Statali, venerdì sciopero: i sindacati chiedono soldi
per i contratti e meno precari nel pubblico impiego
Tre motivi per scioperare. Lo sciopero, spiega Podda, è stato indetto «per tre ordini di questioni». Primo per la riproposizione nella Finanziaria della volontà di «ridurre gli organici, bloccare le assunzioni ed esternalizzare le amministrazioni pubbliche. In secondo luogo, per l'aumento della precarizzazione del lavoro pubblico, visto che, tra le altre cose, viene contraddetta la norma della Finanziaria dell'anno scorso che dopo tre anni di precariato prevedeva l'assunzione». Ultimo punto, sottolinea ancora il sindacalista, i rinnovi contrattuali: «E' inutile che i ministri Nicolais e Padoa-Schioppa dicano che ci sediamo a un tavolo e poi le risorse verranno. Nella Finanziaria stanziamenti per il 2008-2009 non ci sono». Senza contare che enti locali e sanità, aggiunge Podda, circa 1,5 milioni di lavoratori, «aspettano ancora il biennio 2006-2007».
«I contratti non sono opzionali, non sono premi o gratifiche. - insiste Rino Tarelli, segretario generale della Cisl-Fp -. Tutto aumenta: pane, pasta, energia», ma i 101 euro previsti dall'accordo di luglio «non si sa più che fine hanno fatto e mancano anche le risorse per il prossimo biennio. Tre milioni e mezzo di famiglie sono lasciate a se stesse, però poi si vuole che gli statali siano efficienti e produttivi».
Arrivano le multe per gli inefficienti. Proprio a una maggiore efficienza è infatti mirato l'ultimo ddl per la modernizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione approvato dalla Camera. Il provvedimento prevede anche multe per gli uffici inadempienti nei confronti di cittadini e imprese. Una novità su cui il ministro per le Riforme nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, insiste particolarmente in uno sforzo complessivo per ridurre i tempi dei procedimenti amministrativi, per aumentarne la trasparenza e per «cambiare profondamente il rapporto tra le amministrazioni e i cittadini».
Sciopero anche nella scuola e all'università. Le agitazioni non si fermano però alla giornata di domani. Sabato 27 toccherà alla scuola (a eccezione della materna che sciopererà domani). Anche in questo caso la rivendicazione sono le risorse per il rinnovo del contratto di lavoro del biennio 2008-2009. Un'altra manifestazione sarà organizzata a Roma alle 14. Lunedì 29, infine, sarà la volta dei dipendenti del settore Università e Ricerca che organizzeranno un presidio davanti al ministero della Funzione pubblica.
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