in 15mila aspettano il contratto
da E POLIS dell'8 gennaio 2006
La bufera scatenata dall’inchiesta sulle condizioni sanitarie nel più grande ospedale di Roma riapre una miniera poco esplorata: quella del settore pulizia, un servizio quasi sempre affidato in appalto a ditte esterne. Che si parli di nosocomi, ditte o ministeri, la pratica non cambia.
A SORPRESA riguarda anche alcuni grandi alberghi della capitale. Quello degli addetti alle pulizie è un universo di almeno 15.000 lavoratori, solo a Roma.
Lavorano in media tre ore al giorno per un stipendio che a stento arriva a 500 euro a fine mese. Al di sotto quindi del parametro retributivo orario di 15 euro lordi, stabilito dall’ultimo contratto nazionale, scaduto il 31 dicembre. Sono tra i nove milioni di lavoratori dei vari comparti in attesa del rinnovo.
Insieme agli statali, i bancari, i metalmeccanici, gli artigiani, gli addetti al commercio, alle Ferrovie, gli impiegati dell’A l italia, gli alimentaristi, i poligrafici e i panificatori, gli addetti alle telecomunicazioni, quelli del gas e gli elettrici. Un po’ come loro ma in condizioni peggiori. In quanto lavoratori in appalto, privi di una contrattazione aziendale, per il rinnovo del loro contratto si attende la legge regionale sugli appalti pubblici che a sua volta è condizionata da quella nazionale, per ragioni di coerenza e simmetria.
La Cgil Lazio, insieme a Uil e Cisl siede al tavolo delle trattative regionali, ma sono interessati anche i vertici a livello nazionale. Attendono tutti il prossimo incontro al Ministero del Lavoro per vedere come dare attuazione alle promesse dello stesso ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che intende ridimensionare, tra i criteri di aggiudicazione, quello del ribasso d’asta, che porta a risparmiare sui costi di manodopera, per valorizzare piuttosto le clausole sociali, a tutela dei lavoratori e del rispetto dei criteri di sicurezza.
UN DIBATTITO sorto intorno al mondo dell’edilizia, per evitare l’aggravarsi del fenomeno delle morti sul lavoro, ha così suoi riverberi utili anche per chi fa le pulizie. E a Roma, sottolinea la Cgil Lazio, il comparto di questi lavoratori, tutti italiani e precari, è sottostimato. In realtà sono molti di più di quelli ufficialmente considerati nelle stime pubbliche, considerati i lavoratori in nero. Senza dimenticare l'armata degli invisibili, stranieri che lavorano normalmente in nero. Gli stessi addetti di un grande albergo non lontano da Termini sono stati minacciati, ripetutamente.
«Se trapelasse che non si tratta di dipendenti assunti e con cui c’è un rapporto fiduciario - sottolinea Silvana Morini di Cgil commercio e turismo - ma di addetti di cooperative, che variano di anno in anno in funzioni di chi vince l’appalto, la clientela potrebbe risentirsi». Eppure questi lavoratori sono stati costretti a ritirarsi dal sindacato. Per avere portato la loro questione all’attenzione del patronato sono stati oggetto di pressioni pesanti da parte del datore di lavoro.
■EM. LA.
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5.12.06
Taranto, presidi il 4 e 5 dicembre: Agitazioni dei lavoratori delle pulizie
Oggi presidio in piazza castello e lungo incontro con la dott/ssa Di stani
Domani nuovo presidio sotto la prefettura dalle ore 11.30 con incontro in Provincia
sono invitati i lavoratori indipendentemente dalla tessera sindacale
E' ripresa l'iniziativa di lotta dei lavoratori delle ditte di pulizia Polignano vega bolognini contro la mobilità per 350 lavoratori I lavoratori passano dalla protesta alla proposta per difendere il lavoro nell'incontro visti i tempi delle gare d'appalto, che nelle intenzioni del comune dovrebbero essere entro il 15 per gli uffici comunali e fra due mesi - con proroga - per asili e scuole comunali da parte dei lavoratori slai cobas consegnato e discusso un documento domani il confronto prosegue in Provincia con il Presidente Florido e per mercoledì é richiesto incontro in prefettura per slai cobas § margherita calderazzi 