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12.5.07

Ricerca: i precari in piazza

2007-05-11 14:14

ROMA - Sono circa 800 secondo gli organizzatori, 200 per le forze dell'ordine, i precari della ricerca che manifestano da questa mattina davanti alla sede del ministero dell'Economia. La manifestazione a cui aderiscono trenta associazioni di ricercatori sia dell'Università sia di centri di ricerca pubblici, chiede un rilancio del settore, attraverso la regolarizzazione dei precari e l'aumento dei finanziamenti. "Se vuole davvero realizzare un'economia della conoscenza - sostiene Melania Del Santo, uno degli organizzatori - il Governo deve impegnarsi da subito ad immettere nuove risorse in questi settori, mantenendo le promesse della campagna elettorale". Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal capo di gabinetto del ministro Tommaso Padoa-Schioppa.

16.4.07

Precari: 60.000 immissioni in ruolo dal 1° settembre 2007

Il ministro dell'Economia Padoa Schioppa ha sottoscritto il decreto che autorizza la nomina di 50.000 docenti e 10.000 unità di personale Ata in attuazione delle disposizioni della legge Finanziaria per il 2007.
Dopo la richiesta del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, a sua volta sollecitato dai sindacati anche nell’incontro con il Governo del 6 aprile scorso quando è stato siglato l’accordo sui contratti del pubblico impiego, Padoa Schioppa ha sottoscritto il decreto interministeriale relativo alle nomine in ruolo del comparto scuola in attuazione delle disposizioni della legge Finanziaria per il 2007.
A decorrere dal 1° settembre 2007 saranno 50.000 le immissioni in ruolo per il personale docente (un terzo di quanto indicato nella Finanziaria per il triennio) e 10.000 quelle per il personale Ata.
10/04/2007

22.3.07

Statali:previsto sciopero ad aprile

Agitazione per rinnovo contratto

Saltano le trattative sul rinnovo del contratto per oltre tre milioni di lavoratori pubblici. Il ministro Tommaso Padoa-Schioppa e i sindacati non hanno trovato un accordo e adesso le organizzazioni di categoria minacciano lo sciopero generale. Al termine di un incontro a via XX Settembre, i sindacati hanno deciso di convocare al più presto i consigli generali per organizzare l'astensione dal lavoro in massa nel mese di aprile.

I sindacati accusano il ministro di non rispettare accordi precedenti e temono che si voglia mettere in discussione un biennio economico: quello 2006-2007 o il successivo 2008-2009. Secondo indiscrezioni, infatti, per la copertura dei contratti (scaduti a dicembre 2005) servono ancora due miliardi per tutte le amministrazioni per consentire la decorrenza degli aumenti contrattuali dal 2007. Come, sostengono i sindacati, pattuito in precedenza con il governo.

Una rottura che non potrà non pesare sull'avvio del confronto che si avvia a Palazzo Chigi con i sindacati proprio in queste ore. Anche perchè uno dei tre tavoli che si aprirà sarà quello sulla pubblica amministrazione. ''L'incontro con il ministro Padoa-Schioppa è andato male'', dicono i segretari generali della Fp-Cgil, Carlo Podda, della Fps-Cisl, Rino Tarelli, della Uil-Pa, Salvatore Bosco, e della Fpl-Uil, Carlo Fiordaliso. "Il ministro" aggiungono "nega l'accordo che è stato raggiunto a novembre e non è stato possibile concordare la data per un nuovo confronto. Si viene meno anche agli stessi impegni previsti dal Memorandum d'intesa sul lavoro pubblico, sottoscritto insieme allo stesso Padoa-Schioppa e Nicolais lo scorso gennaio''.

A scendere in campo anche le confederazioni.

''Sarebbe paradossale" sostiene il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani "aprire i tavoli di concertazione con una rottura su una questione così decisiva come quella dei rinnovi contrattuali. E' evidente che l'auspicato accordo per un patto sociale su sviluppo e tutela redditi si regge anche sul rispetto degli impegni presi e, specie, su quelli relativi alla salvaguardia dei diritti contrattuali dei lavoratori. Il governo, invece, si sta muovendo in maniera confusa: non emerge una chiara politica per il pubblico impiego''. Per il segretario confederale della Cgil, Paolo Nerozzi, ''lo sciopero sarà inevitabile se si continua così. Non si può firmare un accordo a novembre e un memorandum d'intesa a gennaio e poi non avere ancora oggi le direttive per i rinnovi contrattuali''. E il segretario confederale della Cisl, Gianni Baratta, chiede un intervento del ministro per le Riforme, Luigi Nicolais. Emani le direttive, dice, riconfermando il percorso contrattuale e le quantità economiche previste.

