di sviluppo, può costituire un precedente in negativo da non sottovalutare per l’impatto lavorativo/occupazionale e sull’assetto dei servizi.
Sulla vicenda degli asili nido, da molti mesi sono stati posti dal sindacato autorganizzato (il 2° come forza in Farmacap, maggioritario come presenza sindacale anche negli asili nido) sia al Comune di Roma sia alla Farmacap, rilievi e osservazioni non solo per la soluzione del crescente precariato (la richiesta è quella di assunzione in pianta stabile) ma anche per la qualità del servizio erogato e l’impegno al rispetto degli standard qualitativi e di realizzazione di una progettualità educativa anche nei nidi affidati all’azienda speciale comunale, rispetto a quelli dei nidi comunali a gestione diretta. Il confronto è ancora aperto, anche se l’assenza di un regolamento comunale per i nidi affidati in convenzione o a gestione “indiretta” analogo a quello in vigore fin dal 1996 per i nidi comunali, una lacuna non ancora colmata dall’amministrazione e dall’ufficio costituito nel 2006 presso il Dipartimento XI del Comune di Roma, aumenta molto i rischi di una gestione tesa a ridurre i costi in maniera generica e non mirata a ridurre gli sprechi, mantenere il servizio ad una forma di “babisitteraggio collettivo” e non verso un servizio educativo integrativo o aggiuntivo ai nidi comunali, tanto per svuotare le graduatorie municipali delle liste di attesa e con l’utilizzo di locali e strutture non sempre in regola con le misure di sicurezza e salute.
Resta ancora irrisolto, il problema di tanto precariato sia nei nidi (e nelle scuole dell’infanzia) del Comune di Roma, tendenza ormai nazionale nelle pubbliche amministrazioni, sia nel settore educativo a gestione “indiretta”, dove pochi sono i controlli reali e le verifiche concrete e dove l’organizzazione di lavoratrici e lavoratori fa fatica a svilupparsi.
Nonostante il quadro di precarietà anche negli assetti dei servizi pubblici e non solo sul piano lavorativo o della qualità della vita, a Luglio 2006 Direzione e Presidenza del CdA hanno sottoscritto un verbale di incontro con la USI AIT e la RSA, disponendo il riutilizzo a settembre di tutto il personale già impiegato nello scorso anno scolastico (che ha superato una selezione pubblica, per andare a fare “la precaria” ...) nelle sedi lavorative disponibili e con l’impegno a garantire ove possibile la continuità didattica, informando inoltre il sindacato in merito alle nuove aperture degli asili nido e all’inizio dei rapporti lavorativi del personale educativo.
A settembre, si prevede una stagione lunga di mobilitazione e di contro informazione per evitare smantellamenti “mascherati” di servizi pubblici a cooperative o associazioni, come già avviene per molti servizi alla persona o la messa in svendita “con il rispetto delle regole del mercato”, alle aziende pubbliche (art. 13 decreto Bersani o Finanziaria 2007 permettendo…).

Unione Sindacale Italiana
USI AIT – Confederazione di sindacati nazionali autogestiti e di federazioni locali intercategoriali
Segreteria provinciale confederale - Federazione di Roma

www.usiait.it

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