347_5301704 il documento dei lavoratori Al Prefetto di Taranto Al Presidente della Provincia Al Presidente della Regione Al Commissario Prefettizio Al dott. Boccia all¹On. Battafarano alle OO.Sindacali confederali IL ŒDOPO ROMAŒ ALLA PROVA DEI FATTI LA PAROLA PASSA AI LAVORATORI. Gli incontri romani, se hanno portato delle notizie positive sul fronte del possibile pagamento degli stipendi per i dipendenti comunali e presumibilmente per i lavoratori dell¹appalto, dell¹Amiu, ecc., hanno lasciato la situazione tuttora allo stesso punto sul fronte del lavoro. Anzi, la mobilità per 350 lavoratori delle ditte di pulizia, che vuol dire licenziamenti, è considerata ormai un fatto scontato e irreversibile. Tutti sanno che questa mobilità ha tutte le caratteristiche di essere senza ritorno, in una città dissestata, con finanziamenti utili, al massimo, a mantenere lo stipendio di chi resti al lavoro. Tutti sanno che questo getta nell¹estremo disagio, e anche disperazione, circa 350 lavoratori, molte donne, tutti con famiglie a carico. SI SCEGLIE L¹ASSISTENZA, INVECE CHE IL LAVORO! SI AUMENTA IL CARICO DI LAVORO PER I POCHI CHE RIMANGONO SI PEGGIORANO I SERVIZI A DANNO DEI CITTADINI E si aumentano i precari e i disoccupati in una città già così priva di prospettive di lavoro. Si cerca di scatenare una guerra tra poveri, tra chi rimane al lavoro e chi va in mobilità, incrementando quel fenomeno di discriminazione, clientelismo e favoritismi che è stato tra le case del dissesto da parte delle giunte e dei politici che ci hanno governato. In sostanza si scarica il dissesto sui lavoratori! IL LAVORO E¹ IL BENE PRIMARIO IN QUESTA CITTÀ¹ CHE BISOGNA TUTELARE! Se si conserva il lavoro e si riduce la precarietà, questa città rinasce, altrimenti andrà di più allo sfascio. Per questo i lavoratori delle Ditte dell¹appalto riprendono la loro lotta, intorno a proposte concrete: 1) ALLARGARE AL MASSIMO LA PLATEA DELLE GARE D¹APPALTO, GARANTENDO UN SERVIZIO ALL¹ALTEZZA DELLE NECESSITÀ; 2) GARANTIRE IL PASSAGGIO DA LAVORO A LAVORO DA SUBITO PER TUTTI, CHIAMANDO REALMENTE IN CAUSA REGIONE, PROVINCIA, AMIU PER ASSORBIRE I LAVORATORI CHE EVENTUALMENTE SIANO IN ESUBERO - INTORNO A DUE SOLUZIONI POSSIBILI: QUELLA DELLE DUE SOCIETÀ DI MULTISERVIZI GIÀ ESISTENTI: ISOLA VERDE E AMIU CHE E¹ STATA APPUNTO TRASFORMATA IN MULTISERVIZI; OPPURE CREARE UNA NUOVA MULTISERVIZI. Investendo su questo i soldi che invece verranno dilapidati in assistenza, richiamando a questo scopo i Fondi regionali -a partire da quelli per la formazione - e utilizzando i Fondi governativi per gli ammortizzatori sociali e gli investimenti. In questo modo si risparmierebbero anche tanti soldi degli appalti a varie Ditte. L¹Amiu da parte sua deve assorbire da subito tutti i lavoratori dell¹Ecopolis licenziati per fine convenzione, perchè la raccolta differenziata è un lavoro obbligato, che deve essere potenziato col raggiungimento degli obiettivi regionali e il passaggio a ³porta a porta², creando così anche ulteriori posti di lavoro. A ROMA E¹ STATO DEFINITO UN TAVOLO PRESSO LA PREFETTURA CON DIVERSI MINISTERI CHE DEVE ESSERE UN TAVOLO PER IL LAVORO, NON PER I LICENZIAMENTI. ! FIN DAI PRIMI GIORNI DI QUESTA SETTIMANA LA LOTTA DEI LAVORATORI DEVE ESSERE UNITARIA E COMPATTA SU QUESTI OBIETTIVI. LE FESTE DI NATALE NON POSSONO ESSERE SEGNATE DA MANCANZA DI STIPENDI E PERDITA DEL LAVORO PER TANTE FAMIGLIE Tutte le forme di lotta necessarie saranno messe in campo dai lavoratori e hanno bisogno del sostegno della cittadinanza, perchè il Natale deve essere il Natale per tutti! [Fonte: SLAI COBAS TARANTO]
Domani nuovo presidio sotto la prefettura dalle ore 11.30 con incontro in Provincia
sono invitati i lavoratori indipendentemente dalla tessera sindacale
