Venerdì 4 agosto alle ore 17.00, la Rete romana dei movimenti per il diritto all’abitare incontrerà il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, in un dibattito pubblico che si terrà presso l’occupazione abitativa di Action, in Via Cesare De Lollis n. 6 a Roma.
DIRITTO ALLA CASA
DA SPECULAZIONE A BENE COMUNE
I movimenti di lotta per la casa di Roma propongono al Ministro della Solidarietà Paolo Ferrero un dibattito aperto per una nuova politica del diritto alla casa e
all’abitare
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In questi anni abbiamo toccato con mano il fallimento delle politiche sulla casa operate da tutti i governi che si sono succeduti alla guida del paese.
Politiche si sono incardinate attorno alla rinuncia a qualsiasi forma di intervento e di controllo pubblico, che hanno portato alla cancellazione dei finanziamenti per l’edilizia residenziale pubblica, alla dismissione del patrimonio pubblico e degli Enti Previdenziali, alla liberalizzazione selvaggia del mercato degli affitti, alle fallimentari politiche di sostegno al mercato (Bonus Casa etc..) e di incentivo all’acquisto che hanno contribuito ad appesantire ulteriormente le condizioni di vita di larghi strati di popolazione.
Una situazione di completo strapotere dei privati, che si fonde nelle grandi città con politiche di sviluppo urbanistico che hanno favorito solo e soltanto gli interessi dei grandi pescecani del cemento, che hanno reso sempre più la casa, da bene d’uso, investimento e bene speculativo.
Una situazione che si fonde, in una miscela esplosiva, con la precarizzazione del lavoro e della vita, condizione generalizzata che oramai coinvolge e travolge tutti e tutte noi accanto ai devastanti processi di esclusione e segregazione prodotti dalle attuali leggi sull’immigrazione.
Una realtà che a Roma come nelle grandi città alimenta, senza nessun freno, contraddizioni sociali ed emergenze sempre più forti ed acute: dalle occupazioni spontanee che sorgono ovunque ci sia una struttura abbandonata, dalle baraccopoli del 2000, alla quotidiana lotta per la sopravvivenza di chi è sfrattato o cartolarizzato; da chi migrante o studente fuori sede cerca di farsi largo nella giungla senza regole degli affitti; a chi sceglie di lottare ed occupa uno dei tanti stabili abbandonati della città per riconquistare un diritto negato ed un pezzo della propria vita; a tutta quella realtà, in parte ancora sommersa ma sconvolta da un sisma sotterraneo, di chi lavoratore precario (Co Co Pro, a Tempo determinato, apprendista, interinale, …), non ha accesso al mercato, di chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese ad immaginare un progetto di vita ed un futuro.
Emergenze difronte alla quali la Delibera 110/05 del Comune di Roma ( che ad un anno di distanza dalla sua approvazione resta fra l’altro pressoché inapplicata), già si rivela uno strumento parziale e non adeguato in assenza di un radicale cambio di rotta in termini di politiche nazionali sulla casa.
Per questo, crediamo indispensabile affrontare la situazione attuale attraverso una ridefinizione complessiva delle politiche abitative che sappia
Aggredire le emergenze più impellenti e drammatiche ma che allo stesso tempo affronti in maniera organica e strutturale il PROBLEMA CASA.
Ripensare complessivamente l’emergenza casa significa, ovviamente, offrire una lettura dei bisogni sociali emergenti, immaginare una politica del diritto all’abitare come elemento centrale di una nuova sfera di diritti sociali e di cittadinanza. Significa in maniera decisa ed inderogabile, aprire una nuova stagione di interventi ed investimenti pubblici che non lasci più mano libera tanto ai “furbetti del quartierino”, quanto alle grandi banche mondiali e di guerra che gestiscono aree edificabili, fondi pubblici, che regolano a piacimento il mercato degli affitti e dei mutui.
I movimenti di lotta per la Casa di Roma, questo si aspettano Dal nuovo governo di Centro-Sinistra e per questo hanno invitato il MinistroDella Solidarietà Sociale Paolo Ferrero ad un dibattito pubblico che si terrà *Venerdì 4 agosto alle ore 17.00 presso l’occupazione abitativa di in Via Cesare De Lollis n. 6 a Roma.
L’Italia oggi è fra i paesi d’Europa che hanno il tasso più basso di edilizia popolare sul patrimonio complessivo (2-3% Circa ); riportare il livello di edilizia residenziale pubblica a livelli europei non è una semplice necessità, deve essere un imperativo categorico.
Per un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica che riporti l’edilizia residenziale pubblica al 10% del patrimonio complessivo.
Per rivedere i criteri di accesso all’ERP in considerazione delle trasformazioni del mercato del lavoro e del costo della vita.
Per modificare profondamente la 431, e superare l’affitto a libero mercato
Per un blocco generalizzato degli sfratti
Nessuna volontà di sgombero e nessun teorema giudiziario come quello che vedrà alla sbarra, i compagni e le compagne di ACTION, riuscirà a trasformare un emergenza sociale in un problema di ordine pubblico.
Mai si riuscirà a far passare chi lotta per un diritto negato e per un futuro diverso per un “delinquente organizzato”.
L’unica vera risposta alla situazione di emergenza abitativa che attraversa il paese non passano per le aule di tribunale: costruire ed attuare subito una vera politica per il diritto alla casa e all’abitare.
NESSUNO SGOMBERO,
NESSUNA CRIMNINALIZZAZIONE DELLE LOTTE SOCIALI
1 MILIONE DI CASE POPOLARI SUBITO!
Mercoledì 2 agosto ore 12.00, in via Casal De Merode 8
_Conferenza stampa della “rete dei movimenti per il diritto
all’abitare_” che lancerà l’assemblea pubblica con il Ministro Paolo Ferrero.
Venerdì 4 agosto alle ore 17.00, la Rete romana dei movimenti per il diritto all’abitare incontrerà il Ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero, in un dibattito pubblico che si terrà presso l’occupazione abitativa di Action, in Via Cesare De Lollis n. 6 a Roma.
Promuovono l’iniziativa:
Action-agenzia comunitaria diritti; Coordinamento cittadino di lotta per la casa; Comitato inquilini del centro storico; comitato popolare di lotta per la casa; Comitato obiettivo casa; Unione inquilini.
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