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3.2.09

Sanita': Pescara, presidio precari Asl davanti ospedale

ANSA.it - Abruzzo - Sanita': Pescara, presidio precari Asl davanti ospedale:

2009-02-03 13:41
Sanita': Pescara, presidio precari Asl davanti ospedale
Proseguira' ad oltranza fino al 13 febbraio
(ANSA) - PESCARA, 3 FEB - I precari della Asl di Pescara hanno organizzato un presidio davanti all'ingresso dell'ospedale civile. Chiedono la stabilizzazione ed una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Il presidio, iniziato ieri, proseguira' ad oltranza tutti i giorni, mattina e pomeriggio, sino al prossimo 13 febbraio, quando ci sara' un incontro con il Presidente della Regione, Gianni Chiodi.

6.5.07

Abruzzo: la regione dipende dai precari

I contratti in scadenza mettono a rischio la funzionalità del S. Spirito
di LELLO GRILLI PESCARA — Mancava solo questa acuminata spada di Damocle sul capo di un ospedale, il Santo Spirito di Pescara, che va avanti quotidianamente al limite della sopravvivenza: entro la fine del mese scadono i contratti a termine di 250 precari (la maggior parte Co-co-co) tra medici, infermieri, amministrativi, coordinatori, e non ci sono i soldi per rinnovarli. Ed è stata prorogata di un mese la permanenza lavorativa di altri 38 interinali (quasi tutti barellieri) che però a metà giugno dovranno necessariamente fare la valigie. E senza possibilità di appello. La situazione è disperata. Interi reparti, vedi il Centro Trasfusionale che si regge per larga parte sull’apporto dei precari, rischia la chiusura e si porta appresso anche l’Ematologia, unico Centro di eccellenza del nosocomio, noto anche al di fuori dei confini nazionali. Ci sono medici e infermieri che hanno accumulato centinaia e centinaia di ore di straordinario, costretti a turni massacranti di giorno e di notte, e che non riescono a pianificare le ferie. L’ospedale di Pescara è solo la punta dell’iceberg di un contesto sanitario regionale malato, che ha sforato i limiti di spesa fissati dal Governo e che si è visto costretto a presentare un piano di risanamento che ha portato a pesanti tagli e alla contestatissima introduzione del ticket sui farmaci. «Questa volta siamo davvero sull’orlo del collasso - tuona Francesco Marcucci, dipendente ospedaliero e segretario provinciale della FASE Sanità -: non siamo in grado di prevedere cosa accadrà fra poche settimane, quando una notevole quantità di dipendenti lascerà l’opedale. Già nella situazione attuale, per mancanza di personale è stato ridotto il numero dei ricoveri, gli interventi chirurgici sono scesi di oltre il 30%, e le liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali viaggiano intorno ai quattro-cinque mesi. In questo contesto, vedersi privare di 250 unità lavorative significa chiudere bottega. Non c’è alternativa!». Tra le soluzioni-tampone a cui la direzione sanitaria sta pensando, c’è quella di riciclare dipendenti che, per motivi per esempio di salute, anni addietro erano stati trasferiti in altri uffici con mansioni ben diverse. E c’è anche una bozza di Atto Aziendale (verrà illustrato nei prossimi giorni dal direttore generale Balestrino) che prevede una totale riorganizzazione della struttura, con accorpamenti di reparti, redistribuzione del personale e chiusura di servizi. Ma oltre al problema centrale della carenza di personale, medici e infermieri devono fare quotidianamente i conti spesso anche con la mancanza di materiale sanitario necessario per la cura di particolari patologie, come per esempio nella terapia del dolore dove si sono registrate diverse proteste. «Fino a che punto è possibile portare avanti una situazione tanto disastrata, continuare a vivere alla giornata? - si chiede Marcucci - Il personale è sottoposto ad un continuo stress psico-fisico, e prima o poi non sarà più in grado di garantire quel livello di assistenza che un ospedale che conta un bacino d’utenza di oltre 200.000 unità e il cui Pronto Soccorso effettua circa 90.000 prestazioni all’anno, deve assolutamente offrire».

domenica 6 maggio 2007

26.2.07

Lavoratori atipici, arriva una carta di servizi

PESCARA. Servizi a prezzi ridotti, dall’ingresso al cinema al biglietto dell’autobus, passando per le polizze assicurative e i prodotti di largo consumo, destinati ai lavoratori atipici. E’ il contenuto di CartAtipica, il progetto realizzato dalla Camera del lavoro precario, coordinata da Ilaria Del Biondo, e sostenuta dagli assessori provinciali alla Qualità della vita e al Lavoro, Sante Di Paolo e Antonio Castricone, che sarà presentato ufficialmente oggi, 24 febbraio, alle 17, al cinema Sant’Andrea di Pescara.

La realizzazione di una carta nominativa (a rilasciarla saranno i Centri per l’impiego della Provincia) destinata ai lavoratori atipici e precari del Pescarese permetterà loro di accedere ad una serie di servizi a prezzi agevolati, anche se non si tratterà di sole convenzioni.
Alla base del progetto – come illustrato questa mattina alla stampa - c’è la necessità di far fronte alle esigenze emerse attraverso il questionario da 38 domande somministrato ad un campione di 380 collaboratori coordinati e a progetto (co.co.co e co.co.pro), titolari di contratti di formazione e lavoro, lavoratori socialmente utili, part-time e tempi determinati, ovvero quanto compongono la variegata galassia del lavoro precario nel Pescarese. Un piccolo esercito di circa 7mila potenziali utenti del nuovo strumento pensato per arginare le difficoltà di chi non ha un impiego stabile.
Nel programma della presentazione ufficiale di domani, alle 18,30 è prevista la proiezione del documentario “Senza la terrà sotto i piedi” per la regia di Stefano Buda (62 minuti, musiche di Anemamè e Gianni Inzaina, interviste di Simona Salvi, Stefano Buda, Marco Di Pietrantonio, Ilaria Capelluti, Gianfranco Castorani).
Si tratta del racconto di una moltitudine frammentata di vite divise tra la precarietà del lavoro che condiziona l’esistenza e la voglia di evadere e divertirsi.
Alle 23,30 chiuderà FestAtipica, al Rude club di via dei Peligni, con il concerto (ad ingresso gratuito) degli Anemamè, formazione nata nella zona frentana nel 2003, caratterizzata dalle contaminazioni folk delle canzoni dialettali abruzzesi e composta da Claudio Toni Di Toro (voce), Vincenzo Di Camillo (sassofono), Gianni De Chellis (chitarra), Francesco Di Toro (fisarmonica, tastiera e cori), Carlo Porfilio (batteria) e Fausto Bomba (basso) più il fonico Silvio Andreoli.
www.cameradellavoroprecario.org