E' ripresa l'iniziativa di lotta dei lavoratori delle ditte di pulizia Polignano vega bolognini contro la mobilità per 350 lavoratori I lavoratori passano dalla protesta alla proposta per difendere il lavoro nell'incontro visti i tempi delle gare d'appalto, che nelle intenzioni del comune dovrebbero essere entro il 15 per gli uffici comunali e fra due mesi - con proroga - per asili e scuole comunali da parte dei lavoratori slai cobas consegnato e discusso un documento domani il confronto prosegue in Provincia con il Presidente Florido e per mercoledì é richiesto incontro in prefettura per slai cobas § margherita calderazzi 347_5301704 il documento dei lavoratori Al Prefetto di Taranto Al Presidente della Provincia Al Presidente della Regione Al Commissario Prefettizio Al dott. Boccia all¹On. Battafarano alle OO.Sindacali confederali IL ŒDOPO ROMAŒ ALLA PROVA DEI FATTI LA PAROLA PASSA AI LAVORATORI. Gli incontri romani, se hanno portato delle notizie positive sul fronte del possibile pagamento degli stipendi per i dipendenti comunali e presumibilmente per i lavoratori dell¹appalto, dell¹Amiu, ecc., hanno lasciato la situazione tuttora allo stesso punto sul fronte del lavoro. Anzi, la mobilità per 350 lavoratori delle ditte di pulizia, che vuol dire licenziamenti, è considerata ormai un fatto scontato e irreversibile. Tutti sanno che questa mobilità ha tutte le caratteristiche di essere senza ritorno, in una città dissestata, con finanziamenti utili, al massimo, a mantenere lo stipendio di chi resti al lavoro. Tutti sanno che questo getta nell¹estremo disagio, e anche disperazione, circa 350 lavoratori, molte donne, tutti con famiglie a carico. SI SCEGLIE L¹ASSISTENZA, INVECE CHE IL LAVORO! SI AUMENTA IL CARICO DI LAVORO PER I POCHI CHE RIMANGONO SI PEGGIORANO I SERVIZI A DANNO DEI CITTADINI E si aumentano i precari e i disoccupati in una città già così priva di prospettive di lavoro. Si cerca di scatenare una guerra tra poveri, tra chi rimane al lavoro e chi va in mobilità, incrementando quel fenomeno di discriminazione, clientelismo e favoritismi che è stato tra le case del dissesto da parte delle giunte e dei politici che ci hanno governato. In sostanza si scarica il dissesto sui lavoratori! IL LAVORO E¹ IL BENE PRIMARIO IN QUESTA CITTÀ¹ CHE BISOGNA TUTELARE! Se si conserva il lavoro e si riduce la precarietà, questa città rinasce, altrimenti andrà di più allo sfascio. Per questo i lavoratori delle Ditte dell¹appalto riprendono la loro lotta, intorno a proposte concrete: 1) ALLARGARE AL MASSIMO LA PLATEA DELLE GARE D¹APPALTO, GARANTENDO UN SERVIZIO ALL¹ALTEZZA DELLE NECESSITÀ; 2) GARANTIRE IL PASSAGGIO DA LAVORO A LAVORO DA SUBITO PER TUTTI, CHIAMANDO REALMENTE IN CAUSA REGIONE, PROVINCIA, AMIU PER ASSORBIRE I LAVORATORI CHE EVENTUALMENTE SIANO IN ESUBERO - INTORNO A DUE SOLUZIONI POSSIBILI: QUELLA DELLE DUE SOCIETÀ DI MULTISERVIZI GIÀ ESISTENTI: ISOLA VERDE E AMIU CHE E¹ STATA APPUNTO TRASFORMATA IN MULTISERVIZI; OPPURE CREARE UNA NUOVA MULTISERVIZI. Investendo su questo i soldi che invece verranno dilapidati in assistenza, richiamando a questo scopo i Fondi regionali -a partire da quelli per la formazione - e utilizzando i Fondi governativi per gli ammortizzatori sociali e gli investimenti. In questo modo si risparmierebbero anche tanti soldi degli appalti a varie Ditte. L¹Amiu da parte sua deve assorbire da subito tutti i lavoratori dell¹Ecopolis licenziati per fine convenzione, perchè la raccolta differenziata è un lavoro obbligato, che deve essere potenziato col raggiungimento degli obiettivi regionali e il passaggio a ³porta a porta², creando così anche ulteriori posti di lavoro. A ROMA E¹ STATO DEFINITO UN TAVOLO PRESSO LA PREFETTURA CON DIVERSI MINISTERI CHE DEVE ESSERE UN TAVOLO PER IL LAVORO, NON PER I LICENZIAMENTI. ! FIN DAI PRIMI GIORNI DI QUESTA SETTIMANA LA LOTTA DEI LAVORATORI DEVE ESSERE UNITARIA E COMPATTA SU QUESTI OBIETTIVI. LE FESTE DI NATALE NON POSSONO ESSERE SEGNATE DA MANCANZA DI STIPENDI E PERDITA DEL LAVORO PER TANTE FAMIGLIE Tutte le forme di lotta necessarie saranno messe in campo dai lavoratori e hanno bisogno del sostegno della cittadinanza, perchè il Natale deve essere il Natale per tutti! [Fonte: SLAI COBAS TARANTO]
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