Visualizzazione post con etichetta video. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta video. Mostra tutti i post

18.3.08

E i precari mettono il voto in vendita

ROMA (17 marzo) - «Vendo il mio voto», «Avremo una pensione anche noi?», «Appena laureato e già disoccupato». Sono questi gli slogan scritti su cartelli bianchi da alcuni manifestanti che da qualche giorno «sfilano» per le vie del centro di Roma. Una protesta che approdata anche sul web.

Giovedì scorso una quindicina tra uomini e donne, tutti di età compresa tra i 18 e i 30 anni circa, hanno manifestato con vari cartelloni uno dei quali recitava «Metto in vendita il mio voto», per protestare contro la mancanza della prospettiva di un lavoro stabile. Turisti, negozianti e semplici romani di passaggio per via del Corso, via dei Condotti, piazza di Spagna e vie limitrofe si sono imbattuti nella singolare iniziativa spontanea, mostrando curiosità per le rivendicazioni dei ragazzi ed esprimendo, in alcuni casi, la loro solidarietà. Venerdì i manifestanti si sono dati appuntamento in varie zone della Capitale, da quelle più centrali a quelle più periferiche. Al momento non si sa ancora bene a chi o a cosa faccia capo il gruppo di dimostranti. Unico segno di riconoscimento dei ragazzi è una maglietta con la scritta «Votantonio».



Guarda il video

Guarda il video/2

18.1.07

Damiano in video chat su l'Unità.it: più stato sociale

Paola Zanca
d
Nella valigia del ministro Damiano in partenza per Caserta non ci sono accessori inutili o abiti di riserva, c´è un solo insostituibile pezzo forte: lo stato sociale. Cesare Damiano ha appena lasciato la redazione de L´Unità dove ha risposto alle domande dei lettori in videochat. Sessanta minuti per rilanciare la politica del governo in materia di lavoro e rispondere alle numerose sollecitazioni che sono arrivate al nostro sito. Sessanta minuti densi di proposte concrete per sedare i timori dei cittadini in materia di precarietà, pensioni, tfr e sicurezza sul lavoro. E per esprimere un desiderio: quello che giovedì sera, nel viaggio di ritorno dal conclave del centrosinistra, nella sua valigia ci siano rassicurazioni sul fatto che le entrate relative alla lotta all´evasione fiscale vengano destinate al welfare.

Ma quale welfare? Il ministro del Lavoro stila senza dubbi la sua agenda delle priorità. Primo, ripensare al sistema degli ammortizzatori sociali. Damiano non esita ad ammettere che la nostra spesa sociale in rapporto al Pil è decisamente troppo bassa, ma sottolinea anche i primi passi che il governo Prodi ha già compiuto, dalla riduzione del costo del lavoro per le aziende che stabilizzano i lavoratori precari al miglioramento delle tutele per maternità e malattia anche per gli atipici. «Noi siamo per la buona flessibilità – spiega Damiano – ma serve un patto tra le generazioni e un cambio di mentalità da parte delle aziende». La ricetta Damiano ha pochi ma precisi ingredienti, e pensa soprattutto ai giovani. L´idea è quella di un sussidio per i lavoratori discontinui, una sorta di reddito garantito nei periodi di non-lavoro, legato a un periodo di formazione obbligatorio: «Immagino un sistema attivo – precisa il ministro – finalizzato al reimpiego e non all´assistenzialismo». Lo stesso vale per gli over50, che devono avere la possibilità di accumulare contributi previdenziali anche nei periodi di inattività: «Bisogna poter sommare tutto – aggiunge ancora Damiano – riunire tutto ciò che si è versato nei diversi lavori che cambiano».

Buoni propositi anche sulle pensioni: se su Damiano grava la pensante eredità dello "scalone" del governo precedente – il divieto di pensionamento prima dei 60 anni – qualche alternativa c´è: «Eliminare lo "scalone" – ammette il ministro – ha un costo enorme, ma fare degli "scalini" potrebbe essere già una proposta più ragionevole. Io lavoro per questo: non credo che sia necessaria una riforma, penso che basti una manutenzione della riforma Dini, a cominciare da una rivalutazione delle pensioni, a partire da quelle più basse».

E per chi teme di dover affrontare il meritato riposo con in bocca il gusto amaro di un Tfr andato in fumo, Damiano dà la sua parola: «I fondi pensione sono sicuri, perchè i gestori non detengono la totalità del patrimonio, che è suddiviso anche con le banche e le assicurazioni. E poi c´è il controllo della Banca d´Italia, dell´Isvap, della Consob. Ogni lavoratore è libero di scegliere ciò che preferisce, resta il fatto che il fondo pensione ha un rendimento variabile, e per chi "rischia", può essere anche un investimento».

Dopo lo scandalo del Policlinico di Roma, c´è anche chi chiede a Damiano nuove norme sugli appalti negli ospedali e negli altri enti pubblici: «Con il ministro Di Pietro stiamo lavorando ad un nuovo codice degli appalti che vedrà la luce entro al fine del mese. Il costo delle esternalizzazioni dovrà garantire standard occupazionali e di sicurezza, altrimenti la concorrenza al ribasso provoca sfruttamento e rischi per la sicurezza.