Intanto Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto un accordo con Nicolais sui precari, che riguardo però solo il percorso che dovrà portare alla stabilizzazione del personale, con la decisione di istituire un tavolo permanente. Entro metà aprile sarà predisposto il regolamento per l'attivazione del fondo straordinario. La dotazione iniziale è di soli 5 milioni di euro ovviamente del tutto insufficienti. Andranno, quindi, aggiunte risorse. Tra le ipotesi quelle di usare somme dai conti correnti dormienti non piu' utilizzati da anni. Secondo i sindacati, si potrebbe far ricorso anche a risorse provenienti dall'extra-gettito. Le Rdb-Cub, che non hanno sottoscritto l'accordo, hanno occupato la sala della riunione ad oltranza, minacciando di pernottarvi. Vogliono avere assicurazioni che saranno incontrate da Prodi perchè maggiormente rappresentative. ''L'unico vero sciopero" afferma Paolo Leonardi (Rdb-Cub) "è il nostro del 30 marzo. I confederali scoprono l'acqua calda, che non ci sono i soldi per i contratti''.

18.1.07

All'università slogan, fumogeni e striscioni contro 'Padoa-Mani di forbice'

Padoa-Schioppa contestato a Torino
Il ministro: ''In ciascun campo esistono spazi per spendere meglio, e cioè economizzare in spese inutili e destinare le risorse a spese utili''

Nella foto Infophoto, Tommaso Padoa-SchioppaTorino, 17 gen. (Adnkronos/Ign) - Al grido di ''Padoa-Schioppa ministro dei padroni giù le mani dalle pensioni'' e accompagnati da alcuni fumogeni colorati e rumorosi petardi, alcune decine di manifestanti hanno contestato, nel cortile dell'università di Torino, il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa in visita all'ateneo per una lezione su 'Europa e federalismo'.

Alla contestazione hanno partecipato studenti, precari, esponenti dei Cub e giovani dei centri sociali.

Ai muri esterni dell'Università sono appesi volantini in cui il ministro viene raffigurato come 'Padoa-Mani di forbice Schioppa ministro taglia tutto' e come una sorta di cowboy con uno 'schioppo' sulla spalla.

Fra gli striscioni portati nel cortile del rettorato, quelli con le scritte 'No ai tagli all'istruzione', 'Giù le mani dalle pensioni', 'Diamoci un taglio dateci reddito'. Alcuni manifestanti hanno indossato maschere che raffiguravano il premier Romano Prodi, ministri del suo governo e rappresentanti delle istituzioni nazionali.

Nel corso del suo intervento, il ministro ha replicato al rettore dell'Università di Torino Ezio Pelizzetti che, introducendo Padoa-Schioppa, ha polemizzato per un articolo su rendite e capitali scritto nei giorni scorsi proprio dal titolare di Via xx settembre. ''In ciascun campo esistono spazi per spendere meglio, e cioè economizzare in spese inutili e destinare le risorse a spese utili. Questo è quello che ho voluto dire e continuo a pensare e finché sarò ministro continuerò ad agire lungo questa linea'', ha precisato il ministro. ''E' essenziale che l'economia italiana riprenda a crescere - ha ribadito, citando il suo articolo - e ostacolo fondamentale alla crescita sta nel fatto che si è persa la distinzione tra produzione e rendita''.

Al termine dell'intervento, il ministro Padoa-Schioppa è uscito dalla sala e si è affacciato per qualche istante dalla balconata del rettorato provocando la reazione dei manifestanti che lo hanno ''salutato'' facendo scoppiare un petardo e accendendo un fumogeno. Qualche breve momento quando forze dell'ordine e dimostranti si sono fronteggiati a distanza ravvicinata ma tutto si è concluso in pochi minuti senza problemi e i contestatori sono stati allontanati dal cortile del rettorato.