16.4.07

Ambiente, i "lavoratori invisibili" protestano davanti al ministero

Chiedono la stabilizzazione i 569 "atipici" del dicastero di Pecoraro Scanio
che funziona con oltre il 50% dei lavoratori con contratti a tempo determinato
Ambiente, i "lavoratori invisibili"
protestano davanti al ministero
La situazione 'anomala' è emersa dopo un censimento effettuato lo scorso anno
"La quasi totalità dei nostri contratti è sottoscritta con agenzie esterne"

Il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio
ROMA - Indossano una maglietta bianca con la scritta nera "lavoratore invisibile": sono un centinaio di lavoratori precari del ministero dell'Ambiente, che in rappresentanza dei 569 colleghi che si trovano nella stessa condizione di 'lavoratore atipico', hanno protestato a Roma sotto le finestre degli uffici del ministro Pecoraro Scanio. Chiedono la loro stabilizzazione, denunciando l'anomalia di una istituzione pubblica che funziona con oltre il 50% dei lavoratori con contratti a tempo determinato che, dicono, "svolgono da anni lo stesso lavoro del vicino di scrivania con un contratto regolare".

La situazione 'anomala' del ministero dell'Ambiente è emersa dopo un censimento effettuato dal ministero stesso a dicembre dello scorso anno. "Da lì si è capito che la quasi totalità dei nostri contratti sono sottoscritti con agenzie esterne al ministero", spiega Dante Caserta, rappresentante del coordinamento precari. "Ufficialmente, prima di questa rilevazione, il ministero non aveva precari".

La richiesta di stabilizzazione, avanzata con forza dai precari che in mattinata hanno incontrato il capo di gabinetto del ministro, è anche confortata dall'ultima Finanziaria che, dice ancora Dante Caserta, "ha dato ai ministeri la possibilità di presentare un piano per la stabilizzazione dei ministeri".

"Aspettiamo risposte dal ministro Pecoraro Scanio, visto che questo governo ha dato una indicazione sulla stabilizzazione", spiega Franco Conte, coordinatore nazionale della Cisl, "e visto che è nota la posizione dello stesso ministro contro il precariato. Chiediamo il rispetto degli impegni presi".

Al termine della protesta il ministero ha diramato una nota nella quale si precisa che il problema dell'alto numero di lavoratori precari "è ben noto a questa Amministrazione che, infatti, ha realizzato per la prima volta un censimento, atto necessario a conoscere la dimensione precisa del fenomeno".

Il comunicato ricorda quindi che "è stato così aperto un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, riunitosi diverse volte prima e dopo l'approvazione della Legge Finanziaria, per discutere sia sul come applicare le norme contenute nella manovra economica sia per individuare un programma pluriennale di stabilizzazione".

Dopo aver ribadito tutti i passi compiuti per risolvere il problema presso gli altri dicasteri competenti (Funzione pubblica ed Economia in particolare), il ministero dell'Ambiente afferma che "vanno respinti invece i tentativi di strumentalizzazione operati oggi da esponenti del centrodestra e, in particolare, da esponenti di quello stesso partito che ha amministrato per cinque lunghi anni il dicastero di via Colombo senza mai nemmeno affrontare il problema che, come è evidente a tutti, non nasce certo oggi".

(12 aprile 2007)

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