16.4.07

12/4 Precariato: sanitari in catena davanti alla Regione

Protesta degli atipici dell'Asl RmH davanti ai cancelli della Pisana; presa d'assalto anche una sala riunioni al settimo piano dell'edificio. Duro botta e risposta Turco-Storace sul buco di bilancio di 9,8 miliardi

Roma, 12 aprile 2007 - In catene per protesta. Questo il simbolico reclamo dei precari della Asl RmH, che hanno scelto la cancellata della sede di via Rosa Raimondi Garibaldi della Regione Lazio per denunciare la loro situazione di disagio lavorativo. Una delegazione delle RdB-CUB ha addirittura occupato una sala dell'edificio per ottenere un colloquio diretto con l'Assessore alla Sanità Battaglia.

Questo il comunicato della rappresentanza di base: "La forte iniziativa di protesta prende avvio dalla vicenda dei lavoratori precari della Asl Rmh, che dopo aver garantito per anni i servizi della Asl dei Castelli Romani ed essere stati formati come Operatori Socio Sanitari a spese della Regione, rischiano di rimanere esclusi dal processo di stabilizzazione regionale derivante dagli
accordi siglati con Cgil, Cisl e Uil".

La delegazione ha stigmatizzato la politica della Regione testimoniando la propria "ferma contrarietà alle decisioni, parziali e di facciata, che questa Giunta ha assunto sul precariato. Considerato che l'organico della Asl RmH prevede un numero maggiore di Oss e che in sede di concordamento del budget 2006 sono stati stanziati i fondi necessari, si richiede all'assessore alla Sanità di
assumere precise responsabilità nei confronti del personale precario della Asl RmH, stabilizzando tutti i precari ed evitando 'guerre tra poveri".

E rimanendo in ambito sanitario, botta e risposta al fulmicotone tra il ministro della Salute, Livia Turco, e l'ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace. "Stiamo adottando dei controlli severissimi sull'uso delle risorse - ha dichiarato il ministro ad un convegno sulla terza età - auspicando che le regioni in crisi (Lazio, Molise, Abruzzo e in particolare Sicilia) rientrino velocemente dalla condizione di conti in rosso". E, con un chiaro riferimento all'ex presidente, ha aggiunto: "I 9,8 miliardi di debito del Lazio hanno un nome e un cognome. Vogliamo combattere l'uso clientelare della sanità per costruire una rete efficiente di servizi".

La risposta di Storace non si è fatta attendere: "I cosiddetti debiti del Lazio, vorrei dire all'incredibile ministro Turco, hanno almeno due nomi e tre cognomi. Si sforzi di leggere le cifre e la smetterà di dire sciocchezze".

1 commento:

Anonimo ha detto...

LETTERA APERTA



SONO UN INFERMIEREPROFESSIONALE,
ARRABBIATO? SI!.
PERCHE'IN QUESTO PERIODO IN SICILIA SI PARLA TANTISSIMO DI STABILIZZAZIONE DEGLI INFERMIERI PRECARI PRESSO IL POLICLINICO UNIVERSITARIO DI MESSINA, LOTTA SOSTENUTA SOPRATTUTTO DA UNA SIGLA SINDACALE (CGIL).
GRAZIE,FORSE,O NO,CHI SA ?????????????.
SCUSATE RIFLETTEVO IL PERCHE' NON RIESCO AD ESSERE GRADO AL LAVORO DEL RESPONSABBILE DI QUESTO SINDACATO VISTO IL DURO LAVORO CHE SVOLGE.
SARA'PERCASO PERCHE'IO,COME ALTRI CIRCA 300 MIEI COLLEGHI AVENTI SUPERATO IL CONCORSO PUBBLICO ESPLETATO DALLA STESSA AZIENDA, SIAMO IN ATTESA DI CHIAMATA, VISTO LA CARENZA DI PERSONALE.
PERCHE'? AI NOSTRI SINDACATI NON INTERESSA IL CIO' ! ????????????????????????????.
SARA'PERCASO PERCHE' PRESSO CODESTA AZIENDA LE VARIE FIGURE SVOLGONO MOLTE ORE DI STRAORDINARIO,CON UNO STRESS FISICO E PSICOLOGICO NON INDIFFERENTE,PUR ESSENDO CHE LE LEGGI IN VIGORE VIETANO LUTILIZZO DI TUTTO CIO'.
MI CHIEDO IL PERCHE'IL RESPONSABILE DI QUEL SINDACATO CHE FORSE HA DIMENTICATO CHE L'AZIENDA HA UNA GRADUATORIA A CUI POTER ATTINGERE AD ASSUMERE PERSONALE,
I MASSIMI ESPONENTI DI TUTTE LE SIGLE SINDACALI,
Il DIRETTORE GENERALE, SANITARIO, E DEL PERSONALE,
GLI ESPONENTI DELLE VARIE FORZE POLITICHE,
COMPRESI L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA',
E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA.
NON HANNO INTERESSE A STABILIZZARE PER PRIMA I AVENTI DIRITTO,AVENDO SUPERATO UN CONCORSO PUBBLICO.
PERCHE LA MAGGISTRATURA NON INDAGA???????