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25.10.07

Contratti atipici, record pugliese
in media durano solo 19 giorni

Contratti atipici, record pugliese
in media durano solo 19 giorni

Ilaria Ficarella
Duecento imprese sono state prese in esame da Adecco
Diciannove giorni per un contratto. Tanto durano in Puglia i rapporti di lavoro atipico instaurati attraverso le agenzie interinali. Un periodo di tempo ridottissimo se confrontato con la media della durata dei contratti flessibili in Italia, pari a 42 giorni. A dirlo è un´analisi dell´Adecco, società leader nella gestione delle risorse umane con servizi che vanno dal temporary staffing, all´outsourcing, dal permanent placement, all´outplacement, dalla formazione dalla consulenza. "Quello che determina questa anomala situazione – spiega Nico Di Sabato, segretario del sindacato precari Nidil della Cgil Puglia – è l´utilizzo che le industrie metalmeccaniche del territorio fanno del lavoro interinali. Ad abbassare la media sono in particolare quei contratti a due o tre giorni che alcune fabbriche applicano soprattutto nei fine settimana per mantenere sempre uguale il livello di produzione". Non è completamente d´accordo con questa visione settoriale Carmela Gallo, direttore dell´area Puglia, Basilicata e Molise di Adecco. "Quello dei contratti brevi o addirittura brevissimi – dice – non è un fenomeno che riguarda esclusivamente il comparto della metalmeccanica. E´ invece un fatto generale. E´ infatti vero che per mantenere costante la produttività nell´arco della settimana si faccia ricorso ai cosiddetti lavoratori weekendisti o si applichino questi contratti per coprire turni di ferie o festività. Ma questo avviene in ogni genere di azienda".
Delle oltre duecento imprese pugliesi su cui si basano i dati elaborati da Adecco, restano in ogni caso le metalmeccaniche quelle che più frequentemente fanno ricorso a società di lavoro interinale: il 76 per cento del totale infatti appartiene a questo comparto, contro il 29 per cento della media nazionale. Altro settore che ricorre ai servizi di società esterne per l´acquisto di lavoro a tempo in Puglia è il terziario per l´otto per cento (mentre la media nazionale è de 34 per cento). Le industrie del settore tessile, chimico, manifatturiero e della gomma plastica sommano invece appena il quattro per cento delle aziende che fanno uso della flessibilità di lavoro in entrata. "Si tratta comunque di formule di contratto che vengono utilizzate nella maggior parte dei casi – spiega Carmela Gallo – soltanto per i primissimi tempi. E che comunque in molto spesso preludono all´avvio di rapporti di lavoro molto più stabili". Dei lavoratori avviati nel corso del primo semestre di quest´anno infatti, almeno il 38 per cento avrebbe raggiunto la stabilità al termine di una missione media di due mesi.
La ricerca di un lavoro flessibile in Puglia attiene ancora a fasce di giovani (di età media pari a 30 anni, due anni più bassa dell´età media nazionale) dotati di un titolo di studio che soltanto nel due per cento dei casi consiste in una laurea: il 71 per cento dei lavoratori precari ha infatti un diploma di scuola superiore, mentre il 26 ha un diploma di scuola media.
(25 ottobre 2007)

26.2.07

Sofim, Fiom: 'nessuna certezza per stabilizzazioni'

FOGGIA, venerdì 23 febbraio 2007 - ORE 16.19
Secondo la Fim ci sarà crescita produttiva: 3000 motori per la russa Severstall.

