22.9.06

Cuneo e precari della discordia

Il ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero torna a sparigliare le carte del governo, e ieri si è pronunciato contro la ripartizione del taglio del cuneo fiscale annunciata dal collega Cesare Damiano, titolare del Lavoro. Damiano, due giorni fa, aveva spiegato che il 60% del taglio andrà a beneficio delle imprese e il restante 40% ai lavoratori. L'ennesima «fregatura» per i lavoratori, che però era già stata digerita dai sindacati in sede concertativa. Ferrero, unico ministro esponente di Rifondazione, ha deciso di rilanciare, come aveva già fatto con la «spalmatura» della manovra: «Sulla ripartizione del cuneo di certo non c'è nulla - ha spiegato, smentendo Damiano - La mia opinione è che dovrebbe essere metà e metà». Una posizione che, se fosse ben sostenuta dall'intero arco della sinistra «radicale», aprirebbe nuovi margini per evitare l'ennesimo regalo alle imprese.

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