7.8.06

I precari vincono a Reggio Calabria

Addio precariato!!
Con questa scritta rossa su uno striscione giallo si svolgerà ,stasera, il convegno sulla precarietà al Lido “La Ribba” di Reggio Calabria. Il clima è quello delle grandi occasioni con dirigenti nazionali e locali della CGIL che insieme a 41 lavoratori “ex” precari del call center di poste festeggeranno una storica vittoria ottenuta l’8 luglio di quest’anno: l’assunzione full time e a tempo indeterminato; in una parola ..la stabilizzazione!
Termina così la nostra agonia durata ben 5 anni. Si apre una nuova stagione all’insegna, finalmente, di una certezza economica che, per una generazione segnata dalla precarietà fatta legge, appariva come un miraggio.
Ne abbiamo viste e passate di tutti i colori durante le 15 proroghe avute, ad ognuna delle quali il nostro cuore entrava in palpitazione (ci manderanno a casa? Ci faranno restare? Per quanto tempo ancora?). Abbiamo avuto tanti tipi di contratti: interinale, di somministrazione , a tempo determinato con agenzie diverse: cos, ali, adecco.
Abbiamo subito pressioni di ogni genere. Dalle ferie spesso negate, al “consiglio” di non ammalarci, perché rischiavamo di non essere riconfermati. Due i casi eclatanti: Elisabetta allontanata perché in dolce attesa ( poi grazie all’intervento del sindacato - la Cgil, ma anche della chiesa e delle istituzioni reintegrata) ed il mio caso e quello di Valentina attivisti sindacali che sono stati licenziati in tronco senza alcuna motivazione (anche se si capisce che l’agenzia non gradiva azioni di disturbo che potevano portare –come poi è successo- alla stabilizzazione togliendo le commesse alla stessa) ma poi reintegrati per il clamore che il caso sollevò anche sulla stampa nazionale.
Ci dicevano che eravamo lì per sopperire a picchi di lavoro, a flussi, ondate periodiche: i tre mesi estivi ,i giorni natalizi, la Pasqua. Ed intanto il tempo trascorreva 3 mesi , 6 mesi un anno, ci facevano rimanere a casa un giorno o due , ci cambiavano il contratto facendoci ricominciare da zero. Noi ci chiedevamo:<< ma se il personale manca ed il lavoro c’è perché invece di “umiliarci” in questo modo l’azienda non ci assume definitivamente (spendendo anche meno) >>?
Per trovare risposte ci siamo rivolti al sindacato , ai legali, ai politici, alla stampa locale e nazionale ,alle tv . Dal 2001 le abbiamo provate tutte dagli articoli sui giornali, alle cause legali, alla raccolta firme fino ad arrivare al primo sciopero dei precari della provincia di Reggio. Poi abbiamo continuato con interrogazioni parlamentari , assemblee , sit-in , denuncie varie. Effettivamente , lo possiamo dire con vanto ed orgoglio, ci siamo fatti sentire ribellandoci ad ogni sopruso diventando una vera e propria avanguardia per tutti i precari degli altri call center d’italia. Tant’è che l’Azienda Poste , vuoi per sfiancamento,vuoi per i continui articoli e manifestazioni che “infangavano“ in qualche modo il suo nome,vuoi per le direttive lanciate dal ministro Damiano e dal nuovo Governo, ha deciso il fatidico 8 luglio di assumerci tutti definitivamente. Da sottolineare che ciò è accaduto solo per il sito di Reggio Calabria
Naturalmente , come in tutte le storie, questa vicenda ci insegna che la lotta paga …sempre , che a rivendicare i propri diritti si possono correre dei rischi ma peggio è subire passivamente restando precari a vita. Ci insegna inoltre il valore ancora attuale dell’organizzazione sindacale ( senza la cgil molti di noi sarebbero disoccupati) in difesa dei lavoratori e della loro dignità.
La nostra storia potrebbe ,speriamo, diventare la storia di tutti gli altri precari d’Italia che vivono nelle stesse condizioni. Un grido quindi parte da Reggio : Precari di tutto il Paese ..unitevi!!
Demetrio Delfino
“ex” precario call center poste Rc

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