Non vi è alcuna certezza sulla stabilizzazione dei 117 operai della Sofim con contratti a termine. Lo ribadisce la Fiom Cgil. Il sindacato non ha firmato l’intesa con l’azienda sottoscritta invece da Fim, Uilm, Fismic, oltre che da Ugl e Failms. Fiom non ha condiviso il metodo adottato nella contrattazione. La rottura tra i sindacati si è avuta sul terzo turno, quello notturno, finora su base volontaristica. Di fronte alla proposta dell’azienda di obbligare un lavoratore al lavoro notturno, la Fiom per evitare che potesse diventare strumento di discriminazione, aveva proposto di trovare un’intesa sul terzo turno strutturale, per tutti i lavoratori. La Fiom ha poi abbandonato il tavolo delle trattative sul mancato impegno da parte dell’azienda a stabilizzare subito gli operai con contratti a termine. Il sindacato della Cgil denuncia poi di non essere stato coinvolto nelle successive riunioni. Ad accordo chiuso la Fiom resta critica sulla questione della stabilizzazione dei precari, “rimandata a eventuali e non garantiti aumenti di commesse per la Sofim”. Commesse che invece secondo la Fim ci saranno. 3000 motori, secondo il sindacato della Cisl, saranno prodotti nei prossimi mesi per la russa Severstall.

Daniela Zazzara

25.1.07

Foggia. Precari, la Provincia si impegna ad assumerne 160

FOGGIA, mercoledì 24 gennaio 2007

Pronti ad assumere 160 precari. La Provincia di Foggia potrebbe stabilizzare i lavoratori precari impiegati presso gli enti pubblici. Lo consentirebbero i decreti attuativi della Finanziaria. Una volta emanati la Provincia potrà a sua volta predisporre una delibera di indirizzo per procedere alla stabilizzazione. Lo rende noto la Cisl. I sindacati di categoria degli atipici di Cigl, Cisl e Uil, hanno partecipato ieri a una riunione della commissione lavoro e personale della Provincia, convocata dal presidente Vincenzo Brucoli proprio per discutere di queste nuove norme. All'incontro hanno partecipato anche l'assessore al Personale di Palazzo Dogana, Bernardo Lodispoto e alcuni funzionari. Alla Provincia tra collaboratori e ex Lsu sono circa 160 le unità con rapporto di lavoro precari. In tal senso NIDIL CGIL e ALAI CISL esprimono “soddisfazione sia per l'iniziativa presa dalla commissione di convocare le parti sindacali, sia per la decisione dell'ente provinciale di procedere appena possibile alla stabilizzazione”. I sindacati sperano anche che eguale attenzione e premura sia fatta propria da altri enti dove è ugualmente alto il numero di precari: “pensiamo al Comune di Foggia, - affermano Nidil e Alai - dove sono circa 90 le unità impegnate con contratti di collaborazione o ex Lsu: al Comune di Lucera, al Comune di Monte Sant'Angelo”. Dall'incontro a Palazzo Dogana è inoltre arrivato l'impegno della commissione ad attivare un tavolo con l'assessorato regionale al Lavoro, per quelle che saranno le competenze alla Regione previste in Finanziaria, che destinerà a questi enti quota parte dei finanziamenti per la stabilizzazione.

Daniela Zazzara

Precari della sanità di Brindisi: le iniziative

Il tema della stabilizzazione dei precari nel comparto della sanità è una questione che il Centro sinistra ha ritenuto di fare proprio sin dall’ultima campagna elettorale. Va dato atto che alcune scelte regionali hanno affrontato il problema dando però risposte parziali . Chi vive di lavoro precario però, ha bisogno di certezze per l’oggi e soprattutto per il domani. La ASL BR, dopo anni di attesa, ha finalmente concluso un concorso per 75 Infermieri professionali bandito nel lontano 2000. La graduatoria conclusiva, su 75 posti dichiara idonei oltre 1000 partecipanti, la stragrande maggioranza dei quali già lavora con la ASL con incarichi semestrali. Questa situazione ha determinato la nascita di un coordinamento del personale sanitario precario della ASL BR che intendono portare avanti tutta una serie di iniziative tese a porre il problema della stabilizzazione di questo personale. La prima iniziativa, sul tema “Quale futuro per il personale sanitario precario della ASL BR” si terrà venerdì 26 gennaio 2007 con inizio alle ore 17,30 a Brindisi presso il Salone Congressi dell’Hotel Barsotti. I lavori verranno introdotti dal Dott. Salvatore Brigante, componente della Direzione cittadina dei DS. Alla iniziativa partecipa il Dott. Emanuele Vinci, Direttore Sanitario della ASL BR/1, mentre le conclusione verranno tratte dal Consigliere regionale DS Pino Romano, capogruppo della Commissione Sanità della Regione Puglia. E’ stata, inoltre, richiesta la formale partecipazione all’iniziativa delle segreterie provinciali del Settore Sanità di CGIL CISL e UIL. Tutti gli interessati al problema sono invitati a partecipare numerosi.
Il Coordinamento personale sanitario precario della ASL BR
1/25/2007

