Visualizzazione post con etichetta lamezia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta lamezia. Mostra tutti i post

18.1.07

Vertenza Why Not, la Cisl sollecita la Regione

LAMEZIA TERME - Stabilizzare i 200 lavoratori precari dell'azienda Why Not di Lamezia che lavorano negli uffici regionali. Questa la richiesta che arriva dopo una riunione nella sede della Cisl regionale con i lavoratori dipendenti della Why Not.
All'incontro, alla presenza di Rosetta Raso (segretario nazionale della Fisascat Cisl, è stato fatto "il punto della situazione" dopo il decreto di proroga emesso il 29 dicembre scorso e valido fino al 31 marzo prossimo, per tutti i lavoratori impegnati nei servizi esternalizzati della Regione Calabria, nelle more del bando di gara con l'indizione della procedura aperta per la gestione integrata dei servizi di censimento del patrimonio immobiliare e della difesa dell'ambiente e del territorio (sorveglianza idraulica, erosione costiera, monitoraggio permanente dello stato d'uso dei depuratori ).
«Nel bando di gara – si legge in una nota sindacale - non sono previsti i servizi amministrativi che interessano circa 200 lavoratori impegnati da oltre 5 anni nella gestione degli uffici amministrativi della Regione».
Dal sindacato viene sollecitata una soluzione occupazionale che riguarda anche questi lavoratori: «Auspichiamo una soluzione adeguata a dare garanzie a tutti i lavoratori impegnati negli attuali servizi con la precisazione che vigilerà e terrà alta l'attenzione sino a quando la giunta non sarà consequenziale con gli impegni assunti negli accordi siglati e non assumerà le determinazioni necessarie».

Lamezia Terme: Precari Lsu a Palazzo Maddamme

LAMEZIA TERME - Precari Lsu a Palazzo Maddamme. Questo l'obiettivo da realizzare entro il prossimo 31 gennaio secondo un impegno preso dal sindaco Gianni Speranza concordato con Cgil e Cisl.
In sostanza c'è un gruppo di lavoratori socialmente utili che pur essendo lametini lavorano soprattutto negli uffici regionali di Catanzaro. Si vogliono creare le condizioni perchè possano tornare a Lamezia per alleggerirli quantomeno delle spese di trasferta che sono enormi rispetto a uno stipendio percepito da un precario Lsu-Lpu.
«Siamo certi», afferma Speranza, «che questo nostro impegno sarà apprezzato dai tanti lavoratori che da lungo tempo e con notevoli sacrifici stanno svolgendo attività in altri Comuni». Gli Lsu lametini che hanno fatto domanda di tornare avranno la qualifica di impiegato e gli Lpu quella di operaio.