Già, la sicurezza. Damiano racconta – ed è quasi un inedito – quanto il governo ha già fatto nella lotta alle morti bianche: «Nello scorso luglio, nel decreto Bersani abbiamo inserito un pacchetto sicurezza per il settore dell´edilizia: tutti i cantieri che a seguito di ispezioni verranno trovati con almeno il 20% di lavoratori in nero, verranno chiusi». E i risultati sono già scritti nero su bianco. Da settembre ad oggi, 423 cantieri hanno già i sigilli. E quasi 40 mila lavoratori sono venuti a galla dal buco nero dello sfruttamento. «È ancora poco – minimizza Damiano – ma la strada imboccata è quella giusta». Una strada che vede anche l´assunzione di molti nuovi ispettori da impegnare sul campo del controllo e che stabilisce anche nuove regole per le assunzioni: l´iscrizione a libro paga va notificata un giorno prima dell´effettivo inizio di lavoro, per evitare che, guarda caso, molte vittime di incidenti risultino assunte proprio nel giorno del decesso.

Pubblicato il: 11.01.07

7.12.06

Stop Precarietà Ora: manda il tuo video a Liberazione

Stop precarietà, ora!

Vogliamo realizzare un videofilm collettivo sulla manifestazione del 4 a Roma da far uscire in un DVD con "Liberazione".

Per raggiungere questo obiettivo ti chiediamo inviarci un videomontaggio della durata massima di 10 minuti in cui ci mostri come hai vissuto la manifestazione, ma soprattutto un fatto, un pezzo di vita, una situazione che pensi sia importante per raccontare la precarietà nella tua realtà di partenza.

Chi meglio di te può farlo?

Il film finale avrà la durata massima di 90 minuti e quindi sentiti libero di raccontare ciò che vuoi con il tuo stile, ma più il tuo montato sarà incisivo, sintetico e interessante per tutti e più possibilità avrà di essere inserito intero!

Caratteristiche tecniche del video da inviare:

* formato MINIDV 4:3 pieno non "letterbox"
* durata massima del montaggio: 10 minuti
* cerca di curare un po’ l’audio e la qualità dell’immagine
* se proprio vuoi mettere musica, utilizza pezzi di gruppi che conosci personalmente ai quali puoi far firmare la liberatoria per l’utilizzo gratuito del pezzo montato. Quindi non usare musica commerciale perché non ci sono soldi per pagare diritti d’autore!
* se possibile invia il video con canali audio mono separati: l’uno per audio della ripresa e il due per la musica o effetti aggiunti in montaggio
* inviaci il montato di prima generazione e tieni per te eventualmente una copia di riserva
* i nastri dovranno essere spediti entro il 30 novembre 2006 e non saranno restituiti.

Allega al nastro:

1. la scheda di partecipazione
2. la liberatoria per l’utilizzo del video
3. la lista delle musiche montate e le relative liberatorie

Invia tutto a:

LIBERAZIONE – Video "Stop precarietà, ora!"
Viale del Policlinico, 131 00161 Roma

29.11.06

"Reinventare il welfare", dvd dell'assessorato regionale al lavoro in distribuzione gratuita

“REINVENTARE IL WELFARE”, di Peppe Rossi

“REINVENTARE IL WELFARE”, DVD DELL’ASSESSORATO REGIONALE AL LAVORO IN DISTRIBUZIONE GRATUITA

Su iniziativa dell’Assessorato al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili della Regione Lazio è uscito il DVD “Reinventare il welfare, una prospettiva europea – parte prima Belgio - Olanda”.

La nuova produzione dell’assessorato guidato da Alessandra Tibaldi contiene un video documentario, una pubblicazione, gli atti del convegno “Reddito garantito” e il formato digitale del libro “Reddito garantito e nuovi diritti sociali”.

Si tratta di una proposta all’interno di un percorso che intende mettere al centro del dibattito politico la questione delle nuove garanzie sociali a partire dalle trasformazioni del mondo del lavoro.

Se è vero che flessibilità non deve far rima con precarietà, è necessario trovare nuove forme e nuove garanzie sociali per rompere quella ricattabilità che i lavoratori precari si trovano a subire.

Abbiamo voluto affrontare questo tema a partire dal piano continentale europeo, per conoscere, diffondere e riflettere su quelle che sono le forme di welfare possibili. Siamo andati in Belgio e Olanda, sistemi all’avanguardia negli anni passati per quanto riguarda le forme di protezione sociale e che oggi fanno i conti con le trasformazioni del mondo del lavoro. Uno sguardo che però non si limita a raccogliere le informazioni sui modelli di assistenza e sicurezza sociale, ma che scende ancora più in profondità ascoltando i beneficiari, i sindacalisti, gli economisti, i politici e gli amministratori di questi due paesi. Una presa di parola che coinvolge i diversi soggetti di un sistema complesso e che indaga i ruoli, le criticità, le aspettative, le attuali ed eventuali possibili trasformazioni. Per questo trovano spazio anche i fautori del basic income, del reddito universale garantito, alla ricerca di proposte praticabili per un nuovo modello di redistribuzione e di nuove garanzie sociali.

E’ un lavoro che si inserisce nel quadro più complessivo del contrasto alla precarietà, per determinare pari opportunità, per garantire nuove forme di sostegno sociale che anticipino sul tempo il rischio povertà che la nostra contemporaneità mostra.

Il supporto multimediale, allegato al numero 3 del mensile dell’assessorato “Il Maleppeggio”, può essere anche richiesto gratuitamente al responsabile “Studi ed intervento reddito garantito” dell’assessorato Sandro Gobetti (tel. 06.5168.5152 mail: sgobetti@regione.lazio.it).