18.1.07

Lavoratori 118 in sciopero della fame

GARGANO, giovedì 18 gennaio 2007 - ORE 12.21

PRC: 'tavolo regionale non più rinviabile'

Gli Autisti, gli Infermieri del 118 del Gargano Nord e la FLAICA CUB sono, da oggi, in sciopero della fame. “Sciopero che sarà interrotto – affermano in una nota - solo se avremo certezza dell’apertura di un tavolo di confronto con il Presidente Vendola e con l’Assessore Tedesco volto a superare definitivamente i problemi posti in essere dalla vertenza in atto”. I lavoratori e i sindacati ricordano che l’azione intrapresa non influirà sul regolare svolgimento del servizio che sarà garantito nella massima sicurezza per i lavoratori e per i cittadini costretti a rivolgersi al servizio stesso.
Intanto il Gruppo di Rifondazione Comunista si offre come mediatore tra i lavoratori e la Regione Puglia al fine di individuare gli strumenti più idonei per affrontare e risolvere la vertenza. “Pur consci degli ostacoli legislativi attuali, - afferma il capogruppo di Rifondazione comunista, Arcangelo Sannicandro - ci sembra comunque non rinviabile un tavolo regionale sulla questione del 118, tavolo al quale si invita sin da ora l’Assessore alla Sanità Tedesco, il Presidente Vendola e i lavoratori precari”.


Daniela Zazzara

4.1.07

Per i precari del Comune di Molfetta stipulato il contratto per tutto il 2007

03.01.2007 ore 08:45:00.

Molfetta - Nessun licenziamento, nessuna brutta sorpresa. E quanto fanno sapere dal Comune di Molfetta. Per i 33 lavoratori socialmente utili e per gli 11 lavoratori in regime di collaborazione coordinata e continuativa, già presenti nell’organico comunale barese, il nuovo anno dovrebbe iniziare nel migliore dei modi. La giunta comunale, infatti, ha reso noto di aver dato mandato agli uffici competenti per provvedere a confermare il loro impiego per tutto il 2007. In particolare, il contratto di lavoro per i lavoratori cosiddetti “co.co.co” sarà stipulato, in aderenza alle normative attuali, fino al 31 dicembre 2007 e con le stesse condizioni economiche precedenti. Una decisione importante visto che lo scorso 29 ottobre gli era stato comunicato l’avviso di scadenza naturale dei precedenti contratti e la conseguente sospensione di ogni attività, suscitando grande preoccupazione fra gli stessi lavoratori. «È un atto di grande coraggio - ha commentato il sindaco Antonio Azzollini -. Di fronte a persone in grande difficoltà e con la voglia di lavorare, in un momento in cui è necessario tenere sotto controllo la spesa pubblica corrente, questa amministrazione comunale si è assunta la responsabilità politica di fare tutto il possibile per dar loro la possibilità di non rimanere improvvisamente senza lavoro. Ora, continuerò a lavorare personalmente affinché il problema del precariato trovi una soluzione positiva e definitiva» aggiunge il primo cittadino di Molfetta che, recentemente, nel corso della discussione della legge Finanziaria al Senato, ha proposto un emendamento in tal senso, respinto però dal Governo. «Mi ha fatto piacere ricevere il sentito ringraziamento da parte dei sindacati rappresentanti dei lavoratori. E’ la prova di una città che va avanti nel segno della civiltà e della laboriosità», conclude Azzolini. La decisione di confermare l’impiego dei “co.co.co.” consentirà così di portare a termine i vari progetti nei quali gli 11 lavoratori erano stati già impegnati da tempo, come segnalato da alcuni dirigenti dei vari settori comunali.